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Opera d'arte illustri monaci certosini a Firenze

L'opera d'arte illustri monaci certosini - codice 09 00305187 - 0 si trova nel comune di Firenze, capoluogo dell'omonima provincia sita in certosa, cistercense, Certosa di S. Lorenzo al Monte, Certosa di S. Lorenzo al Monte, NR (recupero pregresso), chiostro dei conversi e corridoio che conduce dal chiostro dei conversi a quello grande dei monaci
immagine - immagine non disponibile -
bene culturaledipinto, ciclo
soggettoillustri monaci certosini
tipo schedaOA_3.00
codice univoco09 00305187 - 0
localizzazioneItalia, Toscana, FI, FirenzeNR (recupero pregresso)
contenitorecertosa, cistercense, Certosa di S. Lorenzo al Monte, Certosa di S. Lorenzo al Monte, NR (recupero pregresso), chiostro dei conversi e corridoio che conduce dal chiostro dei conversi a quello grande dei monaci
datazionesecc. XVI/ XVII fine/inizio; 1590 (ca.) - 1610 (ca.) [analisi stilistica]; sec. XIX ; 1844 - 1844 [bibliografia]
ambito culturaleambito fiorentino(analisi stilistica)
materia tecnicaintonaco/ pittura a fresco
misurediam. 88,
condizione giuridicaproprietà Stato, in consegna al Ministero per i Beni Culturali e Ambientali
dati analiticiDipinto.NR (recupero pregresso)
notizie storico-criticheIl medaglione posto sopra la porta di accesso all'appartamento di Sant'Ugo e i dieci medaglioni del corridoio (detto anche "delle tombe") sono ricordati per la prima volta dal Pini nel suo inventario del 1862 come "dipinti ragionevoli, ma poco alterati dal restauro". Al restauro fa cenno anche il Bacchi che spiega che i medaglioni "furono restaurati e in parte rifatti nel 1844" per volontà del Priore Don Francesco Ferreira De Mathos che si fece ritrarre in quello posto sopra l'appartamento di Sant'Ugo nelle vesti di Beato Ugo di Lincolm. Malgrado questo restauro gli affreschi sono molto rovinati e difficile è l'analisi stilistica e l'attribuzione ad una precisa personalità artistica. Sicuramente spettano ad un pittore attivo a Firenze tra la fine del Cinquecento e i primi decenni del Seicento. Non per tutti è stato possibile identificare il personaggio rappresentato a causa degli attributi assai comuni e per la scarsa leggibilità delle immagini. Il Bacchi vi aveva identificato il Beato Bonifacio di Savoia, vescovo di Canterbury e il Beato Niccolò Albergati, forse riconoscibile nel certosino, la cui mitra fuoriesce dal medaglione. Pare, infatti, che in questo affresco si sia voluta sottolineare ad ogni costo la carica religiosa del personaggio distinguendolo dagli altri certosini che presentano la mitra solo in secondo piano. Egli fu infatti vescovo di Bologna e venne sepolto nella Certosa di Firenze.
bibliografiaBacchi G.( 1930)pp. 151-152
definizionedipinto
regioneToscana
provinciaFirenze
comuneFirenze
toponimoGalluzzo (frazione)
indirizzoNR (recupero pregresso)
ente schedatoreS17
ente competenteS128
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Vasetti S.; Funzionario responsabile: Damiani G.; Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Torricini L. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione1994
anno modifica2006
latitudine43.779926
longitudine11.245030

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