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Opera d'arte strage degli innocenti di Crespi Giuseppe Maria detto Spagnolo (1665/ 1747), a Firenze

L'opera d'arte strage degli innocenti di Crespi Giuseppe Maria detto Spagnolo (1665/ 1747), - codice 09 00021700 di Crespi Giuseppe Maria detto Spagnolo (1665/ 1747), si trova nel comune di Firenze, capoluogo dell'omonima provincia sita in corridoio, Corridoio Vasariano, Complesso Vasariano, piazzale degli Uffizi, Galleria degli Uffizi
immagine - immagine non disponibile -
bene culturaledipinto
soggettostrage degli innocenti
tipo schedaOA_3.00
codice univoco09 00021700
localizzazioneItalia, Toscana, FI, Firenzepiazzale degli Uffizi
contenitorecorridoio, Corridoio Vasariano, Complesso Vasariano, piazzale degli Uffizi, Galleria degli Uffizi
datazionesec. XVIII ; 1706 - 1707 [documentazione]
autoreCrespi Giuseppe Maria detto Spagnolo (1665/ 1747),
materia tecnicatela/ pittura a olio
misurem., alt. 1.33, largh. 1.89,
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali
dati analiticiNR (recupero pregresso)Figure: sicari; madri; bambini; angeli. Architetture. Fenomeni naturali: notte.
notizie storico-criticheIl dipinto è menzionato da G. P. Zanotti (1739) e da L. Crespi (1769), figlio del pittore. Secondo la loro comune testimonianza, esso fu commissionato da don carlo Silva, allo scopo di farne omaggio al Principe Ferdinando de' Medici. In seguito ad un ripensamento del committente, che avrebbe voluto l'opera per sè, e per inadempienza nel apagamento convenuto, il pittore personalmente portò il dipinto al Principe insieme con una lettera di presentazione di Vincenzo ranuzzi. La causa giudiziaria che, per conseguenze, il Silva intentò contro il Crespi, si risolse a Favore del pittore, grazie anche all'aiuto di Ferdinando ( v. Carteggio del Principe). C. Calbi (1970), sulla base di notizie tratte dai 'Rogiti' dell'avvocato difersore del Crespi, Filippo Benacci, ha accertato che l'opera era in gran parte compiuta nel 1706. Fu rintracciata da M. Marangoni nella Villa di Poggio Imperiale (1920). Da qui passò agli Uffizi, nel '40 a Poggio a Caiano da dove, nel '43, fu portata al Museo degli argenti; nel '51 di nuovo agli Uffizi. Dal '54 al '60 è stata in magazzino, salvo l'esposizione alla Mostra del 1959. Dal '60 al '70 al gabinetto dei Restauri e infine esposta al pubblico.
altra localizzazioneluogo di provenienza: Toscana, FI, Firenze
committenzaSilva Carlo don (1706/ 1707)
bibliografiaMostra pittura( 1922)p. 70, n. 327; Poggi G.( 1926)p. 134; Lazareff V.( 1928)p. 21; Settecento italiano( 1929)p. 45, n. 9; Giglioli O. H.( 1932)p. 13; Settecento bolognese( 1935)p. 24; Casini G.( 1941)p. 45; Mostra celebrativa( 1948)pp. 29-30, n. 14; Pacc
definizionedipinto
regioneToscana
provinciaFirenze
comuneFirenze
indirizzopiazzale degli Uffizi
ente schedatoreS17
ente competenteS417
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Bagnoli A.; Funzionario responsabile: Paolucci A.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Pacciani L. (2006); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Pacciani L. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione1973
anno modifica2006
latitudine43.768826
longitudine11.255744

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