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Opera d'arte storie della vita di San Benedetto a Firenze

L'opera d'arte storie della vita di San Benedetto - codice 09 00305185 - 0 si trova nel comune di Firenze, capoluogo dell'omonima provincia sita in certosa, cistercense, Certosa di S. Lorenzo al Monte, Certosa di S. Lorenzo al Monte, NR (recupero pregresso), corridoio che conduce dal chiostro dei conversi a quello grande dei monaci, parete adiacente al refettorio antico
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bene culturaledipinto
soggettostorie della vita di San Benedetto
tipo schedaOA_3.00
codice univoco09 00305185 - 0
localizzazioneItalia, Toscana, FI, FirenzeNR (recupero pregresso)
contenitorecertosa, cistercense, Certosa di S. Lorenzo al Monte, Certosa di S. Lorenzo al Monte, NR (recupero pregresso), corridoio che conduce dal chiostro dei conversi a quello grande dei monaci, parete adiacente al refettorio antico
datazionesec. XVII primo quarto; 1600 (ca.) - 1624 (ca.) [analisi stilistica]
ambito culturaleambito fiorentino(analisi stilistica)
materia tecnicaintonaco/ pittura a fresco
misurealt. 68, lungh. 580,
condizione giuridicaproprietà Stato, in consegna al Ministero per i Beni Culturali e Ambientali
dati analiticiL'affresco, circondato da una cornice in pietra serena, è diviso in tre riquadri.NR (recupero pregresso)
notizie storico-criticheIl Bacchi attribuisce questo affresco a Bernardino Barbatelli detto il Poccetti, ma per quanto l'artista abbia lavorato molto per i certosini fiorentini non è possibile riconoscere in questo dipinto la mano del pittore. L'affresco è stato realizzato da qualche ignoto artista fiorentino attivo a Firenze tra la fine del Cinquecento e l'inizio del Seicento, autore probabilmente anche di altri dipinti che decorano i vari ambienti della Certosa. Il riferimento del Bacchi al Barbatelli è giustificato dall'impianto narrativo delle scene, caratteristico della pittura poccettesca. L'affresco è interessante dal punto di vista iconografico perchè secondo l'interpretazione del Bacchi rappresenta San Benedetto, il padre della regola cenobitica, seguita anche dai certosini, che impone il silenzio per poter ascoltare le armonie celesti e le voci dello spirito impersonate dagli angeli ai lati del santo. Nella scena di destra un benefattore offre un vassoio a un monaco, rappresentando la provenienza secolare dei beni del monastero. In quello di sinistra vi è un anziano monaco (San Benedetto ?) che consegna del pane benedicendolo ad un confratello più giovane.
altre attribuzioniBernardino Barbatelli detto Poccetti
bibliografiaBacchi G.( 1930)p. 152
definizionedipinto
regioneToscana
provinciaFirenze
comuneFirenze
toponimoGalluzzo (frazione)
indirizzoNR (recupero pregresso)
ente schedatoreS17
ente competenteS128
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Vasetti S.; Funzionario responsabile: Damiani G.; Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Torricini L. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione1994
anno modifica2006
latitudine43.779926
longitudine11.245030

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