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Opera d'arte ritratto di Filippo Strozzi il Giovane di Jacopino del Conte (1510/ 1598), a Firenze

L'opera d'arte ritratto di Filippo Strozzi il Giovane di Jacopino del Conte (1510/ 1598), - codice 09 00293171 di Jacopino del Conte (1510/ 1598), si trova nel comune di Firenze, capoluogo dell'omonima provincia sita in palazzo, comunale, Palazzo Vecchio o della Signoria, NR (recupero pregresso), Museo di Palazzo Vecchio, collezione Strozzi, mezzanino, sala Strozzi, parete di fondo
immagine - immagine non disponibile -
bene culturaledipinto
soggettoritratto di Filippo Strozzi il Giovane
tipo schedaOA_3.00
codice univoco09 00293171
localizzazioneItalia, Toscana, FI, FirenzeNR (recupero pregresso)
contenitorepalazzo, comunale, Palazzo Vecchio o della Signoria, NR (recupero pregresso), Museo di Palazzo Vecchio, collezione Strozzi, mezzanino, sala Strozzi, parete di fondo
datazionesec. XVI ; 1550 (ca.) - 1560 (ca.) [analisi stilistica]
autoreJacopino del Conte (1510/ 1598),
materia tecnicatela/ pittura a olio
misurealt. 150, largh. 100,
condizione giuridicaproprietà Ente pubblico territoriale, Comune di Firenze
dati analiticiNR (recupero pregresso)Soggetti profani. Ritratti. Personaggi: Filippo Strozzi; tre quarti di figura; di tre quarti a sinistra; in piedi; mani; barba; baffi. Abbigliamento: berretto; robone soppannato di lince. Interno. Oggetti: tenda.
notizie storico-criticheIl personaggio ritratto in questo dipinto, Filippo di Filippo Strozzi (1489-1538), nonostante i suoi legami familiari con i Medici - sposò infatti Clarice, figlia di Piero di Lorenzo il Magnifico - fece parte della fazione antimedicea e fu acerrimo nemico di Cosimo I. Infatti Filippo fu tra i fuoriusciti fiorentini presi prigionieri da Cosimo nella battaglia di Montemurlo il primo agosto 1537. Rinchiuso nella Fortezza da Basso, si uccise nel 1538, lasciando come testamento spirituale ai figli un incitamento alla vendetta, come ricorda una frase riportata sulla cornice ottocentesca del dipinto "Expecto exoriare aliquis ex ossibus meis mei sanguine ultor". Alla sanguinosa vicenda dello Strozzi, Giovanni Battista Niccolini si ispirò per una sua tragedia intitolata al fiorentino. Il ritratto di Filippo Strozzi denota un gusto veneto, ma una certa rigidità nell'impostazione, il modo di costruire le mani, la resa di alcuni effetti di lucentezza degli incarnati inducono a pensare alla ripresa tosco-romana di un prototipo veneto, che lo Strozzi si sarebbe fatto fare durante il soggiorno a Venezia nel 1536. Non è da escludere possa trattarsi di un ritratto eseguito, su modello dell'originale, da Jacopino del Conte intorno alla metà degli anni '50 su commissione di uno dei figli di Filippo Strozzi.
altra localizzazioneluogo di provenienza: Toscana, FI, Firenze
bibliografiaGamba C.( 1940)p. 19; p. 28
definizionedipinto
regioneToscana
provinciaFirenze
comuneFirenze
indirizzoNR (recupero pregresso)
ente schedatoreL. 41/1986
ente competenteS128
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Romagnoli G.; Funzionario responsabile: Damiani G.; Trascrizione per informatizzazione: Reggioli C./ Orfanello T. (1998); Aggiornamento-revisione: Reggioli C. (1998), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); Orfanello T. (1999),
anno creazione1988
anno modifica1998; 1999; 2006
latitudine43.779926
longitudine11.245030

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