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Opera d'arte ritratto di Gian Tommaso Garrone di Bernero Giovanni Battista (1736/ 1796), a Torino

L'opera d'arte ritratto di Gian Tommaso Garrone di Bernero Giovanni Battista (1736/ 1796), - codice 01 00025270 di Bernero Giovanni Battista (1736/ 1796), si trova nel comune di Torino, capoluogo dell'omonima provincia
immagine - immagine non disponibile -
bene culturalebusto, opera isolata
soggettoritratto di Gian Tommaso Garrone
tipo schedaOA_3.00
codice univoco01 00025270
localizzazioneItalia, Piemonte, TO, Torino
datazionesec. XVIII terzo quarto; 1763 (post) - 1764 (ante) [analisi stilistica; fonte archivistica bibliografia]
autoreBernero Giovanni Battista (1736/ 1796),
materia tecnicamarmo/ scultura/ trapanatura
misurealt. 65, largh. 60, prof. 38,
condizione giuridicaproprietà Ente pubblico non territoriale
dati analiticiIl personaggio è rappresentato frontalmente, a mezzo busto. Porta una parrucca con scriminatura centrale e riccioli che discendono sino alle orecchie; fronte scoperta; rughe rilevate ai lati della bocca. Indossa una marsina aperta, al di sotto alla quale si intravedono la sottomarsina, parzialmente abbottonata, camicia e jabot a lattuga. Sulla spalla destra è posto un drappo, variamente panneggiato, con nodo centrale, che circonda il busto in corrispondenza delle spalle, appena accennate. La scultura poggia su un basamento a colonnetta con cornice superiore modinata. Esso è collocato su una mensola ornata da elemento a voluta nella parte superiore e da foglia di acanto stilizzata nella porzione inferiore. Al di sotto di essa è collocata la lapide commemorativa.Soggetti profani. Ritratti. Personaggi: Gian Tommaso Garrone. Abbigliamento. Oggetti: drappo.
notizie storico-criticheGiovanni Tommaso Garrone, figlio di Tommaso, segretario ducale, nacque a Torino. Fu benefattore dell'Ospizio di Carità di Asti. Infeudato di Larizzate, il 3 febbraio 1722 è investito col Signorato per maschi il 7 aprile 1732; lasciò, con testamento del 7 agosto 1738, il feudo al nipote della sorella, Antonio Maria Madon, Morì settantenne, il 17 dicembre 1742, lasciando un legato all'Ospizio di Carità di Torino, cfr.G. Claretta, I marmi scritti della città di Torino e de'suoi sobborghi, Torino, 1899, p. 418; Biblioteca Reale, datt. A. Manno, Il patriziato subalpino, sec. XX, vol. 12. Il busto che lo raffigura, commissionato allo scultore Giovanni Battista Bernero dalla Congregazione di Carità, venne pagato nel mese di gennaio dell'anno 1764. Originariamente collocato nell'antica sede del Regio Ospizio di Carità in contrada di Po, fu trasportato nella sede attuale, unitamente alla relativa lapide, durante gli ultimi giorni di luglio dell'anno 1888, ad opera dello scultore Arturo Rossi (notizie dal 1878 al 1910).
altra localizzazioneluogo di provenienza: Piemonte, TO, Torino
bibliografiaClaretta G.( 1899)p. 418
definizionebusto
regionePiemonte
provinciaTorino
comuneTorino
ente schedatoreR01
ente competenteS67
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Bertorello G.Compilatore scheda: Dellarocca A.Compilatore scheda: Filippi P.Compilatore scheda: Lenzi F.Compilatore scheda: Mariotti G.Compilatore scheda: Pianarosa P.Compilatore scheda: Romei G.Compilatore scheda: Saretto E.; Funziona
anno creazione1979
anno modifica2006

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