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Opera d'arte Madonna con Bambino di Giovanni da Fiesole detto Beato Angelico (1395-1400 ca./ 1455), a Torino

L'opera d'arte Madonna con Bambino di Giovanni da Fiesole detto Beato Angelico (1395-1400 ca./ 1455), - codice 01 00217063 di Giovanni da Fiesole detto Beato Angelico (1395-1400 ca./ 1455), si trova nel comune di Torino, capoluogo dell'omonima provincia sita in palazzo, Palazzo Reale, Manica Nuova, via XX Settembre, 86, Galleria Sabauda
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bene culturaledipinto, opera isolata
soggettoMadonna con Bambino
tipo schedaOA_3.00
codice univoco01 00217063
localizzazioneITALIA, Piemonte, TO, Torinovia XX Settembre, 86
contenitorepalazzo, Palazzo Reale, Manica Nuova, via XX Settembre, 86, Galleria Sabauda
datazionesec. XV metà; 1445 (ca) - 1445 (ca) [analisi stilistica; bibliografia]
autoreGiovanni da Fiesole detto Beato Angelico (1395-1400 ca./ 1455),
materia tecnicatavola/ pittura
misurecm, alt. 100.5, largh. 65, sp. 2.3
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali
dati analiticiDIPINTO: tavola centinata con listelli laterali inchiodati al supporto. 7 scanalature lungo il perimetro e fori di chiodi in alto. Leggera incurvatura dell'asse; CORNICE: del XX secolo; listello dorato a bombatura liscia; controbattuta di raccordo in legno. Inserimento del dipinto con due sbarre di ferro avvitate alla cornice e al supporto; spessori in legno.Soggetti sacri. Personaggi: Madonna; Gesù Bambino
notizie storico-criticheIl dipinto pervenne alla Regia Pinacoteca di Torino nel 1852, acquistato dalla collezione del barone Ettore Garriod di Firenze. Precedentemente era appartenuto ad altri collezionisti fiorentini: prima il principe Michele Demetrio Bourtourlin, poi Achille Sandrini, dal quale lo aveva comprato Garriod (Baudi di Vesme, 1899, p. 49). Risulta menzionato nei seguenti inventari della raccolta sabauda: 'Inventario R.le Pinacoteca', 1866; F. Gamba, 'Regia Pinacoteca di Torino. Inventario degli oggetti d'arte. Parte 1° Quadri, Statue, Disegni e Stampe', 1871/1952, v. I, p. 15; 'Galleria Sabauda, Torino. Inventario dei Dipinti e degli Arazzi al 31 dic. 1969', 1952/1969, p. 1. Pesantemente ridipinto nel corso dei secoli, dopo il restauro del 1951 ad opera di Ettore Patrito il dipinto ha ritrovato la sua alta qualità, che è stata riconosciuta da tutta la critica (Gabrielli, 1971, pp. 53-54). Un'importante lettura dell'opera torinese è stata fatta da Andrea De Marchi, prima in occasione della mostra su Piero della Francesca (1992/1993) e poi in quella su Beato Angelico svoltasi a Milano presso il Museo Poldi Pezzoli nel 2001: il dipinto presenta uno studio della luce raffinatissimo, che mette in risalto le ombre delle scanalature delle lesene dello sfondo, secondo la provenienza della luce da una piccola finestra laterale sinistra. Tale attenzione di Angelico è tipica della sua produzione matura, in particolare degli anni Quaranta del Quattrocento, come si riscontra facilmente confrontando la tavola della Galleria Sabauda con la 'Madonna delle Ombre' affrescata nel corridoio orientale del dormitorio del convento di San Marco di Firenze, databile verso il 1445, oppure con il polittico Guidalotti della Pinacoteca di Perugia, da riferirsi intorno al 1447 (Garibaldi, 1998, pp. 24, 29-30). Sembra inoltre di poter riscontrare nel dipinto torinese delle vicinanze con le coeve opere di Benozzo Gozzoli, con cui l'Angelico lavorò proprio negli anni Quaranta, prima a Firenze, poi a Roma ed infine ad Orvieto. Uno dei riferimenti che spesso ha indotto gli studiosi a datare la pala di Torino al 1435 circa è la copia, mediocre, fatta da Andrea di Giusto e datata 1435 (oggi a Villa I Tatti di Firenze, collezione Berenson). Ma dal momento che la scritta nella tavola Berenson sembra essere spuria, diventa un importante 'terminus ante quem' la data di morte dello stesso Andrea di Giusto, al 1450 (De Marchi, 1992, pp. 111-112; 2001, pp. 36-37). Tale datazione è stata seguita da Marilena Tamassia nella scheda per il catalogo della mostra 'Fra Angelico et les Maîtres de la lumière' (2011). Il dipinto concilia l'iconografia della Madonna in trono con quella della Madonna dell'Umiltà come in altre composizioni dell'Angelico.
altra localizzazioneluogo di provenienza: ITALIA, Toscana, FI, Firenze; luogo di provenienza: ITALIA, Toscana, FI, Firenze; luogo di provenienza: ITALIA, Toscana, FI, Firenze
bibliografiaD'Azeglio, Roberto( 1846)v. IV, p. 119; Callery, Joseph Marie( 1859)p. 279; [Vico, Giovanni]( 1866)p. 16; Jacobsen, Emil( 1897)p. 125; [Baudi di Vesme, Alessandro]( 1899)p. 49 n. 105; [Baudi di Vesme, Alessandro]( 1909)p. 50; Pacchioni, Guglielmo( 1932)pp
definizionedipinto
regionePiemonte
provinciaTorino
comuneTorino
indirizzovia XX Settembre, 86
ente schedatoreS67
ente competenteS67
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Quasimodo, FrancescaCompilatore scheda: Semenzato, Arianna Cinzia; Funzionario responsabile: Astrua, Paola; Aggiornamento-revisione: Capretti, Elena (2012), S67, Funzionario responsabile: Gabrielli, Edith, Referente scientifico: Calder
anno creazione2003
anno modifica2012
latitudine45.073139
longitudine7.684548

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