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Opera d'arte ritratto di Brigitta Benedetta Matilde Dorzani di Bernero Giovanni Battista (1736/ 1796), a Torino

L'opera d'arte ritratto di Brigitta Benedetta Matilde Dorzani di Bernero Giovanni Battista (1736/ 1796), - codice 01 00025269 di Bernero Giovanni Battista (1736/ 1796), si trova nel comune di Torino, capoluogo dell'omonima provincia
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bene culturalebusto, opera isolata
soggettoritratto di Brigitta Benedetta Matilde Dorzani
tipo schedaOA_3.00
codice univoco01 00025269
localizzazioneItalia, Piemonte, TO, Torino
datazionesec. XVIII ultimo quarto; 1779 (post) - 1779 (ante) [analisi stilistica; fonte archivistica bibliografia]
autoreBernero Giovanni Battista (1736/ 1796),
materia tecnicamarmo/ scultura/ trapanatura
misurealt. 65, largh. 56, prof. 25,
condizione giuridicaproprietà Ente pubblico non territoriale
dati analiticiIl personaggio è rappresentato frontalmente, a mezzo busto, con il viso lievemente rivolto verso destra. Porta una parrucca con i capelli raccolti e boccoli dietro la nuca, parzialmente coperta da un copricapo vedovile a cuffia, ornato da elementi sartoriali e merletto. Indossa una veste con corpetto dal largo scollo, analogamente profilato da merletto che si ripete anche in corrispondenza dell'attaccatura della manica. Sulla spalla destra è posto un drappo, fittamente panneggiato, che circonda il busto in corrispondenza delle braccia, appena accennate. La scultura poggia su un basamento a colonnetta con cornice superiore modinata. Esso è collocato su una mensola ornata da elemento a voluta nella parte superiore e da foglia di acanto stilizzata nella porzione inferiore. Al di sotto di essa è collocata la lapide commemorativa.Soggetti profani. Ritratti. Personaggi: Brigitta Benedetta Matilde Dorzani. Abbigliamento. Oggetti: drappo.
notizie storico-criticheBrigitta Benedetta Matilde Dorzani, figlia di Carlo Antonio, conte di Bossolasco e marchese di Albaretto, dei conti di Valperga, e di Anna Francesca Lascaris, sposò Carlo Giuseppe, figlio di Giorgio Antonio, conte di Pollenzo, S. Vittoria e marchese di Romagnano. Morì il 9 marzo 1779, ottantasettenne, lasciando l'Ospizio erede universale delle sue sostanze, cfr.G. Claretta, I marmi scritti della città di Torino e de'suoi sobborghi, Torino, 1899, p. 437; Biblioteca Reale, datt. A. Manno, Il patriziato subalpino, sec. XX. Il busto che la raffigura, commissionato allo scultore Giovanni Battista Bernero dalla Congregazione di Carità, venne pagato nel mese di giugno dell'anno 1779. Originariamente collocato nell'antica sede del Regio Ospizio di Carità in contrada di Po, fu trasportato nella sede attuale, unitamente alla relativa lapide, durante gli ultimi giorni di luglio dell'anno 1888, ad opera dello scultore Arturo Rossi (notizie dal 1878 al 1910).
altra localizzazioneluogo di provenienza: Piemonte, TO, Torino
bibliografiaClaretta G.( 1899)p. 437
definizionebusto
regionePiemonte
provinciaTorino
comuneTorino
ente schedatoreR01
ente competenteS67
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Bertorello G.Compilatore scheda: Dellarocca A.Compilatore scheda: Filippi P.Compilatore scheda: Lenzi F.Compilatore scheda: Mariotti G.Compilatore scheda: Pianarosa P.Compilatore scheda: Romei G.Compilatore scheda: Saretto E.; Funziona
anno creazione1979
anno modifica2006

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