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Opera d'arte ritratto di Niccolò Morbio a Novara

L'opera d'arte ritratto di Niccolò Morbio - codice 01 00033521 si trova nel comune di Novara, capoluogo dell'omonima provincia
immagine - immagine non disponibile -
bene culturalescultura, opera isolata
soggettoritratto di Niccolò Morbio
tipo schedaOA_3.00
codice univoco01 00033521
localizzazioneItalia, Piemonte, NO, Novara
datazionesec. XIX seconda metà; 1850 (post) - 1899 (ante) [analisi stilistica]
ambito culturalebottega novarese(analisi stilistica)
materia tecnicamarmo bianco di Carrara/ intaglio/ scultura
misurealt. 73, largh. 73,
condizione giuridicaproprietà Ente pubblico territoriale
dati analiticiCollocato sul lato esta, nel primo intercolumnio. Medaglione ottagonale in cui è inscritta la cornice circolare con l'iscrizione. Al centro è posto il personaggio, raffigurato di tre quarti e rivolto verso destra. La scultura è caratterizzata da minuziosi particolari somatici e dettagli dell'abbigliamento.Soggetti profani. Personaggi: Niccolò Morbio. Abbigliamento.
notizie storico-criticheIl medaglione apre la serie dei ritratti di benefattori collocati al piano terra che in base alla delibera del 18 maggio 1848, sostituiscono quelli anteriori eseguiti ad olio su tela, più delicati e soggetti a danneggiamenti. Niccolò Morbio è ricordato dal Morandi come Ministro aucceduto nell'organizzazione dell'Ospedale a Guidottino Caccia nel 1482, lo stesso anno in cui Sisto IV amanò la bolla d'unione dei sette ospedali cittadini. L'atto di donazione del Morbio è datato 1486 ed in base a questo il Pio Ente entra in possesso del feudo di Marangana (G. B. Morandi - S. Ferrara, L'Ospedale Maggiore della Carità di Novara. Memorie storiche, Novara 1907,p. 31, 33, 99). Per il rilievo non si sono ritrovati agganci archivistici. Si potrebbero forse istituire confronti con l'opera dello scultore Gaudenzio Colombo, novarese e pensionato del Collegio Caccia negli anni 1862-1865, presso l'Accademia Albertina con il prof. Vela e poi a Roma. Un'analoga delicata modellazione con passaggi chiaroscurali tramite piani graduati ed una similare impostazione delle spalle lo avvicinano infatti al ritratto della Marchesa Castellazzi eseguito da questo autore nel 1866. Alla stessa data potrebbe resalire l'incarico per questa medaglia; in questo caso va rilevato come sia esistito un preciso progetto - con una scelta già definitiva dei personaggi storici che avevano contribuito in modo positivo alle vicende dell'ente delineandone le tappe principali, analogamente a quanto era accaduto sull'architrave dei Portici dei Mercanti dove, attraverso i ritratti di personaggi emergenti (dell'Argenti) era stata tracciata la storia civilie e culturale della città. In questo modo si sottolinea l'ossequio ai concetti neoclassici di decoro civile (di impronta milanese) diffusi a Novara nella prima metà del secolo dalla presenza di artisti lombardi come il Marchesi, il Rusca o lo stesso Argenti.
bibliografiaMorandi G. B./ Ferrara S.( 1907)pp. 31, 33, 99
definizionescultura
regionePiemonte
provinciaNovara
comuneNovara
ente schedatoreS67
ente competenteS67
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Mongiat E.; Funzionario responsabile: Venturoli P.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Marino L. (2006); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Marino L. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione1984
anno modifica2006

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