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Opera d'arte leone di Agabiti Pietro Paolo (1470 ca./ 1540 ca.), a Serra de' Conti

L'opera d'arte leone di Agabiti Pietro Paolo (1470 ca./ 1540 ca.), - codice 11 00044458 di Agabiti Pietro Paolo (1470 ca./ 1540 ca.), si trova nel comune di Serra de' Conti nella provincia di Ancona
immagine - immagine non disponibile -
bene culturaledipinto, frammento
soggettoleone
tipo schedaOA_3.00
codice univoco11 00044458
localizzazioneItalia, Marche, AN, Serra de' Conti
datazionesec. XVI ; 1515 (ca.) - 1515 (ca.) [bibliografia]
autoreAgabiti Pietro Paolo (1470 ca./ 1540 ca.),
materia tecnicaintonaco/ pittura a fresco
misurealt. 125, largh. 102,
condizione giuridicaproprietà Ente pubblico territoriale
dati analiticiNR (recupero pregresso)Araldica: leone; giglio fiorentino; svolazzi; stemma del Comune di Serra de' Conti. Oggetti: cartiglio; vessillo.STEMMI, EMBLEMI, MARCHI: Classe di appartenenza: arme, Qualificazione: gentilizia, Posizione: al centro del riquadro, Descrizione : leone rampante ornato di svolazzi recante nella zanna anteriore il giglio fiorentino, ; STEMMI, EMBLEMI, MARCHI: Classe di appartenenza: stemma, Qualificazione: civile, Identificazione: Comune di Serra de' Conti, Posizione: sul vessillo, Descrizione : scudo triangolare; campo spaccato: nel 1° alla quercia, nel 2° ai filetti in palo di rosso e di oro racchiudenti nell'estemità superiore un giglio fiorentino,
notizie storico-criticheL'affresco staccato proviene da un'abitazione privata, di proprietà della famiglia Ceccarelli, che originariamente faceva parte del complesso delle carceri comunali presso la scalinata della Porta della Croce. L'edificio a sua volta era stato la sede del Palazzo Comunale, qui trasferito nel XVI secolo dalla primitiva "domus" costruita prima del nel 1270 nell'area del Girone, nei pressi dell'attuale Chiesa di S. Michele (V. Villani, 1990). La scoperta dell'affresco si deve allo storico arceviese Anselmo Anselmi, che alla fine dell'Ottocento lo descrisse in un ambiente del palazzo allora adibito a legnaia. Ancora nel 1969 Virginio Villani ne lamentava lo stato di abbandono in un articolo su "Voce Misena" (riportato in A. Mencucci, 1994). Esso faceva parte di un ciclo di dipinti, comprendenti un riquadro con la "Madonna con Bambino e Santi" ed uno con la personificazione della Giustizia, oggi esposti nel palazzo municipale della città secondo un ordine che non rispecchia l'assetto originario. Al momento dello scoprimento i tre riquadri risultavano uniti, sviluppando una larghezza di 2 metri e, dal momento che si staccavano dal pavimento di circa un metro, lo studioso ipotizzò che le immagini decorassero l'altare di una cappella. Il soggetto sacro del pannello più grande potrebbe avvalorare la proposta, ma il tema profano degli altri due suggerisce una diversa destinazione della sala. In particolare nel terzo, con la rappresentazione di un leone rampante, Anselmi vide l'arme gentilizia del Podestà che al tempo dell'esecuzione degli affreschi stava al governo. Inoltre sul vessilo rosso a sinistra è raffigurato lo stemma del Comune di Serra de' Conti (vedi la descrizione in V. Villani , 1995). Dunque, l'ambiente nel quale si trovava l'affresco costituiva l'aula delle udienze e il tribunale dell'antico municipio della città. L'Anselmi tuttavia non andò lontano dal vero nel proporre in Pietro Paolo Agabiti da Sassoferrato l'artefice dell'opera, facendo riferimento alla matrice umbra delle figurazioni e alla coincidenza storica di un suo soggiorno documentato a Serra de' Conti, dove riparò per essere stato coinvolto in patria in un fatto di sangue. Giovanna Comai, che in una monografia sul pittore del 1971 conferma l'attribuzione, colloca l'esilio dell'Agabiti intorno al 1493, ma ritiene più corretto datare gli affreschi intorno al 1515, anno nel quale l'artista realizzò per gli Amici la tavola con la "Vergine in trono con Bambino e Santi", un tempo collocata in un altare della distrutta chiesa di S. Francesco, come ricorda lo stesso Anselmi, e oggi conservata in una chiesa imprecisata della provincia di Milano.
altra localizzazioneluogo di provenienza: Marche, AN, Serra de' Conti
bibliografiaAnselmi A.( 1896)pp. 102-103; Comai G.( 1971)pp. 73-77, n. 31; Villani V.( 1990)p. 26; Mencucci A.( 1994)v. II pp. 2343-2344; Villani V.( 1995)p. 185
definizionedipinto
regioneMarche
provinciaAncona
comuneSerra de' Conti
ente schedatoreS70
ente competenteS70
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Curzi V.; Funzionario responsabile: Caldari C.; Trascrizione per informatizzazione: Genova M. (2003); Aggiornamento-revisione: Genova M. (2003), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); Battista L. (2003), Referente scientifico:
anno creazione1989
anno modifica2003; 2003; 2007

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