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Opera d'arte gloria di san Giuseppe e due sante di Righini Giuseppe (notizie 1750-1786), a Lugo

L'opera d'arte gloria di san Giuseppe e due sante di Righini Giuseppe (notizie 1750-1786), - codice 08 00014112 di Righini Giuseppe (notizie 1750-1786), si trova nel comune di Lugo nella provincia di Ravenna sita in chiesa, Chiesa del Carmine, Via Francesco Baracca, 1, seconda cappella a sinistra
immagine - immagine non disponibile -
bene culturaledipinto
soggettogloria di san Giuseppe e due sante
tipo schedaOA_3.00
codice univoco08 00014112
localizzazioneItalia, Emilia Romagna, RA, LugoVia Francesco Baracca, 1
contenitorechiesa, Chiesa del Carmine, Via Francesco Baracca, 1, seconda cappella a sinistra
datazionesec. XVIII ; 1774 - 1774 [data]
autoreRighini Giuseppe (notizie 1750-1786),
materia tecnicatela/ pittura a olio
misurealt. 375, largh. 190,
condizione giuridicaproprietà Stato, Prefettura di Ravenna - FEC (Fondo Edifici Culto)
dati analiticiNella parte superiore S. Giuseppe seduto su nubi, con il Bambino Gesù in grembo; intorno angeli e testine di cherubini: un angioletto a ds. regge la verga fiorita. Nella parte inf. ancora su nubi sono raffigurate le sante carmelitane S. Teresa di Gesù a sn., in piedi, figura intera trafitta da una freccia, e S. maddalena dei Pazzi a ds., inginocchiata e reggente in mano il cuore fiammato. Tra le due figure, in primo piano, due angioletti: l'uno col giglio, il secondo con libro e penna.NR (recupero pregresso)
notizie storico-criticheL'attr. tradizionale porta il nome di Beendetto del Buono lughese, ma i caratteri stilistici fiacchi e generici riscontrabili nei suoi lavori qui sono rilevabili soltanto in alcune zone della parte superiore, mentre di grande vigore plastico appaiono le figure delle due sante. Si può pensare che la morte del Del Buono (1775) gli abbia impedito la conclusione del lavoro, ultimato da un suo allievo. In questo caso si potrebbe fare il nome di Francesco Montanari morto giovane nel 1786, pittore migliore del maestro e allievo a Bologna dei gandolfi; a Verona lavorò con il Cignaroli e a Roma col Mengs; a Forlì, dove morì, aveva istituito una scuola. Proprio rispondenze gandolfiane emergono dal cfr. di questa tela con quella certa dei SS. Crispino e Crispiniano, nella Collegiata locale. Per la datazione occorre riportarsi dopo il 1770, epoca in cui i religiosi impegnarono il Petrocchi, cui era stato affidato il riassetto generale della chiesa, a ultimare l'ancona, uno degli ultimi lavori della ricostruzione. Durante il restauro del 1994 è stata rintracciata la firma di Giuseppe Righini e la data 1774. Il restauro è curato dal Laboratorio di Restauro di ravenna, per conto di questa Sopr. e con la direzione di Marzia Faietti.
bibliografiaRossi M.( 1925)p. 123; Sabatini P.A.( 1954)pp. 34, 103
definizionedipinto
regioneEmilia Romagna
provinciaRavenna
comuneLugo
indirizzoVia Francesco Baracca, 1
ente schedatoreS08
ente competenteS08
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Corbara A.; Funzionario responsabile: Gnudi C.; Trascrizione per informatizzazione: ICCD/ DG BASAE/ (2010); Aggiornamento-revisione: ICCD/ DG BASAE/ Biondi M. (2010), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione1973
anno modifica2010
latitudine44.417970
longitudine11.910012

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