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Opera d'arte ritratto di donna di Magnasco Alessandro detto Lissandrino (1667/ 1749), a Como

L'opera d'arte ritratto di donna di Magnasco Alessandro detto Lissandrino (1667/ 1749), - codice 03 00178335 di Magnasco Alessandro detto Lissandrino (1667/ 1749), si trova nel comune di Como, capoluogo dell'omonima provincia sita in palazzo, museo, Pinacoteca Civica di Palazzo Volpi, via A. Diaz, 84, Pinacoteca
immagine - immagine non disponibile -
bene culturaledipinto
soggettoritratto di donna
tipo schedaOA_3.00
codice univoco03 00178335
localizzazioneItalia, Lombardia, CO, Comovia A. Diaz, 84
contenitorepalazzo, museo, Pinacoteca Civica di Palazzo Volpi, via A. Diaz, 84, Pinacoteca
datazionesec. XVII fine; 1690 - 1699 [analisi stilistica]
autoreMagnasco Alessandro detto Lissandrino (1667/ 1749),
materia tecnicatela/ pittura a olio
misurealt. 99, largh. 73.5,
condizione giuridicaproprietà Ente pubblico territoriale, Comune di Como
dati analiticiIn un ovale è raffigurata una donna, a mezzo busto, con la mano destra sul seno; indossa un abito di foggia settecentesca, con ampia scollatura contornata da pelliccia e da un basso pizzo, con una spilla a pendente sul seno e ampie maniche a tre quarti, arricchite da alta bordura di trina.NR (recupero pregresso)
notizie storico-criticheIl dipinto, circa la cui provenienza nelle collezioni civiche non è stato possibile rintracciare notizie certe, è stato oggetto di studi in occasione della mostra tenutasi a Como nel 1981 "Collezioni civiche di Como. Proposte, scoperte, restauri", cat. mostra di Como, n. 43, 1981, p. 105. In tale occasione sono state sottolineate da Natale le singolari caratteristiche stilistiche dell'opera "eseguita con estrosità tecnica forse superiore al merito del disegno", che richiamano, "per la resa psicologica del personaggio", i ritratti eseguiti dal bresciano Vittore Ghislandi nei primi anni del Settecento. A tale attribuzione, tuttavia, non sembravano pertinenti né la posa magniloquente della donna, né gli effetti luministici nella resa dell'abito, che rivelano la conoscenza della coeva pittura veneziana. Alla luce di queste considerazioni il Natale suggerisce l'ipotesi dell'accostamento con le opere del poco noto pittore comasco C. F. Rusca (1679- 1769), allievo a Torino del veneziano Jacopo Amigoni, che divenne un ritrattista molto noto nelle corti settecentesche. Più recentemente l'opera è stata attribuita ad Alessandro Magnasco (Genova 1667- 1749) da Franco Moro (1992).Bibliografia: Inventario dei dipinti di proprietà del Comune di Como, n. 63 (dattiloscritto); M. Natale, (scheda dal dipinto), in "Collezioni civiche di Como. Proposte, scoperte, restauri", cat. mostra di Como, n. 43, 1981, p. 105; F. Franchini Guelfi, Alessandro Magnasco, in "La pittura a Genova e in Liguria - Dal Seicento al primo Novecento", E. Poleggi (a cura di), Sagep Editrice, Genova, 1987, pp. 325-345; F. Moro, Il 700 lombardo e Giuseppe Antonio Petrini. Considerazioni a margine di due mostre, in "Museovivo", 1992 n. 2, p. 30; F. Franchini Guelfi, I disegni di Alessandro Magnasco, Sagep Editrice, Genova, 1999, p. 76, n. 65.Mostre: Como, San Francesco, 1981.
definizionedipinto
regioneLombardia
provinciaComo
comuneComo
indirizzovia A. Diaz, 84
ente schedatoreS27
ente competenteS27
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Rizzini M.; Funzionario responsabile: Maderna V.; Trascrizione per informatizzazione: ICCD/ DG BASAE/ Riccobono F. (2010); Aggiornamento-revisione: ICCD/ DG BASAE/ Riccobono F. (2010), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione1995
anno modifica2010
latitudine44.309905
longitudine10.135848

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