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Opera d'arte San Bruno nel deserto di Fidani Orazio (1606/ 1656), a Certosa di Pavia

L'opera d'arte San Bruno nel deserto di Fidani Orazio (1606/ 1656), - codice 03 00197293 di Fidani Orazio (1606/ 1656), si trova nel comune di Certosa di Pavia nella provincia di Pavia sita in palazzo, ducale, Palazzo del museo della Certosa di Pavia, Certosa di Pavia, viale Monumento, 4, Museo della Certosa di Pavia, primo piano, deposito sala 3
immagine - immagine non disponibile -
bene culturaledipinto, opera isolata
soggettoSan Bruno nel deserto
tipo schedaOA_3.00
codice univoco03 00197293
localizzazioneITALIA, Lombardia, PV, Certosa di Paviaviale Monumento, 4
contenitorepalazzo, ducale, Palazzo del museo della Certosa di Pavia, Certosa di Pavia, viale Monumento, 4, Museo della Certosa di Pavia, primo piano, deposito sala 3
datazionesec. XVII ; 1651 - 1651 [data]
autoreFidani Orazio (1606/ 1656),
materia tecnicatela/ pittura a olio
misurecm, alt. 255, largh. 136,
condizione giuridicaproprietà Stato, Demanio
dati analiticiNR (recupero pregresso)Personaggi: S. Bruno. Oggetti: teschio.
notizie storico-criticheIl dipinto è citato negli inventari settecenteschi, che lo collocano nella Foresteria Nobile. Nell'Ottocento è registrato come opera di Giuseppe Vermiglio collocata nella Sagrestia Vecchia, sopra l'altare. La firma che compare in basso a sinistra non lascia tuttavia dubbi sull'attribuzione al toscano Orazio Fidani, che realizzò numerose opere per la Certosa del Galluzzo di Firenze. Il nostro dipinto fu commissionato proprio dal priore della Certosa fiorentina, come dimostra un documento relativo al "Libro Debitori e Creditori" della Certosa del Galluzzo: "A di 7 ottobre 1651 pagate L. 175 per un quadro entrovi il nostro San Bruno fatto dipingere in Firenze al Sig. Oratio Fidani d'ordine del R.P.D. Niccolò [Oldoni] Priore di detta Certosa e mandatoli" (cfr. C. Chiarelli, G. Leoncini, 1982, p. 252; G. Giacomelli Vedovello, 1992, p. 214). Tale notizia testimonia l'esistenza di stretti rapporti tra le due Certose. Bisogna ricordare infatti che oltre al Fidani molti artisti toscani furono chiamati a lavorare alla Certosa di Pavia tra il XVI e il XVII secolo, come Pietro Sorri, Alessandro Casolani e il Passignano, reclutati grazie al tramite della Certosa senese di Maggiano. Il Fidani rivela qui un'ispirazione caravaggesca, visibile nel forte naturalismo della natura morta e della vegetazione presenti nella tela.
altra localizzazioneluogo di provenienza: ITALIA, Lombardia, PV, Pavia
bibliografiaMalvezzi L.( 1882)p. 252; Pesenti F.R.( 1968)p. 112; Chiarelli C./ Leoncini G.( 1982)p. 252; Fabjan B./ Marani P.C.( 1992)pp. 26; 214, n. 87; Mojana M.( 1996)pp. 25; 112-113, n. 47; Leoncini G.( 1997)p. 398
definizionedipinto
regioneLombardia
provinciaPavia
comuneCertosa di Pavia
indirizzoviale Monumento, 4
altri codicida fare
ente schedatoreS27
ente competenteS27
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Giacomelli Vedovello G.; Funzionario responsabile: Maderna V.; Trascrizione per informatizzazione: ICCD/ DG BASAE/ Polo G. (2010); Aggiornamento-revisione: Curti, Elisa (2013), Referente scientifico: Lodi, Letizia; ICCD/ DG BASAE/ Polo
anno creazione1984
anno modifica2013; 2010
latitudine45.256213
longitudine9.146125

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