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Opera d'arte San Gregorio Magno e San Girolamo di Sabatini Lorenzo detto Lorenzino da Bologna (1530 ca./ 1576), a Bologna

L'opera d'arte San Gregorio Magno e San Girolamo di Sabatini Lorenzo detto Lorenzino da Bologna (1530 ca./ 1576), - codice 08 00047202 A di Sabatini Lorenzo detto Lorenzino da Bologna (1530 ca./ 1576), si trova nel comune di Bologna, capoluogo dell'omonima provincia sita in chiesa, Chiesa di S. Giacomo Maggiore, piazza Rossini, 2-Bologna-40124-Bologna (BO), decima cappella destra (cappella Malvasia)
immagine - immagine non disponibile -
bene culturaledipinto
soggettoSan Gregorio Magno e San Girolamo
tipo schedaOA_3.00
codice univoco08 00047202 A
localizzazioneItalia, Emilia Romagna, BO, Bolognapiazza Rossini, 2-Bologna-40124-Bologna (BO)
contenitorechiesa, Chiesa di S. Giacomo Maggiore, piazza Rossini, 2-Bologna-40124-Bologna (BO), decima cappella destra (cappella Malvasia)
datazionesec. XVI ; 1566 (post) - 1568 (ante) [bibliografia]
autoreSabatini Lorenzo detto Lorenzino da Bologna (1530 ca./ 1576),
materia tecnicaintonaco/ pittura
misurealt. 265, largh. 145,
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero dell'Interno, Fondo Edifici di Culto (F.E.C.)
dati analiticiSulla parete sinistra della cappella sono ritratti Sant'Agostino e Sant'Ambrogio, sulla parete destra San Girolamo e San Gregorio. In tutti e due gli affreschi lo sfondo è costituito da imponenti architetture mentre i dottori della Chiesa sono rittratti,a due a due, in collocquio.NR (recupero pregresso)
notizie storico-criticheLa data 1564 segna l'inizio dei lavori di restauro della cappella Malvasia e funge da termine post quem per la datazione delle pitture parietali e della volta. Se la data della pala d'altare è il 1564 stesso, per l'ultimazione degli affreschi è ipotizzabile una posticipazione di 4 o 5 anni. A queste date Sabatini era già entrato in contatto con l'ambiente culturale tosco-romano (infatti è datata 1562 una lettera da lui inviata a vasari), fors'anche attraverso l'opera di Prospero Fontana, presso il quale s'ipotizza un precoce alunnato. L'ammirazione per il manierismo vasariano non dissimula del tutto le radici emiliane dello stile di Sabatini, che vanno ricondotte in prima istanza all'opera di Parmigianino. Ed è la "Madonna di Santa Margherita" a costituire lo spunto direto per i Santi dottori che "si rifanno vistosamente al sant'Agostino e al San Gerolamo di quella pala" (Roli 1967). Se la sacra conversazione nell'opera di Parmigianino era ambientata all'interno di un paesaggio naturale, qui le figure sono rappresentate su una sorta di proscenio dietro il quale, a quinta scenografica, sono disposte imponenti colonne mentre sullo sfondo si elevano maestose architetture sacre. E' il tributo pagato da Sabatini alla componente tosco-romana della sua cultura pittorica, che vede nella saldezza del disegno e nella partitura degli spazi due punti fondamentali della costruzione del dipinto.
bibliografiaWinckelmann J.( 1986)p. 188; Roli R.( 1967)p. 167
definizionedipinto
regioneEmilia Romagna
provinciaBologna
comuneBologna
indirizzopiazza Rossini, 2-Bologna-40124-Bologna (BO)
ente schedatoreS08
ente competenteS08
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Orsi O.; Funzionario responsabile: Stanzani A.; Trascrizione per informatizzazione: Orsi O./ Majoli L. (1997); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Orsi O. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione1996
anno modifica2006
latitudine44.495215
longitudine11.348833

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