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Opera d'arte ritratto di Ambrogio Goreta a Alessandria

L'opera d'arte ritratto di Ambrogio Goreta - codice 01 00034261 si trova nel comune di Alessandria, capoluogo dell'omonima provincia
immagine - immagine non disponibile -
bene culturaledipinto, opera isolata
soggettoritratto di Ambrogio Goreta
tipo schedaOA_3.00
codice univoco01 00034261
localizzazioneItalia, Piemonte, AL, Alessandria
datazionesec. XVII fine; 1690 - 1699 [analisi stilistica]
ambito culturaleambito piemontese(analisi stilistica)
materia tecnicatela/ pittura a oliolegno/ intaglio
misurealt. 107, largh. 75,
condizione giuridicaproprietà Ente pubblico territoriale
dati analiticiIl benefattore raffigurato al centro della tela, in posizione di tre quarti, a mezza figura, indossa un abito di colore bruno molto scuro, sotto il quale compaiono ampie maniche bianche; il colletto è di colore grigio bordato di bianco. Il personaggio ha i capelli e i baffi di colore nero ed una carnagione di colore rosa tendente all'arancione. Lo sfondo è bruno scuro. Nella parte inferiore del dipinto compare una cartella, di colore giallo-grigio, con una scritta identificante il personaggio e l'entità della donazione.Soggetti profani. Ritratti. Personaggi: Ambrogio Goreta. Abbigliamento.
notizie storico-criticheIl dipinto raffigura Ambrosius Goreta o Ambrogio Gorretta che, con istrumento del 3 settembre 1671 rog. Carlo Tommaso Varzi, lasciò erede dei suoi beni l'Ospedale Civile di Alessandria (Archivio dell'Ospedale; F. Gasparolo, F. Guasco di Bisio, C. Parnisetti, "Raccolta di Iscrizioni Alessandrine", Alessandria 1935). Il ritratto, che presenta affinità nella rigidezza del volto con il ritratto di Hieronima Granari, venne probabilmente eseguito dopo il 1671-1672, data della morte di Ambrosius Goreta e prima del 1701, data dell'inventario in cui compare un "ritratto del Sig. Goreda" (Archivio dell'Ospedale). Con una dicitura più leggibile il ritratto compare ancora negli inventari del 1720, del 1737, del 1738, del 1750 (Archivio dell'Ospedale). Negli inventari Ottocenteschi, invece, non sono specificati i nomi dei benefattori e i gruppi di ritratti hanno un unico numero (Archivio Ospedale). Il dipinto compare in un inventario del 1960 (Archivio Ospedale) con il n° 15, numero che non è riportato sul retro del quadro. Il dipinto venne collocato nella Galleria dei quadri-ricordo dei benefattori, istituita nel 1933 (cfr. Agapiti, "L'Ospedale Civile di Alessandria", in "Alexandria", II, 1934, fasc. 4), ed è infatti riconoscibile in una forografia di una delle sale dell'allestimento, conservata in Archivio (Archivio Ospedale). Non si sa dove si trovasse prima di questa data nè quando passò alla collocazione attuale, nel Salone delle Adunanze, poichè non furono registrati i molteplici spostamenti dei quadri avvenuti all'interno dell'edificio ospedaliero per esigenze di arredo di uffici, corridoi, sale. Non è escluso che facesse parte dei dipinti raffiguranti ritratti dei benefattori per i quali la Congregazione di Carità approvò, nella seduta del 25 febbraio 1895, interventi di "riparazione e ristorazione" (Archivio dell'Ospedale). Ma è anche vero che in numerose occasioni si deliberarono interventi di restauro per i ritratti dei benefattori.
altra localizzazioneluogo di provenienza: Piemonte, AL, Alessandria
bibliografiaAgapiti( 1934)p. 3; Gasparolo F./ Guasco di Bisio F./ Parnisetti C.( 1935)p. 304
definizionedipinto
regionePiemonte
provinciaAlessandria
comuneAlessandria
ente schedatoreS67
ente competenteS67
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Soffiantino M. P.; Funzionario responsabile: Spantigati C. E.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Bombino S. (2006); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Bombino S. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione1984
anno modifica2006

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