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Opera d'arte convegno di pittori di Gonin Enrico (1799/ 1870), a Agliè

L'opera d'arte convegno di pittori di Gonin Enrico (1799/ 1870), - codice 01 00207094 di Gonin Enrico (1799/ 1870), si trova nel comune di Agliè nella provincia di Torino sita in castello, museo, Castello Ducale, NR (recupero pregresso), Primo piano nobile: galleria verde, parete destra, ultimo spazio tra due finte finestre dipinte a trompe-l'oeil partendo dala sala da musica
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bene culturaledipinto, opera isolata
titoloconvegno di pittori
soggettopaesaggio con pittori nei pressi di un'osteria
tipo schedaOA_3.00
codice univoco01 00207094
localizzazioneItalia, Piemonte, TO, AglièNR (recupero pregresso)
contenitorecastello, museo, Castello Ducale, NR (recupero pregresso), Primo piano nobile: galleria verde, parete destra, ultimo spazio tra due finte finestre dipinte a trompe-l'oeil partendo dala sala da musica
datazionesec. XIX metà; 1848 - 1848 [data; bibliografia]
autoreGonin Enrico (1799/ 1870),
materia tecnicatela/ pittura a olio
misurealt. 103, largh. 150,
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali
dati analiticiIl dipinto, entro cornice lignea intagliata e dorata, raffigura un paesaggio con bosco attraversato da sentiero sulla sinistra ed un'osteria a destra, ai piedi di una collina con castello in cima. Nella parte inferiore, a sinistra, è ritratto un gruppo di pittori intenti a dipingere a cavalletto, discorre e sfogliare grandi album, sotto ombrelli parasole. Sulla destra un uomo scarica del materiale da un carro mentre una donna provvede ai cavalli.Paesaggi. Vegetali. Architetture: osteria; castello. Figure: uomini; donne; bambine. Abbigliamento. Mezzi di trasporto: carro. Oggetti: cavalletto; sedia; ombrelli. Animali: cavalli.
notizie storico-criticheIl dipinto nell'inventario del 1964 è registrato nella sede attuale, nel 1927 nella "Camera da letto con alcova (48)" dell' "Alloggio comici ora ripostigli" al secondo piano, mentre negli anni 1876-1855 compare già nella Galleria verde. La tela è datata e firmata da Enrico Gonin (Torino 1 gennaio 1799 - ivi 16 gennaio 1870), fratello maggiore di Francesco, impegnato in vaste imprese illustrative di topografo-vedutista, la maggiore delle quali è la monumentale raccolta di oltre duecento litografie per l' "Album delle Principali Castella Feudali della Monarchia di Savoia". "Il suo esordio come pittore data al 1838 e si specializzerà quasi esclusivamente nella pittura di paesaggio", con vedute piemontesi, liguri, lombarde, toscane e napoletane (cfr. scheda bio-bibliografica di M. Caldera in Piergiorgio Dragone, "Pittori dell'Ottocento in Piemonte. Arte e cultura figurativa 1830-1865", Torino 2001, p. 346; S. Spinazzé in "Dizionario biografico degli italiani", vol. 57, Roma 2001, pp. 676-7). Presenziò assiduamente alle mostre delle Società Promotrici di Belle Arti di Torino e Genova con una settantina opere negli anni compresi tra il 1842 e il 1867 (cfr. Eraldo Bellini, "Pittori piemontesi dell'Ottocento e del primo Novecento", Torino 1998, pp. 216-217). Negli ultimi anni diminuì notevolmente la produzione "per progressivi disturbi alla vista che lo condussero alla cecità" (cfr. Giuseppe Luigi Marini, "Il valore dei dipinti dell'Ottocento e del primo Novecento", XIX edizione 2001-2002, Torino 2001, p. 412). Il dipinto in esame, intitolato "Convegno di pittori" fu presentato al pubblico alla VII esposizione torinese del 1848 (cfr. catalogo della mostra, Torino 1848, p. 14 cat. n. 90) e nuovamente nel 1980 in occasione della mostra "Cultura figurativa e architettonica negli stati del Re di Sardegna 1773-1861". Nella scheda del catalogo Rosanna Maggio Serra definisce l'opera "una delle più felici prove pittoriche rimasteci di Enrico Gonin, ai confini tra veduta, paesaggio e scena di genere, evidentemente influenzata dall'amabile vedutismo aneddotico di Giuseppe Camino" (cfr. E. Castelnuovo-M. Rosci, a cura di, "Cultura figurativa e architettonica negli stati del Re di Sardegna 1773-1861", catalogo della mostra, Torino 1980, v. II p. 719 cat. n. 793). Di parere concorde è Edith Gabrielli, secondo cui sarebbe anche vicino "all'amabile vedutismo aneddotico di Giuseppe Canella" (cfr. Edith Gabrielli, "Le decorazioni e gli arredi" in D. Biancolini - E. Gabrielli, "Il Castello di Agliè. Gli Appartamenti e le Collezioni", Torino 2001, p. 64). Piergiorgio Dragone sottolinea come "poco alla volta nei dipinti appaia la figura stessa del pittore: non più in un angolo a ritrarre se stesso nel paesaggio che dipinge ... ma come un vero e proprio "motivo" da scena di genere, da paesaggio "abitato"; il "convegno di pittori" di Enrico Gonin, in un linguaggio pittorico da paesaggismo ancora tradizionale, sembra quasi indicare l'ambito e le figure da cui stanno per nascere le maggiori novità dei decenni successivi (cfr. Piergiorgio Dragone, "Pittori dell'Ottocento in Piemonte. Arte e cultura figurativa 1830-1865", Torino 2001, p. 121).
bibliografiaBellini E.( 1998)pp. 216-217; Biancolini D./ Gabrielli E.( 2001)pp. 64, 98 n. 355; Marini G. L.( 2001)p. 412; Dragone P.( 2001)pp. 121, 346; Società Promotrice( 1848)p. 14 cat. n. 90; Castelnuovo E./ Rosci M.( 1980)v. II p. 719 cat. n. 793 di Maggio Serra
definizionedipinto
regionePiemonte
provinciaTorino
comuneAgliè
indirizzoNR (recupero pregresso)
ente schedatoreS67
ente competenteS67
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Traversi P.; Funzionario responsabile: Ragusa E.; Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Rocco A. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione2003
anno modifica2006
latitudine45.366166
longitudine7.775800

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