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Opera d'arte figura maschile a Modena

L'opera d'arte figura maschile - codice 08 00285961 si trova nel comune di Modena, capoluogo dell'omonima provincia sita in palazzo, comunale, Palazzo dei Musei, Palazzo dei Musei, largo Sant'Agostino, 337, Galleria Estense, cassetto 22
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bene culturalegemma
soggettofigura maschile
tipo schedaOA_3.00
codice univoco08 00285961
localizzazioneItalia, Emilia Romagna, MO, Modenalargo Sant'Agostino, 337
contenitorepalazzo, comunale, Palazzo dei Musei, Palazzo dei Musei, largo Sant'Agostino, 337, Galleria Estense, cassetto 22
datazionesecc. XVI/ XVII ; 1500 (ca.) - 1699 (ca.) [analisi stilistica; bibliografia]
ambito culturalebottega Italia settentrionale(analisi stilistica)
materia tecnicagranato/ intaglio
misuremm, largh. 6.5, lungh. 8, sp. 2
condizione giuridicaproprietà Stato, Soprintendenza per il Patrimonio Storico, Artistico e Etnoantropologico di Modena e Reggio Emilia
dati analiticiForma ellittica; Zwierlein-Diehl 2. Soggetto di difficile leggibilità, soprattutto nella parte d.: figura maschile (?) nuda (?) incedente di tre quarti verso s., con il corpo inclinato in avanti; il braccio d. è proteso davanti al corpo, con un bastone o altro elemento lineare (appuntito?) rivolto obliquamente verso il basso, ma non poggiante a terra; alla d. del corpo, più o meno parallelo al tronco, è un altro elemento lineare di incerta interpretazione (sembrerebbe troppo discosto dal corpo per essere il braccio s.); al di sotto di esso, un altro tratto obliquo più breve (accidentale o voluto?). Linea di base.NR (recupero pregresso)
notizie storico-criticheL'esemplare in questione trova confronto in una serie di gemme conservate al Museo Civico Archeologico di Bologna, caratterizzate dall'uso del granato, dalle dimensioni molto ridotte, dalla forte convessità della superficie intagliata e dalla resa molto schematica e sommaria delle raffigurazioni (solitamente figure umane), per le quali non è in genere possibile proporre interpretazioni più precise (Mandrioli Bizzarri 1987, p. 85, pp. 112-116, nn. 210-212, 214, 216, 218-222, 225-226). Queste gemme sono state attribuite alla tarda età romana (III-IV sec. d.C.). Tuttavia, trattandosi di una produzione che non trova altri confronti nell'ambito della glittica antica e considerando le caratteristiche generali delle gemme (forma della pietra, tipo di intaglio, iconografia) e la loro particolare concentrazione nelle raccolte del Museo Civico Archeologico di Bologna e della Galleria Estense di Modena, si propone una datazione all'età moderna (XVI-XVII secolo ca.) ed una fabbricazione legata all'ambito regionale o locale.
definizionegemma
regioneEmilia Romagna
provinciaModena
comuneModena
indirizzolargo Sant'Agostino, 337
ente schedatoreS28
ente competenteS28
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Tarpini R.; Funzionario responsabile: Giordani N.
anno creazione2007
latitudine44.646037
longitudine10.934481

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