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Opera d'arte putti alati e decorazioni vegetali a Torino

L'opera d'arte putti alati e decorazioni vegetali - codice 01 00206390 si trova nel comune di Torino, capoluogo dell'omonima provincia sita in villa, museo, Villa della Regina, Compendio di Villa della Regina, NR (recupero pregresso), Piano primo, Appartamento di S.M. la Regina, Anticamera verso ponente - 31: pareti nord, est, sud ed ovest
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bene culturalezoccolo, opera isolata
soggettoputti alati e decorazioni vegetali
tipo schedaOA_3.00
codice univoco01 00206390
localizzazioneItalia, Piemonte, TO, TorinoNR (recupero pregresso)
contenitorevilla, museo, Villa della Regina, Compendio di Villa della Regina, NR (recupero pregresso), Piano primo, Appartamento di S.M. la Regina, Anticamera verso ponente - 31: pareti nord, est, sud ed ovest
datazionesec. XVIII secondo quarto; 1725 - 1749 [analisi stilistica]; sec. XX metà; 1946 - 1960 [analisi stilistica]
ambito culturaleambito piemontese(analisi stilistica)
materia tecnicalegno di pioppolegno/ intaglio/ incisione/ pittura/ doraturatela/ pittura a olio
misurealt. 90, lungh. 2436, sp. 9
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali
dati analiticiLo zoccolo che riveste le pareti presenta una struttura lignea con pannelli a sviluppo orizzontale, sui quali è applicata la tela dipinta con putti alati su fondo oro all'interno di una cartella all'incirca ovale, intervallati a pilastrini dipinti con vasi e motivi vegetali. La struttura è dipinta di un colore grigio-azzurro. Lo zoccolo ha una cornice di coronamento dello spessore di cm. 7 ca.Figure: putti alati. Decorazioni.
notizie storico-criticheLo zoccolo riveste le quattro pareti della stanza e, smontato, si articola in dieci parti. Sulla parete nord sarà posizionata la parte inventariata con n. 31.01NZ (misure: altezza 90/ lunghezza 391/ profondità 8,5). Sulla parete est sarannno collocati il n. 31.02EZ (misure: altezza 88,5/ lunghezza 304+29/ profondità 8,5) a sinistra del camino con una parte ad angolo verso la parete nord e il n. 31.03EZ (misure: altezza 90/ lunghezza 306+28/ profondità 9) a destra del camino con parte ad angolo verso la parete sud. Sulla parete sud vi sarà il n. 31.04 SZ (misure: altezza 90/ lunghezza 393/ profondità 9,5) a sinistra della porta e il n. 31.05 SZ (misure: altezza 90/ lunghezza 72+49+39/ profondità 9) ad angolo con la parete ovest. Sulla parete ovest vi sono il n. 31.06WZ (misure: altezza 90.5/ lunghezza 125.5/ profondità 9) nello sguincio sotto-finestra, il n. 31.07WZ (misure: altezza 90/ lunghezza 419.5/ profondità 8) in corrispondenza della specchiera, il 31.08WZ (misure: altezza 91/ lunghezza 120/ profondità 8,5) nello sguincio sotto-finestra ed il 31.09WZ (misure: altezza 91,5/ lunghezza 67+54,5+34/ profondità 9) posto ad angolo con la parete nord. Nella strombatura della finestra manca un pilastrino da porsi sulla parete obliqua, che verrà interamente rifatto secondo le indicazioni della Direzione del restauro.Resta una parte, individuata con n. 31.?Z (misure: altezza 90,5/ lunghezza 36,5/ profondità 7,5), da ricollocare a sinistra del n. 31.06WZ, che presenta la specchiatura centrale priva della figura di puttino entro la cartella dorata come il n. 31.07WZ, suddiviso in tre sezioni (la prima a sinistra priva di decorazione e quella a destra mancante anch'essa del puttino).Lo zoccolo fu sottoposto in passato a diversi interventi di risanamento e restauro che comportarono pesanti ridipinture e il rifacimento del secondo sottofinestra, eseguito e dipinto nel secondo dopoguerra del secolo scorso. Per tale ragione si è deciso di proporre una doppia datazione, che tenga conto dell'epoca di realizzazione iniziale del manufatto e dei rifacimenti novecenteschi.Le analisi chimiche di alcuni campioni prelevati dallo zoccolo, condotte da Stefano Volpin, hanno rivelato che la parte inferiore presenta una ridipintura di colore bruno molto scuro contenente sostanze utilizzate in epoca tardo-ottocentesca. La bibliografia storica attribuì lo zoccolo a Filippo Minei nell'ambito di un'unica campagna decorativa per tutte le decorazioni della sala, Eugenio Olivero scrisse che <> (cfr. E. Olivero, "La Villa della Regina in Torino", Torino 1942, p. 19). Tale ipotesi fu condivisa anche da Marziano Bernardi (cfr. M. Bernardi, "Tre Palazzi a Torino", Torino 1963, tav. XIX). La recente scoperta documentaria che ha portato riconoscere in Carlo Pagani l'autore delle decorazioni parietali della sala, nel 1811, confuta l'idea di un'unico cantiere decorativo attivo nella sala. Sembra rimanere comunque valida la datazione al secondo quarto del XVIII secolo dello zoccolo, in confronto con altri pannelli caratterizzati dalla medesima partitura conservati nella Palazzina di caccia di Stupinigi. Si tratta di decorazioni eseguite da Giovanni Francesco Fariano (Torino 1681 - post 1753) nelle camere da letto del Re e della Regina a Stupinigi negli anni 1737-1741. In particolare si è notata la ripetizione di analoghi motivi a vaso blu con ansa e decori giallo-oro nei pilastrini dello zoccolo di villa della Regina e nelle porte della camera da letto del Re nella Palazzina di caccia (cfr. L. Mallé, "Stupinigi", Torino 1968, pp. 166-173 e 455-456).
altre attribuzioniMinei Filippo
bibliografiaMallé L.( 1968)pp. 166-173; 455-456; Bernardi M.( 1963)t. XIX; Olivero E.( 1942)p. 19
definizionezoccolo
regionePiemonte
provinciaTorino
comuneTorino
indirizzoNR (recupero pregresso)
ente schedatoreS67
ente competenteS67
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Traversi P.; Funzionario responsabile: Mossetti C.; Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Manchinu P. (2007), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione2003
anno modifica2007
latitudine45.071707
longitudine7.678011

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