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Opera d'arte episodi della vita della beata Umiltà di Carucci Jacopo detto Pontormo (1494/ 1557), a Firenze

L'opera d'arte episodi della vita della beata Umiltà di Carucci Jacopo detto Pontormo (1494/ 1557), - codice 09 00282108 di Carucci Jacopo detto Pontormo (1494/ 1557), si trova nel comune di Firenze, capoluogo dell'omonima provincia sita in monastero, benedettino femminile, Monastero di S. Niccolò di Cafaggio ora Galleria dell'Accademia, via Ricasoli, 58/60, Galleria dell'Accademia, piano terreno, sala dell'Ottocento, parete sinistra
immagine - immagine non disponibile -
bene culturaledipinto
soggettoepisodi della vita della beata Umiltà
tipo schedaOA_3.00
codice univoco09 00282108
localizzazioneItalia, Toscana, FI, Firenzevia Ricasoli, 58/60
contenitoremonastero, benedettino femminile, Monastero di S. Niccolò di Cafaggio ora Galleria dell'Accademia, via Ricasoli, 58/60, Galleria dell'Accademia, piano terreno, sala dell'Ottocento, parete sinistra
datazionesec. XVI ; 1513 (ca) - 1514 (ca) [bibliografia]
autoreCarucci Jacopo detto Pontormo (1494/ 1557),
materia tecnicaintonaco/ pittura a fresco
misurecm, alt. 99.5, largh. 160,
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali
dati analiticiNR (recupero pregresso)Soggetti sacri. Personaggi: Beata Umiltà; Madonna; Gesù Bambino. Figure: malata; monache; donna; bambina; figure maschili. Interno: corsia. Architetture: loggiato; colonne con capitelli corinzi. Oggetti: pancale; brocca; pantofole; bacinella; letti; coperte; ghiaccio.
notizie storico-criticheL'affresco, precedentemente ritenuto opera di Andrea del Sarto, fu riconosciuto come opera giovanile del Pontormo dal Gamba e l'attribuzione è accettata unanimemente dalla critica successiva a cominciare dal Berenson. La datazione al 1514 è suggerita da Berti (1956) per la vicinanza alle pitture pontormesche per il Carro della Zecca e ribadita da Freedberg in base alla ripresa di motivi dalla 'Nascita della Vergine' dipinta nello stesso anno da Andrea dal Sarto nel chiostro della SS. Annunziata. La datazione al 1513 avanzata da Clapp era basata sulle tangenze stilistiche con opere di Piero di Cosimo. Berti (1966) nota affinità di gusto con un disegno conservato a Monaco (14042r, cfr. Cox Rearick, n. 17) che raffigura 'Due donne', forse uno studio per la 'Visitazione' che il Pontormo dipinse per la SS. Annunziata (1514-1516) . E del resto il Vasari stesso riferisce che Jacopo, mentre lavorava ai cartoni per l'Annunziata, "...perciocchè era male agiato di roba e gli bisognava mentre studiava per acquistarsi onore, aver da vivere...", accettò anche commissioni minori come il perduto 'Cristo pellegrino che acoglie alcune pellegrine' per l'ospedale delle donne tra piazza S. Marco e via Sangallo. Per quanto riguarda la lettura iconografica dell'affresco, intitolato da alcuni studiosi semplicemente l' 'Ospedale di San Matteo', ma riconosciuto da altri (Clapp, Procacci) come l'illustrazione di alcune storie di una Santa, chi scrive ritiene possa trattarsi della raffigurazione schematica di alcuni episodi della vita della Beata Umiltà. Due scene della sua vita puntualizzate dal Kaftal, la preghiera della Beata Umiltà che risuscita una bambina morta e il miracolo del ghiaccio richiesto dalla Beata durante la malattia (i nn. 12 e 14), sono chiaramente riconoscibili. E, se la scena della lavanda dei piedi non corrisponde ad un episodio specifico della vita della Beata, potrebbe tuttavia ritenersi un'allusione alla principale virtù e nome della Beata stessa. L'affresco è catalogato da Costamagna (1994) come "Episodio di vita ospedaliera" con riferimento alla vita di una ignota santa o beata, notandone la vicinanza ai modelli sarteschi e proponendo una datazione intorno al 1513-1514. Proto Pisani (in "Pontormo Empoli", 1994) considera valido il suggerimento di lettura proposto da Goldenberg come episodi della vita della beata Umiltà, ritenendo l'affresco, commissionato al Pontormo dall'Arte del Cambio, databile intorno al 1514.
altre attribuzioniAndrea del Sarto
bibliografiaColzi C.( 1817)p. 42, n. 59; Gamba C.( 1904)p. 18; Berenson B.( 1909)p. 174; Clapp F. M.( 1916)pp. 6, 115; Gamba C.( 1921)p. 5; Venturi A.( 1901-1940)v. IX, 5, pp. 112-114; Procacci U.( 1936)p. 41; Toesca E.( 1943)pp. 5, 8; Becherucci L.( 1944)p. 12; Most
definizionedipinto
regioneToscana
provinciaFirenze
comuneFirenze
indirizzovia Ricasoli, 58/60
ente schedatoreS156
ente competenteS156
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Goldenberg L.; Funzionario responsabile: Damiani G.de Luca F.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Caldini R. (2006); Aggiornamento-revisione: Caldini R. (2005), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); ARTPAST/ Caldini
anno creazione1987
anno modifica2005; 2006
latitudine43.777035
longitudine11.258756

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