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Opera d'arte caduta degli angeli ribelli di Mazzucchelli Pier Francesco detto Morazzone (1573/ 1626), a Como

L'opera d'arte caduta degli angeli ribelli di Mazzucchelli Pier Francesco detto Morazzone (1573/ 1626), - codice 03 00178114 di Mazzucchelli Pier Francesco detto Morazzone (1573/ 1626), si trova nel comune di Como, capoluogo dell'omonima provincia sita in palazzo, museo, Pinacoteca Civica di Palazzo Volpi, via A. Diaz, 84, Pinacoteca
immagine - immagine non disponibile -
bene culturaledipinto
soggettocaduta degli angeli ribelli
tipo schedaOA_3.00
codice univoco03 00178114
localizzazioneItalia, Lombardia, CO, Comovia A. Diaz, 84
contenitorepalazzo, museo, Pinacoteca Civica di Palazzo Volpi, via A. Diaz, 84, Pinacoteca
datazionesec. XVII ; 1609 - 1610 [analisi stilistica]
autoreMazzucchelli Pier Francesco detto Morazzone (1573/ 1626),
materia tecnicatela/ pittura a olio
misurealt. 330, largh. 700,
condizione giuridicaproprietà Ente pubblico territoriale, Comune di Como
dati analiticiL'arcangelo è raffigurato in posizione centrale. Intorno a lui c'è un turbine di angeli che partecipano al suo trionfo. Ai suoi piedi si trova il diavolo riverso e incatenato.Personaggi: San Michele Arcangelo. Figure: angeli; diavoli. Attributi: (San Michele Arcangelo) armatura alla romana; spada. Armi: lance; scudi.
notizie storico-criticheIl dipinto, di forma lunettata, fu eseguito su commissione della famiglia Gallio per la cappella di loro patronato nella distrutta chiesa domenicana di S. Giovanni in Pedemonte di Como, dove faceva pendant con la tela di Carlo Francesco Nuvolone raffigurante S. Michele Arcangelo, pure appartenente alle collezioni dei Musei Civici di Como. La cappella del cardinale Tolomeo Gallio in S. Giovanni Pedemonte (seconda a sinistra) era stata progettata da Giovanni Antonio Piotti detto il Vacallo (Della Torre, 1989, 13). Per quanto riguarda il dipinto esaminato, la sua fama si affermò immediatamente tra i contemporanei e la sua tradizionale attribuzione al Morazzone è stata accolta dagli studiosi a partire dal Bartoli (Bartoli, 1776) fino a oggi. La Rizzini (Rizzini, 1989) ha rilevato che il soggetto delle due lunette nella cappella Gallio, chiaramente ispirato a istanze antiereticali, era confacente "sia al luogo in cui le due opere erano conservate, cioè il convento domenicano sede del Tribunale dell'Inquisizione a Como, sia al più generale programma riformatore del Borromeo..."Bibliografia: "Nota delle pitture più belle (...)", XVIII sec., ms. presso la Biblioteca Civica di Como; F. Bartoli, Notizia delle pitture, sculture, architetture (...), I, Venezia, 1776, p. 121; L. lanzi, Storia pittorica dell'Italia, Bassano, 1795- 96, p. 453; C. Baroni, Ancora sul Morazzone, in L'Arte 1941, pp. 119- 144; pp. 142- 143; M. Gregori, Il Morazzone, Varese 1962, pp. 63- 64; M. Rizzini, scheda in Il Seicento a Como. Dipinti dai Musei Civici e dal territorio, Como 1989 (catalogo mostra) p. 104.
altra localizzazioneluogo di provenienza: Lombardia, CO, Como
definizionedipinto
regioneLombardia
provinciaComo
comuneComo
indirizzovia A. Diaz, 84
ente schedatoreS27
ente competenteS27
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Bona Castellotti M.; Funzionario responsabile: Maderna V.; Trascrizione per informatizzazione: ICCD/ DG BASAE/ Riccobono F. (2010); Aggiornamento-revisione: ICCD/ DG BASAE/ Riccobono F. (2010), Referente scientifico: NR (recupero pregr
anno creazione1979
anno modifica2010
latitudine44.309905
longitudine10.135848

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