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Opera d'arte stemmi gentilizi a Venezia

L'opera d'arte stemmi gentilizi - codice 05 00577375 si trova nel comune di Venezia, capoluogo dell'omonima provincia
immagine - immagine non disponibile -
bene culturalerilievo, opera isolata
soggettostemmi gentilizi
tipo schedaOA_3.00
codice univoco05 00577375
localizzazioneITALIA, Veneto, VE, Venezia
datazionesec. XVIII ultimo quarto; 1789 (post) - 1789 (ante) [bibliografia]
ambito culturaleambito veneziano(bibliografia)
materia tecnicapietra d'Istria
misurecm, alt. 35, largh. 70,
condizione giuridicaproprietà Ente pubblico territoriale
dati analiticiscudi gentilizi ovali definiti da cornice accartocciataaraldicaSTEMMI, EMBLEMI, MARCHI: Classe di appartenenza: stemma, Qualificazione: gentilizio, Identificazione: famiglia Bernardo, Posizione: primo a sinistra, Descrizione : trinciato e inquartato, ; STEMMI, EMBLEMI, MARCHI: Classe di appartenenza: stemma, Qualificazione: gentilizio, Identificazione: famiglia Marcello, Posizione: al centro, Descrizione : alla banda ondata, ; STEMMI, EMBLEMI, MARCHI: Classe di appartenenza: stemma, Qualificazione: gentilizio, Posizione: primo a destra, Descrizione : bandato,
notizie storico-criticheil rilievo in esame rappresenta uno degli esempi veneziani di "soaza" (cornice) raffigurante i tre stemmi dei Provveditori di Comun con le quali la Repubblica era solita contrassegnare i ponti di pubblica ragione. Questo, insieme al leone marciano, in origine scolpito secondo Rizzi (2001) sul lato opposto del ponte era, infatti, il simbolo che li distingueva dai ponti privati. I Provveditori di Comun erano tre ed avevano l'incarico di seguire i lavori e le manutenzioni relative ai pozzi, alle strade, alle fondamenta e ai ponti. Dalla partizione, i primi due stemmi, possono essere attribuiti alle famiglie Bernardo e Marcello, che compaiono tra le famiglie patrizie esistenti a Venezia nel 1706 e i cui stemmi sono illustrati nel "Blasone Veneto" di Coronelli. Il terzo stemma, invece, a causa dell'avanzato stato di degrado non essendo leggibile in tutte le sue parti non è ricollegabile con esattezza ad alcuna famiglia. Secondo le notizie riportate da Zucchetta (1992) il "ponte de la Scoazzera" fu realizzato nel 1789, così come si presenta oggi, a sostituzione di uno in legno. L'origine del nome deriva dalla "scoazzera", ossia il luogo murato senza tetto dove venivano raccolte le immondizie (in veneziano scoazze), che pare si trovasse nei pressi del ponte. Diverse erano comunque, le zone in città destinate alla raccolta delle spazzature che secondo le "Curiosità Veneziane" di Tassini furono istituite nel XV o XVI secolo con lo scopo di mantenere pulite le strade, e per impedire che le immondizie fossero gettate nei canali. L'organo preposto alla vigilanza era il Magistrato alle Acque, per conto del quale operavano i cosiddetti "Nettatori dei Sestieri". I "burchieri" o "burchiellanti" erano, invece, coloro che si occupavano di trasportare le immondizie fuori da Venezia.
bibliografiaComune di Venezia( 1905)V.-; p. 156; n. 140; Zucchetta G.( 1992)V. II; p. 769; n. 400; Rizzi A.( 2001)V. II; p. 69; n. 736; Tassini G.( 1970)V. -; p. 588; Coronelli V. M.( 2003); Piamonte G.( 1996)p. 265
definizionerilievo
regioneVeneto
provinciaVenezia
comuneVenezia
provvedimenti tutelaDLgs n. 42/2004, art.13, comma 1, NR
ente schedatoreS161
ente competenteS161
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Ongaretto, Michela; Funzionario responsabile: Fumo, Grazia; Trascrizione per informatizzazione: Ippolito, Enrica (2015)
anno creazione2012

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