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Opera d'arte grottesche con figure, uccelli e architetture a Torino

L'opera d'arte grottesche con figure, uccelli e architetture - codice 01 00206488 si trova nel comune di Torino, capoluogo dell'omonima provincia sita in villa, museo, Villa della Regina, Compendio di Villa della Regina, NR (recupero pregresso), Piano primo, Appartamento di S.M. la Regina, Anticamera verso Levante - 35: volta
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bene culturaledecorazione plastico-pittorica, opera isolata
soggettogrottesche con figure, uccelli e architetture
tipo schedaOA_3.00
codice univoco01 00206488
localizzazioneItalia, Piemonte, TO, TorinoNR (recupero pregresso)
contenitorevilla, museo, Villa della Regina, Compendio di Villa della Regina, NR (recupero pregresso), Piano primo, Appartamento di S.M. la Regina, Anticamera verso Levante - 35: volta
datazionesec. XX ; 1948 - 1948 [bibliografia]
ambito culturaleambito piemontese(analisi stilistica)
materia tecnicaintonaco/ pittura a frescostucco/ modellatura/ pittura/ doratura
misurelargh. 620, lungh. 800,
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali
dati analiticiVolta decorata a grottesche in stile pompeiano. Sulle pareti curve sono dipinti tabernacoli sotto i quali trovano posto figurine, pappagalli e uccelli di varia specie, farfalle, ghirlande, fiori, mazzi di spighe: sparse dappertutto ghirlande, corone reali, vittorie alate, sfingi, uccelli che volano, papagalli sui cerchi, pernici, upupe, uccelli acquatici, mazzi di fiori e frutta; negli angoli trovano posto medaglioni di stucco dorato con fondo azzurro e mazzi di fiori.NR (recupero pregresso)
notizie storico-criticheL'"Inventaire du Mobilier Existant a la Vigne de la Reine" compilato dall'Ispettore del Regio Mobiliare Vittorio Brambilla nel 1812 descrive, nell'antica "Anticamera verso levante" dell'Appartamento di S. M. la Regina, una volta dipinta ad arabeschi con grande tela centrale raffigurante la Regina di Saba davanti al Re Salomone, tela già attestata in loco dall'"Inventaro de mobili, ed altri oggetti esistenti nel Palazzo della Vigna di S. M." del 1755 (cfr. A. Griseri, op. cit., Torino 1988, p. 40). La decorazione del soffitto è dettagliamente descritta anche nel successivo "Inventario di tutti li mobili, oggetti di addobbamento ed altri diversi di Regia Spettanza esistenti nel Palazzo della Vigna Reale detta della Regina [...]" compilato dal consierge Felice Boozoky nel 1845: "Volto dipinto ad arabeschi con colori diversi ed oro con ornati agli angoli in stucco intagliato e dorato e medaglione al centro dipinto su tela rappresentante la Regina Saba al cospetto di Salomone di Paolo Veronese" (ASTO, Corte, Archivi Privati, Castelli Berroni - m. 19) e nei "Testimoniali di Stato della Vigna della Regina ed annesso Palazzo Chiablese" (ASTO, Corte, Istituti Assistenza e Beneficenza - cat. 11, m. 653) compilati nel 1864: "11 Camera sotto plafone a padiglione con gran medaglia al centro di contorno mistilineo con dipinto su tela ad olio rappresentante la Regina Saba al cospetto di Salomone, contornata da cornice in legno intagliata e dorata e da altra gran cornice in Stucco con fogliami negli angoli. Contermina questa medaglia altra cornice rettangolare con ornato a rilievo nei riquadri degli angoli tra l'una e l'altra cornice in stucco dorata. All'ingiro di questa gran medaglia e formante fregio della volta havvi dipinto a padiglioni a colori di stile chinese con figure e ai quattro angoli grandi ornati a conchiglie con quattro rami e fogliami all'ingiro in rilievo in stucco dorato. Cornice d'imposta in stucco con fogliami e grappoli d'uva sopra l'ultima membratura ed ornati a conchiglie nel fregio in rilievo ed in stucco dorato". Nel 1891 V. E. Gianazzo di Pamparato descrivendo le camere che compongono i due appartamenti al piano nobile, a proposito dell'anticamera ricorda che "il Minei dipinse, come usava alla grottesca, le pareti e il soffitto della terza camera" (1891, p. 23). Nel 1942 Eugenio Olivero confermava questa attribuzione affermando che "la camera è tutta elegantemente affrescata da Filippo Minei a grotteschi i quali assumono specialmente un carattere pompeiano a colori variati ravvivati anche da dorature [...] negli angoli della volta contorti medaglioni barocchi di stucco dorato con fondo azzurro e mazzi di fiori"; il medaglione centrale era già privo della pittura raffigurante la Regina di Saba ai piedi di Salomone, riferita anche da Vernazza a Paolo Veronese (E. Olivero, 1942, p. 20). A partire da quello stesso anno cinque bombardamenti con spezzoni e bombe incendiarie compresi tra il novembre 1942 e l'agosto 1943 provocarono gravi danni alla Villa, in particolare all'Appartamento della Regina. Il soffitto dell'Anticamera verso levante, già danneggiato durante l'incursione dell'8-9 dicembre 1942, crollò completamente con l'incursione dell'8 agosto 1943. Nel 1948 i lavori di ristrutturazione della villa riguardarono anche la stanza 35, con l'"esecuzione del cornicione d'imposta con motivi ornamentali in forte rilievo da eseguirsi mediante calco sui pezzi esistenti" e il "restauro e completamento delle lesene in curva agli angoli [...], con ornati e riquadri, nei pannelli delle medesime", intervento, quest'ultimo, oggi in parte degradato (cfr. S. Garnero, Dai danni di guerra agli anni sessanta. Documenti sugli interventi di manutenzione, in C. Mossetti, a cura di, Villa della Regina. Diario di un cantiere in corso, Torino 1997, p. 112, nota 9 a p. 116; SBAAP, TO/656, I, perizia 2.9.1948, voci 8/12). Nel 1960 la decorazione risultava ripristinata in tutta la stanza come attesta una fotografia conservata presso l'archivio fotografico della Soprintendenza per i Beni Ambientali e Architettonici del Piemonte (neg. 18422) datata 10 giugno 1960. Pochi anni più tardi M. Di Mase Franchi ricordava ancora come la camera fosse stata "completamente affrescata dal Minei alla grottesca sia nelle pareti, che nel soffitto [...]" (Centenario..., 1965, p. 17).I saggi compiuti dalla restauratrice Sandra Perugini hanno confermato la recente fattura non solo dei dipinti attualmente a vista ma anche del relativo intonaco di supporto, frutto appunto delle ricostruzioni avvenute in seguito ai danni di guerra. Sulle superfici della volta è stato individuato un intonaco molto sottile e di grana fine, contenente molto probabilmente gesso, sul quale è stata stesa la decorazione dipinta attualmente a vista, con ampio utilizzo dello spolvero, in forma simile a quella riscontrata sui ripristini degli sguinci della stanza n. 31 (continua in Osservazioni).
altre attribuzioniMinei Filippo
bibliografiaGianazzo di Pamparato V. E.( 1891)p. 23; Olivero E.( 1942)p. 20; Di Masi Franchi M.( 1965)p. 17; Mossetti C.( 1997)pp. 112, 116
definizionedecorazione plastico-pittorica
regionePiemonte
provinciaTorino
comuneTorino
indirizzoNR (recupero pregresso)
ente schedatoreS67
ente competenteS67
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Manchinu P.; Funzionario responsabile: Mossetti C.; Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Manchinu P. (2007), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione2003
anno modifica2007
latitudine45.071707
longitudine7.678011

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