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Opera d'arte ritrovamento delle ossa di Sant'Agata a Firenze

L'opera d'arte ritrovamento delle ossa di Sant'Agata - codice 09 00070840 si trova nel comune di Firenze, capoluogo dell'omonima provincia sita in chiesa, conventuale agostiniana, Chiesa di S. Agata, Chiesa e Monastero di S. Agata ora Ospedale Militare, via San Gallo, interno, a sinistra dell'altare maggiore, sopra gli affreschi del Bizzelli
immagine - immagine non disponibile -
bene culturaledipinto
soggettoritrovamento delle ossa di Sant'Agata
tipo schedaOA_3.00
codice univoco09 00070840
localizzazioneItalia, Toscana, FI, Firenzevia San Gallo
contenitorechiesa, conventuale agostiniana, Chiesa di S. Agata, Chiesa e Monastero di S. Agata ora Ospedale Militare, via San Gallo, interno, a sinistra dell'altare maggiore, sopra gli affreschi del Bizzelli
datazionesec. XVII ; 1620 (ca.) - 1620 (ca.) [bibliografia]; sec. XVIII ; 1780 - 1780 [bibliografia]
ambito culturaleambito fiorentino(analisi stilistica)
materia tecnicaintonaco/ pittura a fresco
misurealt. 70, largh. 45,
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero della Difesa - Ospedale militare di S.Agata
dati analiticiNR (recupero pregresso)Soggetti sacri. Personaggi: Sant'Agata. Figure: figure maschili. Oggetti: cesto; baldacchino. Parti anatomiche: ossa umane. Elementi architettonici: colonnato; sarcofago. Interno: chiesa. Abbigliamento religioso.
notizie storico-criticheL'affresco rappresenta un interno chiesastico con al centro due uomini che tolgono da un sepolcro le ossa di S. Agata. L'affresco, come i quattro ovali affrescati sopra i coretti, è erroneamente ricordato nelle antiche guide come opera di Suor Ortensia Fedeli; anche il Paatz (cfr. bibl.) accettò questa antica attribuzione nata per un'errata interpretazione del Richa che assegnava a questa religiosa soltanto le opere su tavola esistenti nella chiesa di Sant'Agata, di cui oggi si è perduta ogni traccia, nonostante fossero ricordate nelle vecchie schede del Marangoni. Si tratta dell'affresco di maggior qualità tra quelli che la tradizione attribuisce a suor Ortensia Fedeli. Databile agli anni immediatamente successivi il 1620, questa pittura presenta dei precisi riferimenti culturali ad un ambiente toscano dei primi decenni del XVII secolo. La rappresentazione del duomo di Catania ha infatti preso l'aspetto di una chiesa fiorentina di stile cigolesco e anche nei personaggi che animano questa scena vi sono chiare citazioni tratte dalla pittura toscana del tardo manierismo con particolare riferimento, nel personaggio in secondo piano, all'arte di Callot. Nel restauro del 1780 si è provveduto, oltre che a ritoccare in più parti l'affresco, a rifare completamente la cornice che ha coperto quella originale seicentesca, come è possibile vedere nella parte inferiore di questo affresco.
bibliografiaDe Palo R.( 1961)p. 11; Bracaloni L.( 1955)p. 3; Kirchen Florenz( 1940-1954)pp. 6, 8, 14, nota 43; Lumachi F.( 1928)pp. 278-279; Fantozzi F.( 1842)p. 442; Guida città( 1825)p. 31; Richa G.( 1754-1762)v. V, pp. 279, 283; Cambiagi G.( 1790); Guida città( 18
definizionedipinto
regioneToscana
provinciaFirenze
comuneFirenze
indirizzovia San Gallo
ente schedatoreS17
ente competenteS128
autori della catalogazioneCompilatore scheda: De Juliis G.; Funzionario responsabile: Paolucci A.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Bartolucci L. (2006); Aggiornamento-revisione: ARTPAST (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione1976
anno modifica2006
latitudine43.781708
longitudine11.260096

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