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Opera d'arte veduta con tempio a Pesaro

L'opera d'arte veduta con tempio - codice 11 00142465 si trova nel comune di Pesaro nella provincia di Pesaro Urbino sita in palazzo, Palazzo Toschi Mosca, p.zza Toschi Mosca, 29, Musei Civici, deposito
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bene culturalefermacarte
soggettoveduta con tempio
tipo schedaOA_3.00
codice univoco11 00142465
localizzazioneItalia, Marche, PU, Pesarop.zza Toschi Mosca, 29
contenitorepalazzo, Palazzo Toschi Mosca, p.zza Toschi Mosca, 29, Musei Civici, deposito
datazionesec. XVIII fine; 1790 - 1799 [analisi stilistica]
ambito culturalemanifattura romana(analisi stilistica)
materia tecnicapietra/ mosaico minutomarmo venatoardesia
misurealt. 1.5, largh. 9, prof. 7,
condizione giuridicaproprietà Ente pubblico territoriale, Comune di Pesaro
dati analiticiSu una base di marmo venato è poggiata una piccola placca di ardesia sulla quale è incastonato un ovale costituito da minuscole tessere colorate raffiguranti un tempio.Architetture: tempio. Paesaggi.
notizie storico-criticheLeggendo l'Inventario Generale del Museo Mosca redatto da Eraclio Vitaliano Turrini nel 1934 si evince che nella sala numero 6 erano radunati i più preziosi tra i manufatti di piccole dimensioni, elencati come oggetti in avorio, osso, madreperla e metallo. A questo nucleo appartenevano alcuni mosaici minuti come la `Veduta con tempio` in esame (probabilmente da identificare con l'esemplare citato nell'inventario con la dicitura `rovine romane`), uno dei tre della collezione conservati rispetto agli otto pezzi riferibili a questa tipologia citati nell'inventario. Il mosaico minuto è un genere che fu reintrodotto dall'antico nella prima metà del 1700 a Roma, nell'ambito dello Studio Vaticano per il mosaico dove, intorno agli anni '30, era stata messa a punto la realizzazione di smalti filati, cioè lunghe bacchette di vetro colorate che potevano essere ridotte in segmenti di varie dimensioni dai quali si traevano le minuscole tessere. I soggetti profani, che in seguito furono i più diffusi, furono introdotti solo in un secondo momento, intorno alla fine del '700, ed erano destinati alla decorazione di vari oggetti d'uso come gioielli, tabacchiere, oppure d'arredamento, come scatole o pressacarte, come l'oggetto in esame. Tra i soggetti più ricorrenti di questa produzione vanno sicuramente ricordate le cosiddette `Colombe di Plinio`, di cui la marchesa Mosca possedeva un esemplare che si conserva tuttora come una riedizione incastonata in un portapenne da scrittoio (Gonzàles Palacios A., 1988; Dolcini L., 1995). La varietà dei pezzi all'interno della collezione Mosca attesta un eclettismo che ad evidenza non sottende un'idea collezionistica precisa indirizzata al reperimento di opere omogenee per epoca e stile, ma risulta una aggregazione casuale di frammenti archeologici, sculture decorative in marmo o legno, piccoli manufatti di metallo e pietre preziose, stucchi, gessi dal XVI al XIX secolo, acquistati probabilmente sul mercato antiquariale tra Marche e Roma, essendo la maggior parte delle opere riconducibili stilisticamente a queste aree geografiche del centro Italia, manufatti diversi riuniti però in vista della conoscenza e della promozione delle arti applicate tenendo presente che la quantità dei pezzi corrispondeva al preciso intento di trasformare la collezione in una sorta di catalogo consultabile da artisti, artigiani e amanti dell'arte per l'arricchimento della cultura e del gusto. (Sisi C., 1995). Relativamente all'acquisizione del pezzo da parte dei Musei Civici di Pesaro si è scelto di indicare genericamente come terminus post quem l'anno di morte della marchesa Vittoria Toschi Mosca (1885), anche se si segnala che fin dal 1877 l'illustre cittadina stilò un testamento in cui lasciava alla città il Palazzo Mazzolari da lei acquistato per collocarvi la propria collezione artistica con l'obbligo espresso di stabilirvi subito un pubblico museo rivolto alla studiosa gioventù (Barletta C.-Marchetti A., 1994).
altra localizzazioneluogo di provenienza: Marche, PU, Pesaro
bibliografiaGonzales Pàlacios A.( 1988)pp. 4-35
definizionefermacarte
regioneMarche
provinciaPesaro Urbino
comunePesaro
indirizzop.zza Toschi Mosca, 29
ente schedatoreS70
ente competenteS70
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Vanni L.; Funzionario responsabile: Costanzi C.; Aggiornamento-revisione: Eusebi C. (2003), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); ARTPAST/ Vitali R. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione2003
anno modifica2003; 2006
latitudine43.911161
longitudine12.913268

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