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Opera d'arte TESTA DI LEONE di Bellavite Innocente (1692 ca./ 1762), a Nichelino

L'opera d'arte TESTA DI LEONE di Bellavite Innocente (1692 ca./ 1762), - codice 01 00206870 di Bellavite Innocente (1692 ca./ 1762), si trova nel comune di Nichelino nella provincia di Torino sita in palazzo, museo, Palazzina di caccia, Piazza Principe Amedeo, 7, Museo dell'Arredamento e Ammobiliamento, piano terreno, 23 Salone centrale, piano primo, loggia
immagine - immagine non disponibile -
bene culturaleelemento decorativo, opera isolata
soggettoTESTA DI LEONE
tipo schedaOA_3.00
codice univoco01 00206870
localizzazioneItalia, Piemonte, TO, NichelinoPiazza Principe Amedeo, 7
contenitorepalazzo, museo, Palazzina di caccia, Piazza Principe Amedeo, 7, Museo dell'Arredamento e Ammobiliamento, piano terreno, 23 Salone centrale, piano primo, loggia
datazionesec. XVIII secondo quarto; 1740 (ca.) - 1740 (ca.) [documentazione]
autoreBellavite Innocente (1692 ca./ 1762),
materia tecnicatela/ pittura a olio
misurealt. 188, largh. 120,
condizione giuridicaproprietà Ente pubblico non territoriale, Ordine Mauriziano
dati analiticiIl leone è dipinto a monocromo.Animali: leone.
notizie storico-criticheI pittori bolognesi Domenico e Giuseppe Valeriani realizzarono gli affreschi della volta con il Trionfo di Diana, e quelli degli intradossi con Ninfe a caccia di pavoni e pernici, tra il 1731 e il 1733; l'opera venne collaudata da Filippo Juvarra (Messina, 1678 - Madrid, 1736). Si deve ad Innocente Bellavite (Verona, 1692, circa - 1762) la decorazione di modiglioni e plafoni della loggia dipinta su tela, databile al 1740. Giuseppe Marocco intagliò nel 1734 le trentasei appliques con teste di cervo scolpite, laccate di azzurro e dorate, su disegno iuvarriano. I paracamini ad olio su tela con Cacciagioni sono di Giovanni Crivelli (notizie tra il 1733 ed il 1736) e risalgono al 1733, anch'essi di regia juvarriana. I quattro busti femminili in marmo nelle nicchie sovrastanti le porte di accesso, databili al 1770 ca., sono attribuiti a Ignazio (Torino?, 1724 - 1793) e Filippo Collino (Torino, 1737 - 1801). Il lampadario monumentale in cristallo e bronzo risale al 1773: venne qui collocato in occasione delle nozze tra Maria Teresa di Savoia, figlia di Vittorio Amedeo III, e il conte Carlo Filippo d'Artois, fratello del futuro re di Francia Luigi XVI e a sua volta re, dopo la Restaurazione, col nome di Carlo X.
bibliografiaGabrielli N.( 1966)pp. 89-90; Griseri A.( 1996)pp. 75-77
definizioneelemento decorativo
regionePiemonte
provinciaTorino
comuneNichelino
toponimoStupinigi (frazione)
indirizzoPiazza Principe Amedeo, 7
ente schedatoreS67
ente competenteS67
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Failla M.; Funzionario responsabile: Cervini F.; Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Damiano S. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione2002
anno modifica2006
latitudine44.996628
longitudine7.606145

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