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Opera d'arte natura morta con cacciagione di Palizzi Francesco Paolo (1825/ 1871), a Vasto

L'opera d'arte natura morta con cacciagione di Palizzi Francesco Paolo (1825/ 1871), - codice 13 00013157 di Palizzi Francesco Paolo (1825/ 1871), si trova nel comune di Vasto nella provincia di Chieti sita in palazzo, comunale, Palazzo d'Avalos, piazza l. V. Pudente, Museo Civico
immagine - immagine non disponibile -
bene culturaledipinto
soggettonatura morta con cacciagione
tipo schedaOA_3.00
codice univoco13 00013157
localizzazioneItalia, Abruzzo, CH, Vastopiazza l. V. Pudente
contenitorepalazzo, comunale, Palazzo d'Avalos, piazza l. V. Pudente, Museo Civico
datazionesec. XIX seconda metà; 1850 - 1899 [analisi stilistica]
autorePalizzi Francesco Paolo (1825/ 1871),
materia tecnicatela/ pittura a olio
misurealt. 47, largh. 71,
condizione giuridicaproprietà Ente pubblico territoriale, Museo Civico
dati analiticiSu un rozzo tavolo sono disposti un bicchiere in cristallo, limoni, un recipiente, un cosciotto di cinghiale, un coltello, un piatto, e un panno chiaro.NR (recupero pregresso)
notizie storico-criticheC'è l'intenzione anche se tenuta in sordina di colpire lo spettatore con la vista del pezzo di carne rosso scuro fra le setole nere dell'animale selvatico. E' uno degli aspetti e dei momenti in cui il naturalismo della scuola napoletana presenta degli interessi per il verismo più crudo, avvicinandosi poi in questo al filone figurativo in cui si muove e si esprime il contemporaneo Domenico Morelli. F. Paolo si dedicò quasi eslusivamente alla pittura di natura morta. La sua produzione accertata non è molto ricca, ma basano la trepida, sensibile e quasi manettiana "natura morta con le rose" del Museo di Capodimonte e il piccolo quadro con i soldoni e le monete dell'Accademia di Napoli; per assicurare a qualsiasi artista una classificazione alta fra le forze pittoriche dell'Ottocento italiano. Studiò in particolare a Napoli la pittura di genere del Seicento e del Settecento napoletano e accogliendo in modo fresco e diretto il partito chiroscurale di quegli artisti: i Porpora e Giuseppe Recco, su cui in Francia innestò la pittura tonale di Chardin e i modi dei romantici francesi nell'orbita di Delacroix. Francesco Paolo, vissuto ininterrottamente a Parigi dal 1859 al 1870, si dedicò quasi esclusivamente alla pittura di natura morta. Infatti, tra le sue opere conservate a Napoli nell'Accademia di Belle Arti, si possono ammirare: "Natura morta con le ostriche", "Natura morta con arance", "Natura morta con funghi" ecc. La produzione accertata del pittore non è molto ricca, "... ma bastano la trepida, sensibile e quasi manettiana "Natura morta con le rose", del Museo di Capodimonte e il piccolo quadro con i soldoni e le monete dell'Accademia di Napoli, per assicurare a qualsiasi artista una classificazione alta tra le forze pittoriche dell'Ottocento italiano" (V. Paolo Ricci, 1960, p.50).
altra localizzazioneluogo di provenienza: Abruzzo, CH, Vasto
bibliografiaRicci P.( 1960)p.228
definizionedipinto
regioneAbruzzo
provinciaChieti
comuneVasto
indirizzopiazza l. V. Pudente
ente schedatoreS22
ente competenteS107
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Colairo E.; Funzionario responsabile: Tropea C.; Trascrizione per informatizzazione: Consorzio IRIS (l. 84/90) (1990); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Ludovici E. (2005), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione1973
anno modifica2005
latitudine42.111551
longitudine14.709981

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