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Opera d'arte Cerere di Cammarano Giuseppe (1766/ 1850), a Caserta

L'opera d'arte Cerere di Cammarano Giuseppe (1766/ 1850), - codice 15 00051795 di Cammarano Giuseppe (1766/ 1850), si trova nel comune di Caserta, capoluogo dell'omonima provincia sita in reggia, museo, Reggia di Caserta, viale Douhet, Museo della Reggia di Caserta, Soprintendenza BAAAS CE: III Sezione Storico - Artistica
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bene culturaledipinto, opera isolata
titoloCerere
soggettopersonaggio mitologico: Cerere
tipo schedaOA_3.00
codice univoco15 00051795
localizzazioneItalia, Campania, CE, Casertaviale Douhet
contenitorereggia, museo, Reggia di Caserta, viale Douhet, Museo della Reggia di Caserta, Soprintendenza BAAAS CE: III Sezione Storico - Artistica
datazionesecc. XVIII/ XIX fine/inizio; 1790 - 1810 [documentazione]
autoreCammarano Giuseppe (1766/ 1850),
materia tecnicatela/ pittura a olio
misurealt. 250, largh. 154,
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali
dati analiticiIl dipinto raffigura Cerere, dea delle messi, che avanza verso un fauno seduto accanto ad un albero. La dea stringe nella mano destra un fascio di spighe mentre col braccio sinistro solleva un calice fumante. Il fauno porta lo zufolo alla bocca mentre la guarda intensamente. Li sormontano tre amorini che osservano compiaciuti la scena, mentre sullo sfondo due contadini sono intenti alla raccolta del grano. I personaggi, dalle vesti svolazzanti come se agitate da un lieve venticello, sono immersi in un ambiente narturalistico di sapore bucolico.Personaggi: Cerere. Animali fantastici: fauno. Attributi: (Cerere) calice fumante; fascio di spighe. Figure: amorini; contadini.
notizie storico-criticheGiuseppe Cammarano oltre ad essere un abile ritrattista, tra la fine del '700 e gli inizi dell'800, si affermò anche come pittore di scene di genere; in esse compose temi e figure di stampo classicheggiante legati tuttavia ancora a un gusto tutto settecentesco. Allievo di Domenico Chelli e suo collaboratore, a Napoli entrò presto in contatto con il filone neoclassico tedesco e lavorò nella bottega di F. Fischetti. Dopo due anni di pensionato borbonico a Roma (1786), tornato a Napoli, fu impegnato nelle più importanti commissioni di corte. Nel 1806 gli fu assegnata la cattedra di Nudo e la nomina di vicedirettore dell'Accademia di Disegno (in sostituzione di D. Mondo), passando poi nel 1822 alla cattedra di Paesaggio. Dopo altri due anni di pensionato, nel 1827 fu titolare della cattedra di Disegno insieme all'Angelini.
bibliografiaOrtolani S.( 1970)p. 66, 128 - 129
definizionedipinto
regioneCampania
provinciaCaserta
comuneCaserta
indirizzoviale Douhet
ente schedatoreS81
ente competenteS81
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Speroni F.; Funzionario responsabile: Marinelli C.; Trascrizione per informatizzazione: Adinolfi M. T. (2000); Aggiornamento-revisione: Bottone M. (2005), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); ARTPAST (2007), Referente scient
anno creazione1987
anno modifica2005; 2007
latitudine41.072702
longitudine14.318179

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