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Opera d'arte San Giacinto di Polonia resuscita un giovane di Muzzi Antonio (1815/ 1894), a Bologna

L'opera d'arte San Giacinto di Polonia resuscita un giovane di Muzzi Antonio (1815/ 1894), - codice 08 00024786 di Muzzi Antonio (1815/ 1894), si trova nel comune di Bologna, capoluogo dell'omonima provincia sita in chiesa, basilica, Chiesa di S. Domenico, Convento di S. Domenico, p.zza S. Domenico, 13, ottava cappella a destra (già cappella Ghelli, Boccadiferri, poi Turrini)
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bene culturalepala d'altare
soggettoSan Giacinto di Polonia resuscita un giovane
tipo schedaOA_3.00
codice univoco08 00024786
localizzazioneItalia, Emilia Romagna, BO, Bolognap.zza S. Domenico, 13
contenitorechiesa, basilica, Chiesa di S. Domenico, Convento di S. Domenico, p.zza S. Domenico, 13, ottava cappella a destra (già cappella Ghelli, Boccadiferri, poi Turrini)
datazionesec. XIX metà; 1840 (ca.) - 1860 (ca.) [analisi stilistica]
autoreMuzzi Antonio (1815/ 1894),
materia tecnicatela/ pittura a olio
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero dell'Interno, Fondo Edifici di Culto (F.E.C.)
dati analiticiLa composizione è ambientata all'aperto: alla destra è in piedi il giovane Santo domenicano, a piedi scalzi, il viso glabro, corti capelli scuri; la mano destra è protesa, la sinistra stringe un libro e una croce e l'indice è volto in alto; dietro appaiono due monaci. A sinistra contro un fondo di alberi, siede a terra, in veste bianca, il giovane resuscitato dal Santo, con lunghi capelli biondi, attorniato dai parenti: la madre, in veste gialla, gli cinge il capo, il padre lo regge mentre guarda il Santo, con la mano sinistra al petto; dietro si affaccia un giovane; in prim piano a sinistra è inginocchiata una giovane donna, vista di scorcio, le mani intrecciate. A terra un drappo rosso. Nel fondo a sinistra alberi e acque.NR (recupero pregresso)
notizie storico-criticheIl dipinto, che è già citato in loco in un inventario del 1866, è buona prova del bolognese Antonio Muzzi. Occupa lo spazio lasciato vuoto dal famoso dipinto di Ludovico Carracci, raffigurante la Vergine che appare a san Giacinto, asportato dai francesi nel 1796 ed ora al Louvre. La tela di Ludovico era stata eseguita per la prima cappella a destra di patronato Turrini, dove è citata dal Malvasia (1686). Dopo il restauro condotto dal Dotti (1728-1732), il patronato Turrini e, di conseguenza, il dipinto furono spostati all'ottava cappella dove è già citato nella Guida del 1732. Dopo i lavori del Dotti l'ottava cappella a destra occupò a ovest la maggior parte dello spazio di quella che era la cappella Ghelli ed a est la maggior parte di quella che era la cappella Boccadiferri. A causa dei lavori fu rimossa dalla cappella Boccadiferri la pala di Girolamo da Treviso ora conservata alla National Gallery di Londra.
bibliografiaGnudi C.( 1957)p. 68; Alce V.( 1982)p. 52; Malvasia C. C.( 1969)p. 146; Malvasia C. C.( 1732)p. 248
definizionepala d'altare
regioneEmilia Romagna
provinciaBologna
comuneBologna
indirizzop.zza S. Domenico, 13
ente schedatoreS08
ente competenteS08
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Varignana F.; Funzionario responsabile: D'Amico R.; Trascrizione per informatizzazione: Sabbatini S. (1997); Aggiornamento-revisione: Sabbatini S. (1997), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); ARTPAST/ Orsi O. (2006), Referen
anno creazione1983
anno modifica1997; 2006
latitudine44.489800
longitudine11.343435

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