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Opera d'arte San Sebastiano di Fedi Pio (1815/ 1892), a Firenze

L'opera d'arte San Sebastiano di Fedi Pio (1815/ 1892), - codice 09 00225239 di Fedi Pio (1815/ 1892), si trova nel comune di Firenze, capoluogo dell'omonima provincia sita in palazzo, statale, Palazzo Pitti, Palazzo Pitti, P.zza Pitti, 1, Galleria d'Arte Moderna
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bene culturalescultura
soggettoSan Sebastiano
tipo schedaOA_3.00
codice univoco09 00225239
localizzazioneItalia, Toscana, FI, FirenzeP.zza Pitti, 1
contenitorepalazzo, statale, Palazzo Pitti, Palazzo Pitti, P.zza Pitti, 1, Galleria d'Arte Moderna
datazionesec. XIX ; 1844 - 1844 [documentazione]
autoreFedi Pio (1815/ 1892),
materia tecnicagesso
misurecm, alt. 163,
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali
dati analiticiNR (recupero pregresso)Personaggi: San Sebastiano. Attributi: (San Sebastiano) spada.
notizie storico-criticheIl gesso, inviato da Roma come sede di pensionato dal Fedi, fu esposto nel 1844 presso l'Accademia e venne accolto dalla critica assai benevolmente come opera che faceva ben sperare nel progresso del giovane. Questi, sempre da Roma, aveva riscosso attenzione, inviando nel 1841 il gesso con "Gesù Cristo che risana il paralitico", ammirato dal Tenerani e dall'Overbeck ed in seguito le statue di "Cleopatra in atto di ferirsi" (1842, per l'americano signor Bensit) e "Il buon cacciatore" (1843), ispirato alla favola del Pignotti "Il lupo ed il pastore", considerato per quei tempi di audace naturalezza. Il Fedi che alla fine degli anni '30 si muoveva in direzione purista, a Roma si orienta diversamente interessandosi soprattutto a modelli antichi o tardo manieristi attraverso i quali si cimentava nelle problematiche offerte dallo studio dell'anatomia. Offriva così una particolare risposta ad uno dei classici problemi accademici, anche se trattati in direzione più sentimentale e naturalistica. Il riferimento al mondo classico, mai dimenticato completamente dal Fedi e dagli esaminatori di questi presso l'Accademia, traspare anche dal ricordo di Ugo Fleres, secondo il quale il San Sebastiano, era meglio conosciuto, inizialmente, sotto il nome di "Centurione", poiché in questa veste apparve figurato. Tra le opere in vendita nel 1894 dell'atelier di Fedi , risultava esservi anche un bozzetto in argilla del San Sebastiano (Catalogue de l'Atelier de Sculpture du prof. Pio Fedi..., Florence, 1894, p. 11, n. 117). il modello dell'Accademia fu datoi n deposito a Palazzo Pitti e dal 1824 al 1972 è stato collocato nello scalone del Poccianti. lo scultore, con questo suo saggio, tuttavia, riuscì a farsi notare a raggiungere una certa notorietà che verrà confermata con l'esecuzione delle due statue per il Portico degli Uffizi (N. Pisano e A. Cesalpino), ma soprattutto con il "Ratto di Polissena".
bibliografiaGazzetta Firenze( 1844); Izunnia( 1844); Description Académie( 1847)p. 49, n. 10; Fleres U.( 1892)p. 212; Del Bravo C.( 1971)pp. 20, 76-77; Cultura neoclassica( 1972)pp. 144-145, n. 5; Pinto S.( 1992)p. 1054
definizionescultura
regioneToscana
provinciaFirenze
comuneFirenze
indirizzoP.zza Pitti, 1
ente schedatoreS156
ente competenteS156
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Caputo Calloud A.; Funzionario responsabile: Meloni S.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Gavioli V. (2006); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Gavioli V. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione1989
anno modifica2006
latitudine43.779926
longitudine11.245030

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