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Opera d'arte ritratto di Eleonora di Garçia di Toledo a Firenze

L'opera d'arte ritratto di Eleonora di Garçia di Toledo - codice 09 00196206 si trova nel comune di Firenze, capoluogo dell'omonima provincia sita in villa, Villa del Poggio Imperiale, Educandato della S.ma Annunziata, Villa medicea di Poggio Imperiale, NR (recupero pregresso)
immagine - immagine non disponibile -
bene culturaledipinto
soggettoritratto di Eleonora di Garçia di Toledo
tipo schedaOA_3.00
codice univoco09 00196206
localizzazioneItalia, Toscana, FI, FirenzeNR (recupero pregresso)
contenitorevilla, Villa del Poggio Imperiale, Educandato della S.ma Annunziata, Villa medicea di Poggio Imperiale, NR (recupero pregresso)
datazionesec. XVI ; 1570 (ca.) - 1570 (ca.) [analisi stilistica]
ambito culturaleambito fiorentino(analisi stilistica)
materia tecnicatavola/ pittura a olio
misurealt. 45.8, largh. 38,
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali
dati analiticiNR (recupero pregresso)Ritratti: Eleonor di Garçia di Toledo. Abbigliamento: contemporaneo. Oggetti: collana di perle; fermaglio.STEMMI, EMBLEMI, MARCHI: Classe di appartenenza: sigillo, Qualificazione: gentilizio, Identificazione: Guardaroba Generale, Posizione: sul retro della tela, Descrizione : in ceralacca rossa con stemma dei Medici-Lorena,
notizie storico-criticheQuesto dipinto viene citato per la prima volta nell'Inventario della Villa del 1818-1836, assieme ad altri dieci quadri in tavola di dimensioni identiche, raffiguranti tutti principesse a mezzo busto. Dal suddetto inventario, che non indica l'ubicazione dei dipinti, si ricava che questi ritratti erano arrivati alla Villa nel dicembre del 1819, provenienti dalla Guardaroba Generale ed erano stati inventariati con il numero 2825. Tale numero non è riscontrabile però nè sul pezzo in esame, nè sugli altri tre dipinti della serie rintracciati a Poggio Imperiale, mentre è presente (tranne che in un esemplare) il sigillo in ceralecca della Guardaroba Generale. Non sembra comunque poter dubitare sull'identificazione suddetta, sia perchè corrispondono le misure e la descrizione, sia pur sommaria, dei dipinti, sia perchè il rimando all'Inventario del 1836 (oggi perduto), indica per le 11 "principesse" i nn. dal 104 al 114: nel cartellino a stampa corrispondente a tale inventariazione e tutt'oggi leggibile sul retro dei quattro dipinti all'Imperiale, sono infatti presenti i nn. 107,109, 112 e 114 (questo dipinto ha il n. 112). Grazie ai rimandi al perduto inventario del 1836, contenuti sia nell'inventario del 1818-1836 che in quello del 1860, è stato possibile rintracciare tutti gli 11 ritratti, descritti singolarmente, nell'Inventario 1860; a tale data i quadri erano pertanto ancora conservati nella Villa e divisi tra le stanze n. 85, 89 e 145. Il dipinto in esame, che in quell'occasione venne invantariato con il numero 389, in minio rosso, presente sul retro, si trovava allora nella stanza n. 85, " con finestra inferriata che corrisponde sul prato davanti la villa". Nell'ultimo degli invantari pervenutoci della Villa, risalente al 1870, il quadro venne segnato col n. 3223, presente sul retro. Molto probabilmente gli 11 ritratti di principesse, ancor prima del loro arrivo nella villa dalla Guardaroba Generale, erano stati inventariati insieme, poichè sul retro dei quattro pezzi esistenti al Poggio Imperiale si leggono dei numeri comuni che non sono riferibili agli inventari della Villa. Rimane da aggiungere che altri quattro dipinti della serie, tre dei quali nell'inventario del 1860 sono descritti come ritratti di Bianca Cappello, sono attualmente conservati nei depositi delle Gallerie Fiorentine. Il dipintoè stato pubblicato nel 1980, come opera di anonimo, nel 1980 da K. Langedijk, che identifica la fanciulla raffigurata, in base a confronti con altri ritratti, con Eleonora (o Dianora di Toledo (1553-1576), nipote della Granduchessa Eleonora e moglie, dal 157, di Pietro di Cosimo I de'Medici. Il ritratto, di notevole qualità, evidente nelle finezze pittoriche e nell'individuazione psicologica del personaggio, è riferibile, per la staica ed aulica preziosità dell'immagine, all'ambiente del Bronzino, ed è databile verso il 1570.
altra localizzazioneluogo di provenienza: Toscana, FI, Firenze
bibliografiaLangedijk K.( 1981-1987)v. I, p. 710
definizionedipinto
regioneToscana
provinciaFirenze
comuneFirenze
indirizzoNR (recupero pregresso)
ente schedatoreS17
ente competenteS128
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Pozzi S.; Funzionario responsabile: Meloni S.; Trascrizione per informatizzazione: Bellini F. (2006); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Bellini F. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione1983
anno modifica2006
latitudine43.779926
longitudine11.245030

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