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Opera d'arte Santi e burrasca di Romani Giuseppe (1654 ca./ 1727), a Modena

L'opera d'arte Santi e burrasca di Romani Giuseppe (1654 ca./ 1727), - codice 08 00279347 di Romani Giuseppe (1654 ca./ 1727), si trova nel comune di Modena, capoluogo dell'omonima provincia sita in palazzo, Palazzo Coccapani, corso Vittorio Emanuele, 95, Galleria Estense, stanza I, parete 1
immagine - immagine non disponibile -
bene culturaledipinto
soggettoSanti e burrasca
tipo schedaOA_3.00
codice univoco08 00279347
localizzazioneItalia, Emilia Romagna, MO, Modenacorso Vittorio Emanuele, 95
contenitorepalazzo, Palazzo Coccapani, corso Vittorio Emanuele, 95, Galleria Estense, stanza I, parete 1
datazionesec. XVII ; 1680 - 1689 [data]
autoreRomani Giuseppe (1654 ca./ 1727),
materia tecnicatela/ pittura a olio
misurealt. 182.4, largh. 122.5,
condizione giuridicaproprietà Stato, Soprintendenza per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico di Modena e Reggio Emilia - Galleria Estense
dati analiticiLa composizione è divisa in tre fasce: in alto, emergenti dalle nuvole, sono alcuni santi, tra cui Giovanni Evangelista e la Maddalena (gli altri, secondo Pallucchini, sarebbero sa identificare con S. Giuseppe, S. Gioacchino e S. Anna); nella zona centrale compaiono San Francesco Saverio, una regina e i SS. Biagio e Lucia; in basso è rappresentata una marina in burrasca con galeone.Personaggi: San Giovanni Evangelista; Santa Maria Maddalena; San Giuseppe; San Gioacchino; Sant'Anna; San Francesco Saverio; San Biagio; Santa Lucia. Mare. Fenomeni metereologici: burrasca. Mezzi di trasporto: galeone.
notizie storico-criticheIl dipinto, entrato nelle collezioni ducali al tempo di Francesco IV, fu attribuito dal Castellani Tarabini e da Pallucchini a Giovan Battista Pesari. Se già nel 1986 A. Colombi Ferretti escludeva tale ipotesi, si deve ad A. Mazza la restituzione dell'opera al catalogo di Giuseppe Romani. La data apposta in basso a sinistra non va letta come 1694, come riportava Pallucchini: ora si leggono bene solo le prime due cifre, un 1 e un 6; la terza è probabilmente un 8, mentre nessuna traccia rimane della quarta cifra. Quindi , come osserva Mazza, il dipinto va avvicinato alla "Natività" del Duomo di Modena, forse di poco precedente. "Il mare agitato, la violenza dei flutti contro gli scogli, le onde increspate dai tocchi di schiuma bianca richiamano la pittura di Antonio Francesco Peruzzini", paesaggista marchigiano presente a Bologna nel corso degli anni ottanta del secolo. "E' molto probabile che la sensibilitàalla pittura di genere abbia indotto Giuseppe Romani ad uno studio attento della produzione bolognese di quegli anni, in bilico tra tradizione classicista del Cignani, sperimentazioni neobarocche di Burrini e Ricci, cauto venetismo di Pasinelli ed esercitazioni sui diversi generi della pittura da parte di artisti quali il giovane Resani, Bettini, Mezzadri e altri" (A. Mazza 1995). Non mi è stato concesso di analizzare il retro del dipinto, operazione indispensabile per poterne accertare in maniera corretta le condizioni conservative.
altre attribuzioniPesari Giovanni Battista
bibliografiaCastellani Tarabini F.( 1854)p. 45, n. 150; Pallucchini R.( 1945)p. 74, n. 125; Colombi Ferretti A.( 1986)p. 114; Mazza A.( 1993)vol. II, p. 349, n. 94; Mazza A.( 1995)pp. 284, 290-291
definizionedipinto
regioneEmilia Romagna
provinciaModena
comuneModena
indirizzocorso Vittorio Emanuele, 95
ente schedatoreS28
ente competenteS28
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Mancini G.; Funzionario responsabile: Trevisani F.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Tommaselli D. (2006); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Tommaselli D. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione1999
anno modifica2006
latitudine44.650801
longitudine10.930868

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