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Opera d'arte paesaggio con pescatori e soldati di Rosa Salvatore (1615/ 1673), a Firenze

L'opera d'arte paesaggio con pescatori e soldati di Rosa Salvatore (1615/ 1673), - codice 09 00230327 di Rosa Salvatore (1615/ 1673), si trova nel comune di Firenze, capoluogo dell'omonima provincia sita in palazzo, statale, Palazzo Martelli, Via Zannetti, 8, Museo di Casa Martelli, galleria, sala I
immagine - immagine non disponibile -
bene culturaledipinto
soggettopaesaggio con pescatori e soldati
tipo schedaOA_2.00
codice univoco09 00230327
localizzazioneFI, FirenzeVia Zannetti, 8
contenitorepalazzo, statale, Palazzo Martelli, Via Zannetti, 8, Museo di Casa Martelli, galleria, sala I
datazionesec. XVII ; 1660 (ca.) - 1670 (ca.) [analisi stilistica]
autoreRosa Salvatore (1615/ 1673),
materia tecnicatela/ pittura a olio
misurecm, alt. 33.9, largh. 42.7,
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali
dati analiticiPaesaggi: fiume; rocce; spiaggia; cielo. Piante: alberi. Figure maschili: pescatori. Abbigliamento: cappelli; giubbe; calzoni; calze.STEMMI, EMBLEMI, MARCHI: Classe di appartenenza: bollo, Identificazione: Martelli, Posizione: a tergo, Descrizione : bollo in ceralacca con stemma Martelli (grifone) accollato della Croce di S. Stefano,
notizie storico-criticheIn riva ad una insenatura rocciosa alcuni soldati (riconoscibili dall'elmo) e pescatori discorrono, ai piedi di un albero maestoso e contorto. Le nuvile rosate del cielo dichiarano un'ora mattutina o serale. In lontananza si perdono i profili della costa, immersi in una luce rosata, oltre una barriera di scogli sui quali si profilano figure rese compendiariamente, con il colore grigio. Nel cielo le nuvole sono rese a pennellate anche troppo cariche; in primo piano c'è un gruppo di alberi,dal tronco contorto, e un ceppo spezzato. Come identificato da A. Civai (Civai, op. cit. 1990, p. 101 nota 61, il dipinto fu acquistato a Roma l'11 gennaio 1753 come opera nella maniera di Salvator Rosa, pittore al quale in effetti esso si avvicina. I paesaggi rosiani più vicini per effetti di luce e trattamentodelle forme del paesaggio sono infatti i Banditi su una costa rocciosa di New York, Metropolitan Museum of Art (check) del 1656 e il Paesaggio con soldati di Southampton, Art Gallery: tuttavia il dipinto in esame lascia piùdi na perplessità circa l'autografia, a causa di un maneggio del colore troppo spesso e di una sprezzatura più ostentata che reale nel trattamento delle rocce e nel tronco spezzato dell'albero in primo piano, che pare realizzato in modo elaborato, ma senza il vigore vitalistico degli elementi naturali del Rosa. Altrettanto si può dire degli arbusti che spuntano tra le rocce: apparentemente abbacinati di luce, come nel Paesaggio con il Ritrovamento di Mosé di Detroit, Institute of Arts, ma in verità realizzati con un colore smorto. Anche le chiome del gruppo di alberi sulla sinistra non somigliano alle arboree dei dipinti del Rosa, dove, nonostante l'intrico di rami e foglie, vige sempre un principio dinamico che dà logica e movimento organico alle masse del fogliame. Anche le macchiette sono realizzate con stesure assai più magre e meno curate rispetto ai dipinti del Rosa, né hanno la stessa vivacità; e le nuvole del cielo hanno un sapore quasi settecentesco. D'altra parte gli alberelli in secondo piano, dai tronchi intrecciati tra di loro, hanno un sapore di maniera nordica assente nel Rosa. , e che si trova invece per esempio in opere attribuite ad Adriaen van der Kabel come il Paesaggio a Cherbourg, Musée des Beaux-Arts (L. Salerno, Pittori di paesaggio nel Seicento a Roma, Roma s.d. [1977-80], II, p. 815, ill. 148.6), vicina al dipinto n. 9 anche per la realizzazione del tronco e delle frasche nell'albero in primo piano, mentre il modo di realizzare i lontani ricorda la Marina già alla Hazlitt Gallery di Londra (L. Salerno, Pittori di paesaggio nel Seicento a Roma, Roma s.d. [1977-80], II, p. 812, ill. 148.2). Essendo però il quanto mai incerto il catalogo di quel pittore, nato a Rijswick (L'Aja) nel 1630., attivo a Roma nel 1660-70 e poi stabilitosi fino alla morte (1705) a Lione, ci pare che l'attribuzione alla cerchia di Salvator Rosa, del cui paesaggismo certamente risentirono non solo il Van der Kabel, ma anche moltissimi pittori nordici che visitarono l' Italia, da Jacob de Heusch (Utrecht 1657- Amsterdam 1701) ad Abraham Genoels(Anversa 1640-1722) e altri ancora.
altra localizzazioneluogo di provenienza: RM, Roma
bibliografiaCivai A.( 1990)pp. 78, 101 n. 61; Salerno L.( 1977-1980)v. II pp. 812, 815, v. III pp. 811-815; Salerno L.( 1975); Mahoney M.( 1977); Salerno L.( 1978)pp. 224-231; Salerno L.( 1983)pp. 122-126; Festa L.( 1982)pp. 101-123; Catalano D.( 1985)pp. 96-100; Tom
definizionedipinto
regioneToscana
provinciaFirenze
comuneFirenze
indirizzoVia Zannetti, 8
provvedimenti tutelaDM (L. 1089/1939, art. 3), 1989/07/10, 1989/07/21
ente schedatoreS417
ente competenteS417
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Squellati P.; Funzionario responsabile: Bietti M.Sframeli M.; Trascrizione per informatizzazione: Romagnoli G. (2008)
anno creazione2007
latitudine43.774177
longitudine11.253221

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