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Opera d'arte San Michele Arcangelo di Nuvolone Carlo Francesco (1609 ca./ 1662), a Como

L'opera d'arte San Michele Arcangelo di Nuvolone Carlo Francesco (1609 ca./ 1662), - codice 03 00178113 di Nuvolone Carlo Francesco (1609 ca./ 1662), si trova nel comune di Como, capoluogo dell'omonima provincia sita in palazzo, museo, Pinacoteca Civica di Palazzo Volpi, via A. Diaz, 84, Pinacoteca
immagine - immagine non disponibile -
bene culturaledipinto
soggettoSan Michele Arcangelo
tipo schedaOA_3.00
codice univoco03 00178113
localizzazioneItalia, Lombardia, CO, Comovia A. Diaz, 84
contenitorepalazzo, museo, Pinacoteca Civica di Palazzo Volpi, via A. Diaz, 84, Pinacoteca
datazionesec. XVII ; 1630 - 1640 [analisi stilistica]
autoreNuvolone Carlo Francesco (1609 ca./ 1662),
materia tecnicatela/ pittura a olio
misurealt. 330, largh. 700,
condizione giuridicaproprietà Ente pubblico territoriale, Comune di Como
dati analiticiL'arcangelo è raffigurato in posizione centrale. Intorno a lui c'è un turbine di angeli che partecipano al suo trionfo. Ai suoi piedi si trova il diavolo riverso e incatenato.Personaggi: San Michele Arcangelo. Figure: angeli; diavolo. Attributi: (San Michele Arcangelo) armatura alla romana; spada.
notizie storico-criticheIl dipinto, di forma lunettata, fu eseguito su commissione della famiglia Gallio per la cappella di loro patronato nella distrutta chiesa domenicana di S. Giovanni in Pedemonte di Como, dove faceva pendant con la tela del Morazzone raffigurante la Caduta degli angeli ribelli, pure appartenente alle collezioni dei Musei Civici di Como. La cappella del cardinale Tolomeo Gallio in S. Giovanni Pedemonte (seconda a sinistra) fu progettata da Giovanni Antonio Piotti detto il Vacallo (Della Torre, 1989, 13). Per quanto riguarda il dipinto esaminato, la sua tradizionale attribuzione a Carlo Francesco è stata negata dalla Grandi in favore del padre Panfilo (Grandi, 1970), e nuovamente riaffermata da Mina Gregori (Gregori, 1962) e da Marco Bona Castellotti (Bona Castellotti, 1981), che ha collocato l'opera intorno al terzo/quarto decennio del Seicento sulla base del raffronto con la tela con S. Marta di Carlo Francesco conservata nel Seminario Arcivescovile di Venegono (deposito della Pinacoteca di Brera). Rispetto a questa, lo studioso rileva nel quadro comasco un'accentuazione dei valori atmosferici conforme all'evoluzione dello stile nuvoloniano dopo il 1640.Bibliografia: "Nota delle pitture più belle (...)", XVIII sec., ms. presso la Biblioteca Civica di Como; F. Bartoli, Notizia delle pitture, sculture, architetture (...), I, Venezia, 1776, p. 121; M. San Romé- C. Paggi, Guida illustrata del Civico Museo di Como, Como 1898, p. 54; S. Monti, Storia ed arte della Provincia e Antica diocesi di Como, Como 1902, pp. 90- 91; C. Grandi, dalla Maniera all'Arcadia: C. F. Nuvolone, in "Commentari" 1970, pp. 316- 325; p. 319; M. Rizzini, scheda in Il Seicento a Como. Dipinti dai Musei Civici e dal territorio, Como 1989 (catalogo mostra) p. 104.
altra localizzazioneluogo di provenienza: Lombardia, CO, Como
definizionedipinto
regioneLombardia
provinciaComo
comuneComo
indirizzovia A. Diaz, 84
ente schedatoreS27
ente competenteS27
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Bona Castellotti M.; Funzionario responsabile: Maderna V.; Trascrizione per informatizzazione: ICCD/ DG BASAE/ Riccobono F. (2010); Aggiornamento-revisione: ICCD/ DG BASAE/ Riccobono F. (2010), Referente scientifico: NR (recupero pregr
anno creazione1979
anno modifica2010
latitudine44.309905
longitudine10.135848

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