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Opera d'arte Santo Luigi Bertràn a Firenze

L'opera d'arte Santo Luigi Bertràn - codice 09 00037675 si trova nel comune di Firenze, capoluogo dell'omonima provincia sita in monastero, vallombrosano, Monastero di S. Michele a S. Salvi, Chiesa e monastero di S. Michele a S. Salvi, via di S. Salvi, 43, Museo del Cenacolo di Andrea del Sarto, depositi
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bene culturaledipinto
soggettoSanto Luigi Bertràn
tipo schedaOA_3.00
codice univoco09 00037675
localizzazioneItalia, Toscana, FI, Firenzevia di S. Salvi, 43
contenitoremonastero, vallombrosano, Monastero di S. Michele a S. Salvi, Chiesa e monastero di S. Michele a S. Salvi, via di S. Salvi, 43, Museo del Cenacolo di Andrea del Sarto, depositi
datazionesec. XVII prima metà; 1600 - 1649 [analisi stilistica]
ambito culturaleambito fiorentino, esecutore(analisi stilistica)
materia tecnicatela/ pittura a olio
misurecm., alt. 154, largh. 92.5,
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali
dati analiticiNR (recupero pregresso)Attributi: (Luigi Bertràn) pistola; crocifisso. Simboli: (morte) teschio. Simboli: (verginità) giglio. Personaggi: san Luigi Bertràn.
notizie storico-criticheLa tela proviene dal Convento domenicano della Crocetta da dove fu estratto nel 1867, l'anno dopo la sua soppressione. Inventariato nel 1881 e nel 1890 (quando si trovava già a S. Salvi) come opera del XVIII secolo, il dipinto appartiene a mio giudizio ancora al Seicento e s'inquadra genericamente, data la non alta qualità, in un ambito fra il Curradi e il Dolci. Considerato nel 1975 dal Turrini come un "documento-ricordo di personaggio non identificabile, legato forse a qualche particolare vicenda conventuale", il santo monaco raffigurato sulla tela è invece da identificare con san Luigi (o Ludovico) Bertràn, un domenicano spagnolo che dedicò gran parte della propria vita alla evangelizzazione dei popoli colonizzati delle Indie Occidentali e dei Caraibi. Il giglio e il teschio che tiene nelle mani alludono rispettivamente alla scelta di una vita pura e alla meditazione religiosa, mentre la pistola dalla quale fuoriesce un crocifisso ricorda uno dei più noti miracoli del santo. In crocifisso si era infatti trasformata la canna della pistola con la quale un signore spagnolo aveva sparato al santo perché si sentiva preso di mira dalle sue predicazioni.
altra localizzazioneluogo di provenienza: Toscana, FI, Firenze
definizionedipinto
regioneToscana
provinciaFirenze
comuneFirenze
indirizzovia di S. Salvi, 43
ente schedatoreS17
ente competenteS417
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Turrini S.; Funzionario responsabile: Damiani G.; Aggiornamento-revisione: Acordon A. (1994), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); ARTPAST (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione1975
anno modifica1994; 2006
latitudine43.803968
longitudine11.275909

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