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Opera d'arte ultima cena di Camassei Andrea (1602/ 1649), a Roma

L'opera d'arte ultima cena di Camassei Andrea (1602/ 1649), - codice 12 01030068 A - 1 di Camassei Andrea (1602/ 1649), si trova nel comune di Roma, capoluogo dell'omonima provincia sita in palazzo, statale, Monastero di S. Maria in Campo Marzio, Camera dei Deputati, vicolo Valdina, refettorio
immagine - immagine non disponibile -
bene culturaledipinto, parete di ingresso
soggettoultima cena
tipo schedaOA_3.00
codice univoco12 01030068 A - 1
localizzazioneItalia, Lazio, RM, Romavicolo Valdina
contenitorepalazzo, statale, Monastero di S. Maria in Campo Marzio, Camera dei Deputati, vicolo Valdina, refettorio
datazionesec. XVII metà; 1640 (ca.) - 1660 (ca.) [analisi stilistica]
autoreCamassei Andrea (1602/ 1649),
materia tecnicamuratura/ pittura
misurelargh. 694,
condizione giuridicaproprietà Stato, NR (recupero pregresso)
dati analiticiIn primo piano Cristo con gli Apostoli durante l'Ultima Cena; in alto tra nubi angeli e putti è la Trinità tra due file di Santi. Sono identificabili a destra: San Benedetto, Santa Scolastica, San Filippo; a sinistra: San Gregorio, Santa Elena e Santa Barbara.Personaggi: Cristo; Dio Padre; San Benedetto; Santa Scolastica; San Filippo; San Gregorio; Santa Elena; Santa Barbara. Figure: Apostoli; angeli.
notizie storico-criticheL'affresco presenta una singolare iconografia consistente nella rafigurazione, in uno stesso momento, di due diverse scene: in alto la trinità adorata dalla Vergine e da una schiera di santi tutti collegati al culto della contigua chiesa di S. Maria in Campo Marzio. Nella parte inferiore è l'Ultima Cena. E' probabile che voglia simboleggiare la preveggenza dell'avvento del regno dei cieli nel momento dell'istituzione dell'Eucarestia. Il Cristo raffigurato riprende un'iconografia inventata da Federico Barocci su suggestione leonardesca., divulgata a Roma dal suo allievo Antonio Viviani che eseguì un'Ultima cena nella chiesa di San Gregorio al Celio. Dal momento che Viviani eseguì l'affresco nei primissimi anni del Seicento è possibile datare questo dipinto intorno ala metà del Seicento. Un particolare iconografico degno di attenzione è costituito dal fatto che i nomi degli Apostoli sono scritti nei rispettivi nimbi, elemento questo titpico di una cultura popolare particolarmente diffusa nell'Italia centrale e soprattutto in Umbria.
definizionedipinto
regioneLazio
provinciaRoma
comuneRoma
indirizzovicolo Valdina
ente schedatoreS50
ente competenteS50
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Baldini D.; Funzionario responsabile: Pedrocchi A. M.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Granata B. (2005); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Granata B. (2005), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione1985
anno modifica2005
latitudine41.902083
longitudine12.476691

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