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Opera d'arte Venere e Cupido di Vecellio Tiziano (1490 ca./ 1576), a Firenze

L'opera d'arte Venere e Cupido di Vecellio Tiziano (1490 ca./ 1576), - codice 09 00287381 di Vecellio Tiziano (1490 ca./ 1576), si trova nel comune di Firenze, capoluogo dell'omonima provincia sita in palazzo, Palazzo degli Uffizi, Complesso vasariano, piazzale degli Uffizi, Galleria degli Uffizi, sala 18 Tribuna
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bene culturaledipinto
soggettoVenere e Cupido
tipo schedaOA_3.00
codice univoco09 00287381
localizzazioneItalia, Toscana, FI, Firenzepiazzale degli Uffizi
contenitorepalazzo, Palazzo degli Uffizi, Complesso vasariano, piazzale degli Uffizi, Galleria degli Uffizi, sala 18 Tribuna
datazionesec. XVI ; 1550 - 1560 [bibliografia]
autoreVecellio Tiziano (1490 ca./ 1576),
materia tecnicatela/ pittura a olio
misurecm, alt. 139.2, largh. 195.5,
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali
dati analiticiNR (recupero pregresso)Personaggi: Venere; Cupido. Attributi: (Venere) rose. Interno. Architetture: balaustra. Paesaggi: pianura; colline; rocce; nuvole. Oggetti: faretra; frecce; letto; drappo; bracccialetti; collina; orecchino; vaso; tavolino; tendaggio; staccionata. Animali: cane; pianura. Vegetali: rose; albero; cespugli.
notizie storico-criticheIl diarista di corte Cesare Tinghi in data 25 gennaio 1618/19 ricorda la venuta a Roma di Paolo Giordano Orsini e qualche giorno dopo annota che, in quella occasione, aveva donato a Cosimo II "un quadro di pittura di mano di Tiziano di una femmina nuda con un Cupido". Il Panofsky invece riteneva il quadro dipinto per Carlo V, basandosi su una lettera di Tiziano dell'8 dicembre 1545, ma il passaggio della Venere dalla raccolta di Carlo V a quella degli Orsini non è spiegabile. Wethey, ricordando che il Sansovino nel 1568 cita un ritratto di Paolo Giordano Orsini eseguito dal Tiziano, ritiene che il pittore fosse in relazione con la famiglia Orsini e che questa fosse la prima propietaria della Venere. Tradizinalmente la "Venere con Amorino" è sempre stata attribuita a Tiziano ma la critica più recente tende a metterne in evidenza l'intervento della bottega, mantenendo al maestro l'ideazione e qualche felice particolare, quale il volto dell'amorino. Questa Venere contrariamente al resoconto del Tinghi che parla delle entusiastiche accoglienze fiorentine, è sempre stato relegato dalla critica in secondo piano rispetto alla più celebre "Venere di Urbino". Nel gruppo delle 'Veneri' il dipinto assumerebbe il ruolo di una replica di bottega, con qualche variante rispetto alla "Venere con amorino ed organista" del Prado, che costituirebbe il prototipo. Per quanto riguarda i significati iconografici la collana e i pendenti di perle stanno ad indicare che la figura, nonostante la sua nudità, non allude all'amore carnale, poichè portare perle era vietato oltre che alle donne del popolo, alle cortigiane e riservato alle donne aristocratiche e sposate. Il Reff ha poi collegato l'atteggiamento dell'amorino che abbraccia la spalla di Venere al motivo classico di Eros con il Leone, simbolo dell'amore che vince sulle forze della natura, leone che nella composizione si vede intagliato nel tavolinetto a destra. Il cagnolino pezzato, che compare spesso nei dipinti tizianeschi, è il simbolo dell'amore fedele; abbaia ad una pernice, che indica fecondità ma anche lussuria. Il tema generale sotteso alla composizione potrebbe essere il monito della fedeltà contro le tentazioni della lussuria. Nel Settecento molti scultori accettano la tendenza a personalizzare il soggetto così per Charles de Brosses la Venere diventa la "moglie di Tiziano come Venere", il Pelli, accettando l'opinione del Ridolfi secondo cui questa Venere sarebbe stata ordinata per Francesco Maria della Rovere, definisce il dipinto come il ritratto di un'amante del duca di Urbino. Una copia del diipinto è conservata al Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi, vol. 106728.
altra localizzazioneluogo di provenienza: ITALIA, Toscana, FI, Firenze, FIRENZE; luogo di provenienza: Toscana, FI, Firenze; luogo di provenienza: Toscana, FI, Firenze; luogo di provenienza: ITALIA, Toscana, FI, Firenze, FIRENZE
altre attribuzioniTiziano e bottegabottega di Tiziano
bibliografiaPelli Bencivenni G.( 1779)v. II p. 241; Crowe J. A.( 1877-1878)v. II pp. 101-106; Morelli G.( 1886)p. 167; Ridolfi E.( 1897)p. 5-6; Supino I. B.( 1904)pp. 6-7; Gronau G.( 1904)pp. 114, 190; Ridolfi C.( 1914-1924)v. I p. 197; Berenson B.( 1932)p. 570; Suid
definizionedipinto
regioneToscana
provinciaFirenze
comuneFirenze
indirizzopiazzale degli Uffizi
ente schedatoreS156
ente competenteS156
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Pilati E.; Funzionario responsabile: Damiani G.; Aggiornamento-revisione: Romagnoli G./ Rousseau B. (2002), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); ARTPAST (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); Tori L. (2015),
anno creazione1989
anno modifica2002; 2006; 2015
latitudine43.768826
longitudine11.255744

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