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Opera d'arte Sant'Agostino medita sul mistero della Trinità di Francesco di Cristofano detto Franciabigio (1484/ 1525), a Firenze

L'opera d'arte Sant'Agostino medita sul mistero della Trinità di Francesco di Cristofano detto Franciabigio (1484/ 1525), - codice 09 00298704 di Francesco di Cristofano detto Franciabigio (1484/ 1525), si trova nel comune di Firenze, capoluogo dell'omonima provincia
immagine - immagine non disponibile -
bene culturaledipinto
soggettoSant'Agostino medita sul mistero della Trinità
tipo schedaOA_3.00
codice univoco09 00298704
localizzazioneITALIA, Toscana, FI, Firenze
datazionesec. XVI ; 1510 - 1514 [bibliografia]
autoreFrancesco di Cristofano detto Franciabigio (1484/ 1525),
materia tecnicaintonaco staccato/ pittura a fresco
misureUNR
condizione giuridicaproprietà Stato
dati analiticin.p.Personaggi: Sant'Agostino. Attributi: (Sant'Agostino) mitria; pastorale. Abbigliamento: tunica; piviale. Interno: studiolo. Oggetti: banco di studio; tovaglia; libri; clessidra; sfera armillare; penna; forbici; lucerna; fiaschetta. Simboli: (Trinità) tre volti in uno.
notizie storico-criticheNon ricordate né dal Vasari né da alte fonti antiche, queste lunette del Cenacolo di S. Maria di Candeli, raffiguranti i SS. Antonio di Padova e Tommaso da Villanova, Agostino, Nicola da Tolentino e Monica, vennero ascritte per la prima volta al Franciabigio ed alla sua scuola da J.A. Crowe (1866). Se si eccettua il giudizio di H. Ulmann, che nel 1894 le diceva erroneamente di Raffaellino del Garbo, questa attribuzione sarebbe durata fino al 1965, quando Luisa Vertova ne proponeva la paternità al Sogliani, ed una datazione poi intorno al 1511. La critica più recente sembrerà d'altronde oscillare tra i nomi del Franciabigio e del Sogliani, pur non considerando singolarmente queste tre lunette bensì tutto l'insieme delle raffigurazioni del Cenacolo. In seguito ai danni riportati nell'alluvione del 1966, tutti questi affreschi furono staccati, asciugati artificialmente, quindi sottoposti ad un intervento volto a recuperarne l'originaria particolarità pittorica compromessa, peraltro, da antichi restauri e ridipinture già rilevate da J. A. Crowe (1866) e da G. Milanesi (1880).
altre attribuzioniRaffaellino del Garbo (H. Ulmann, 1894)Giovanni Antonio Sogliani (L. Vertova, 1965)
bibliografiaUlmann H.( 1894)v. XVII, p. 106; Vasari G.( 1878-1885)v. V, p. 194, nota 2; Vertova L.( 1965)pp. 61-66, 76; Burckhardt J.( 1855)v. II, p. 638; Wackernagel M.( 1938)p. 137; Firenze salvata( 1970)p. 123; Primato disegno( 1980)p. 118; Sricchia Santoro F.( 19
definizionedipinto
regioneToscana
provinciaFirenze
comuneFirenze
ente schedatoreS156
ente competenteS156
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Cappugi L.; Funzionario responsabile: Damiani G.; Trascrizione per informatizzazione: ICCD/ DG BASAE/ Russo M. (2010)
anno creazione1989

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