Invernomuto.net

Ho realizzato questo sito per rendere disponibile alla consultazione questa mole enorme di dati altrimenti difficilmente consultabili :)

Opera d'arte La Deposizione dalla Croce di Menzocchi Francesco (1502/ 1574), a Milano

L'opera d'arte La Deposizione dalla Croce di Menzocchi Francesco (1502/ 1574), - codice 03 00180284 di Menzocchi Francesco (1502/ 1574), si trova nel comune di Milano, capoluogo dell'omonima provincia sita in palazzo, statale, Pinacoteca di Brera, Palazzo di Brera, via Brera, 28, Pinacoteca di Brera, sala
immagine - immagine non disponibile -
bene culturaletrittico, opera isolata
titoloLa Deposizione dalla Croce
soggettodeposizione di Cristo dalla croce
tipo schedaOA_3.00
codice univoco03 00180284
localizzazioneItalia, Lombardia, MI, Milanovia Brera, 28
contenitorepalazzo, statale, Pinacoteca di Brera, Palazzo di Brera, via Brera, 28, Pinacoteca di Brera, sala
datazionesec. XVI ; 1544 (ca.) - 1544 (ca.) [documentazione; analisi stilistica]
autoreMenzocchi Francesco (1502/ 1574),
materia tecnicatavola/ pittura a olio
misurealt. 221, largh. 127,
condizione giuridicaproprietà Stato, Pinacoteca di Brera
dati analiticiNR (recupero pregresso)Personaggi: Cristo; Madonna; Maria Maddalena; Giovanni Evangelista; Giuseppe d'Arimatea. Figure: figure femminili; soldati.
notizie storico-criticheIl trittico dell'Oratorio della Confraternita di Santa Croce a Urbino fu smembrato durante le requisizioni napoleoniche. La bella carpenteria dell'intagliatore Nicolò Ugolinucci da Cagli e le predelle rimasero al loro posto, mentre le tre tavole principali entrarono a Brera, incorrendo da quel momento in una sfortuna critica durata lungo tempo. L'elememto centrale fu destinato dal 1818 alla chiesa parrocchiale di Novate Milanese e ritirato negli anni Novanta del Novecento; i due laterali rimasero nei depositi e senza più memoria della loro provenienza attribuiti a scuola bresciana e poi al lodigiano Callisto Piazza. In occasione della mostra forlivese di Menzocchi del 2003 i tre dipinti sono stati ricongiunti e quello centrale restaurato da Isabella Righetti e Francesca Maletto del Consorzio "L'Officina" di Roma sotto la direzione di Matteo Ceriana.Francesco Menzocchi (Forlì 1502-1574) nel quarto e quinto decennio del Cinquecento fu coinvolto in commissioni che ne attestano la reputazione non solo nelle Romagne e nello stato roveresco, dove era avvenuta la sua formazione presso Gerolamo Genga: l'intervento nel Palazzo Ducale di Pesaro e alla fine degli anni Trenta l'impresa condivisa con Genga stesso, Dosso e Battista Dossi, Bronzino e Raffaellino del Colle della decorazione della Villa Imperiale per Francesco Maria I Della Rovere, la collaborazione con Francesco salviati e lo sfuggente Camillo Mantovano agli affreschi della Sala di Psiche in Palazzo Grimani a Venezia fra il 1539 e il 1541, la presenza nella Sala Regia in Vaticano fra il 1542 e il 1545 e subito dopo la decorazione di due cappelle nel Santuario di Loreto.La fama presso i contemporanei è testimoniata anche dalle lusinghiere menzioni da parte di Paolo Pino e di Sabba Castiglione, che gli fece affrescare la propria sepoltura in Santa Maria Maddalena a Faenza, e da quella più fugace del Vasari nella seconda edizione delle "Vite". dal Seicento la fortuna del Menzocchi si venne sempre più restringendo ad un ambito locale fino al recupero relativamente recente della sua figura attraverso una serie di contributi fra i quali quelli di Francesco Arcangeli, Ferdinando Bologna, Philip poucey, Anna Colombi Ferretti, Matteo Ceriana e Stefano Tumidei, fino alla mostra monografica di Forlì nel 2003.Il trittico, commissionato nel 1543 e concluso verosimilmente l'anno seguente, è un'opera chiave nel percorso del maestro romagnolo. Nonostante il formato arcaizzante, voluto con tutta probabilità dai Cnfratelli di Santa Croce, rappresentando il fatto evangelico in un'unica scena, si tratta di una delle opere più moderne di Francesco che, pur legato alle esperienze dell?imperiale e del soggiorno in Veneto, vi appare impegnato in un serrato confronto con la cultura romana, evidente nella citazione della 'Deposizione di Baglioni' di raffaello nel gruppo in primo piano e nei riferimenti a Perin del vaga e a Francesco Salviati nell'incastro e nelle pose serpentinate delle figure. Dopo la stagione particolarmente felice cui appartiene il trittico urbinate, l'attività di Menzocchi continuerà ancora per molti anni nella città natale, con opere a destinazione principalmente religiosa.Pittore "raro e mutevole", come lo definì Ferdinando Bologna, Francesco Menzocchi, allievo di Gerolamo genga e maestro di Federico Barocci, è tornato ad occupare accanto a questi un ruolo di primo piano nel quadro della pittura di maniera fra Romagna e ducato roveresco.
altra localizzazioneluogo di provenienza: Marche, PU, Urbino; luogo di collocazione successiva: Lombardia, MI, Milano; luogo di collocazione successiva: Lombardia, MI, Novate Milanese; luogo di deposito: Lombardia, VA, Fagnano Olona
committenzaConfraternita di Santa Croce (1543)
bibliografiaPinacoteca Brera( 1991)v. IV, pp. 285-287, n. 152; Ceriana M.( 1999)pp.49-57; Francesco Menzocchi( 2003)pp. 304-305; Ceriana M.( 2004)
definizionetrittico
regioneLombardia
provinciaMilano
comuneMilano
indirizzovia Brera, 28
ente schedatoreS27
ente competenteS27
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Pardini M.; Funzionario responsabile: Maderna V.; Trascrizione per informatizzazione: Faraoni M. (1999); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Cresseri M. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione1994
anno modifica2006
latitudine45.468396
longitudine9.173009

oppure puoi cercare...

  • opere d'arte nel comune di Milano
  • opere d'arte nella provincia di Milano
  • opere d'arte nella regione Lombardia