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Opera d'arte Narciso alla fonte di Levi Carlo (1902/ 1975), a Firenze

L'opera d'arte Narciso alla fonte di Levi Carlo (1902/ 1975), - codice 09 00118109 di Levi Carlo (1902/ 1975), si trova nel comune di Firenze, capoluogo dell'omonima provincia sita in palazzo, statale, Palazzo Pitti, Palazzo Pitti, P.zza Pitti, 1, Galleria d'Arte Moderna
immagine - immagine non disponibile -
bene culturaledipinto
soggettoNarciso alla fonte
tipo schedaOA_3.00
codice univoco09 00118109
localizzazioneItalia, Toscana, FI, FirenzeP.zza Pitti, 1
contenitorepalazzo, statale, Palazzo Pitti, Palazzo Pitti, P.zza Pitti, 1, Galleria d'Arte Moderna
datazionesec. XX ; 1965 - 1965 [documentazione]
autoreLevi Carlo (1902/ 1975),
materia tecnicatela/ pittura a olio
misurecm, alt. 73, largh. 100,
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali
dati analiticiA tergo della tela contorno speculare della figura di Narciso a carboncino.Soggetti profani: Narciso alla fonte. Personaggi: Narciso.STEMMI, EMBLEMI, MARCHI: Classe di appartenenza: timbro, Identificazione: Coloreria Paciosi Roma, Quantità: 2, Posizione: a tergo sul telaio, Descrizione : NR (recupero pregresso),
notizie storico-criticheVincitore del Premio del Fiorino e della città di Firenze alla XVII Mostra Internazionale tenuta dal 7 maggio al 2 giugno 1966, con una borsa passata in quell'anno a 1 milione di lire, il quadro entrava per statuto nella Galleria d'arte moderna come dono dell'Unione Fiorentina. All'interno della tendenza di Levi a produrre cicli tematici (Gli amanti, Gli ulivi, ecc), la scelta del mito di Narciso, nello stesso 1966 rinnovata tra l'altro dal quadro esposto alla Quadriennale romana, ha una duplice motivazione. Da un lato un richiamo esistenziale, come nota Moravia: "L'estetismo di Levi non è che faccia esterna di un analogo atteggiamneto verso se stesso: il narcisismo, cioè la scoperta di sé nell'immagine... Levi trova "bello", sempre in modo goethiano, se stesso, quindi proietta il senso della propria esistenza sull'oggetto" (Moravia, in "Carte Segrete", n. 9); oppure in chiave di un tipico arrovesciamento del mito... nella direzione di una nascita della coscienza umana della necessità di conoscere" (A. Del Guercio, in "Galleria", n. 3-6, maggio-dicembre 1967, p. 233). La proiezione del mito avviene anche a livello stilistico nei modi tipici del "neorealismo" del pittore: la leggibilità della figura si scompone nel movimento delle pennellate spesse e pastose, aggrumate in bioccoli di colore nella testa e nell'orecchia, con carni avvampate di arancioni e di gialli non lontane dalla materia verde e azzurra del campo e dell'acqua, animata da un identico panismo vitalistico. In questa condotta stilistica tuttavia permane, pur nella rispondenza col tema, il dubbio di una maniera o di una cifra avvertibile in molta dell'ultima produzione del pittore.
bibliografiaXVII Mostra( 1966)p. 72; Del Guercio A.( 1967)pp. 233-235; Moravia A.( 1970)pp. 24-27; Del Guercio A.( 1974); Carlo Levi( 1988)
definizionedipinto
regioneToscana
provinciaFirenze
comuneFirenze
indirizzoP.zza Pitti, 1
ente schedatoreS156
ente competenteS156
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Lamberti M. M.; Funzionario responsabile: Paolucci A.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Caldini R. (2006); Aggiornamento-revisione: Natalini A. (1997), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); ARTPAST/ Caldini R. (20
anno creazione1974
anno modifica1997; 2006
latitudine43.779926
longitudine11.245030

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