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Opera d'arte soggetti maschili a Venezia

L'opera d'arte soggetti maschili - codice 05 00641151 si trova nel comune di Venezia, capoluogo dell'omonima provincia
immagine - immagine non disponibile -
bene culturalelapide, coppia
soggettosoggetti maschili
tipo schedaOA_3.00
codice univoco05 00641151
localizzazioneITALIA, Veneto, VE, Venezia
datazionesec. XVIII secondo quarto; 1736 - 1736 [data]
ambito culturaleproduzione veneziana(contesto)
materia tecnicamarmo di Carraramarmo rosso di Verona
misurecm, alt. NR, largh. NR,
condizione giuridicaproprietà Ente pubblico territoriale
dati analiticisopra la porta d’entrata, lapide marmorea commemorativa inerente l’immobile, che sottostante ad un’altra, è racchiusa entro una cornice in marmo di Verona.soggetto assente
notizie storico-critichetale iscrizione, del 1736 e inerente a lavori di ristrutturazione dell'edificio al quale è affissa, è una delle due visibili all'interno di cornice marmorea sulla facciata principale dell'ex Casa di Maria Ausiliatrice. Lo storico Tassini così narra degli immobili in esame: “Elena Marchi, con suo testamento 28 ottobre 1418, in atti dell’arcidiacono Nicolò Bono, lasciò una casa a Castello perchè vi trovassero ricovero alcune terziarie Francescane. Tutte le abitatrici della medesima perirono nella peste del 1630, ad eccezione di Domenica Rossi, che in seguito potè raccogliere nuove compagne. Queste donne vennero nel 1727 ridotte allo stato di comunità, e presso il loro piccolo convento, che ampliarono nel 1756, avevano una chiesa sacra a San Gioachino. Ma dopochè, per decreto 18 giugno 1807, furono concentrate colle Terziarie di S. Francesco della Vigna, i locali che occupavano soggiacquero a secolarizzazione. Nella calle di S. Gioachino eravi lo spedale di SS. Pietro e Paolo, fondato nel XII prima per ricettare pellegrini, e poscia per curare feriti e malati. Nel 1350 venne ampliato colle case lasciate da Francesco Avanzo, e nel 1368 sottoposto alla protezione ducale. Restò soppresso nel 1806, ed ora si fa servire a Patronato pei Ragazzi Vagabondi, al cui uso destinossi anche il prossimo oratorio sacro ai SS. Pietro e Paolo, il cui ultimo ristauro data dal 1736”. Tale notizia di fatti è riportata nell'iscrizione in esame.
bibliografiaComune di Venezia( 1905)p. 33 n. 39 al civico 452; Pazzi P.( 2000)pp. 215-216; Tassini G.( 1970)pp. 189-190
definizionelapide
regioneVeneto
provinciaVenezia
comuneVenezia
provvedimenti tutelaDLgs n. 42/2004, NR
ente schedatoreS161
ente competenteS161
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Barbon, Giorgia; Funzionario responsabile: Fumo, Grazia
anno creazione2014

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