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Opera d'arte San Filippo Benizi e Santa Giuliana Falconieri di Nepote Ignazio (1708 ca./ 1780), a Asti

L'opera d'arte San Filippo Benizi e Santa Giuliana Falconieri di Nepote Ignazio (1708 ca./ 1780), - codice 01 00173879 di Nepote Ignazio (1708 ca./ 1780), si trova nel comune di Asti, capoluogo dell'omonima provincia
immagine - immagine non disponibile -
bene culturaledipinto, opera isolata
soggettoSan Filippo Benizi e Santa Giuliana Falconieri
tipo schedaOA_3.00
codice univoco01 00173879
localizzazioneItalia, Piemonte, AT, Asti
datazionesec. XVIII seconda metà; 1772 (post) - 1780 (ante) [analisi stilistica; bibliografia]
autoreNepote Ignazio (1708 ca./ 1780),
materia tecnicatela/ pittura a olio
misurealt. 350, largh. 195,
condizione giuridicaproprietà Ente pubblico non territoriale
dati analiticiTela centinata entro cornice lignea dorata e modanata. I Santi Filippo Benizi e Giuliana Falconieri sono raffigurati su nuvole, tra le quali appaiono un angelo e puttini che reggono (dall'alto verso il basso) la tiara, la mitra e il pastorale.Personaggi: San Filippo Benizi Vescovo; Santa Giuliana Falconieri. Attributi: (San Filippo Benizi) tiara; mitra; pastorale. Figure: angelo; putti. Abbigliamento religioso.
notizie storico-criticheIl dipinto, raffigurante due santi dell'Ordine Servita, è poco noto rispetto a quello del coro, ma entrambi sono attribuiti al pittore di corte Ignazio Nepote (Rivoli 1708 ca./ Torino 1780) da F. Bartoli. Tecnica, stile e scelte cromatiche dell'opera rimandano infatti ai soggetti religiosi dipinti da Nepote ad Agliè e Torino ("Storie di San Francesco" in San Francesco d'Assisi; "Madonna e i Santi Agnese, Stefano e Filippo Neri" ai Santi Martiri; "Visitazione" nella chiesa della Visitazione). La tipologia della Santa Giuliana si riscontra in quella di Santa Caterina nella Madonna del Rosario della Parrocchia di Agliè, commissionata dal Duca di Chiablese Benedetto Maurizio nel 1774. La datazione avanzata per il dipinto di Asti, dopo il 1772, è data in base al termine dei lavori della chiesa di Santa Caterina (1773), e alla data della convenzione stipulata tra i Padri Serviti e l'Ordine Mauriziano (1772) con la quale veniva stabilito che i religiosi di Asti finanziassero parte dei lavori di completamento della chiesa, nonché alcuni arredi tra cui l'ancona del coro. La presenza di I. Nepote ad Asti, assieme alle opere di Milocco, V. A. Cignaroli (sovrapporte del Castello di Castellalfero), G. Perego e R. Comaneddi (Duomo, aula capitolare) è indicativa di come, dopo la metà del Settecento, la città graviti culturalmente verso la corte torinese.
committenzaOrdine dei Servi di Maria (1772/ post)
bibliografiaBosio G.( 1894)p. 459; Bartoli F.( 1776)p. 59; Astrua P.( 1987)pp. 77-79; Di Macco M.( 1990)pp. 42, 49; Mossetti C.( 1990)p. 51
definizionedipinto
regionePiemonte
provinciaAsti
comuneAsti
ente schedatoreR01
ente competenteS67
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Rocco M. A.; Funzionario responsabile: Ragusa E.; Trascrizione per informatizzazione: Ferla F. (2005); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Rocco A. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione1995
anno modifica2006

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