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Opera d'arte Diana e Atteone a Arezzo

L'opera d'arte Diana e Atteone - codice 09 00259964 si trova nel comune di Arezzo, capoluogo dell'omonima provincia sita in palazzo, museo, Palazzo Bruni-Ciocchi, Via S. Lorentino, 8, Museo Statale d'Arte Medievale e Moderna
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bene culturalecoppa
soggettoDiana e Atteone
tipo schedaOA_3.00
codice univoco09 00259964
localizzazioneItalia, Toscana, AR, ArezzoVia S. Lorentino, 8
contenitorepalazzo, museo, Palazzo Bruni-Ciocchi, Via S. Lorentino, 8, Museo Statale d'Arte Medievale e Moderna
datazionesec. XVI ; 1540 (post) - 1550 (ante) [analisi stilistica; bibliografia]
ambito culturalebottega urbinate(analisi stilistica; bibliografia)
materia tecnicamaiolica
misurealt. 6.1, diam. 27.4,
condizione giuridicaproprietà Ente pubblico territoriale, Comune di Arezzo
dati analiticiCoppa (alzata) in maiolica dipinta in arancio, bistro, verde, nero, turchino e con lumeggiature bianche, poggiante su piede a listello; il verso è smaltato e con filettatura doppia lungo l'orlo. Nel recto storia di Diana e Atteone. Diana con le sue cinque compagne sorprese da Atteone, nude sulla sinistra, con Diana al centro che alza il braccia verso Atteone già trasformato in cervo ma ancora con testa umana, davanti all'entrata di una grotta, tra rocce frastagliate sormontate da alberi e arbusti. Nello sfondo a sinistra caseggiati e monti sotto un cielo con nuvole a rosette.NR (recupero pregresso)
notizie storico-criticheAtteone, figlio di Aristeo e Autonoe, nipote di Cadmo re di Tebe, città che si vede nello sfondo, con i due cani Ichnobates e Melanpus che lo divorano dopo la trasformazione in cervo operata da Diana tratto da Ovidio, Metamorfosi, III, 138-198. Il mito di Atteone viene svolto con riferimento ai volgarizzamenti arricchiti di incisioni sia anonime dell'edizione del Rosso del 1497 cit. in ZAMBRINI F., Le opere volgari a stampa dei secc. XIII-XIV, Bologna, 1884, sia quelle delle traduzioni di Lodovico Dolce, Le trasformazioni, Venezia, 1553, p. 63 o ancora delle incisioni che Bernard Slomon fece per le Metamorfosi di Gabriello Simeoni, La vita e metamorfosi di Ovidio, figurato e abbreviato in forma di epigramma.., Lione, 1559. Lo stile assai modesto e caricaturale trae ispirazione delle maniere delle botteghe più famose di Urbino, da Francesco Durantino a Guido Fontana verso la metà del sec. (?).
altra localizzazioneluogo di provenienza: Toscana, AR, Arezzo
definizionecoppa
regioneToscana
provinciaArezzo
comuneArezzo
indirizzoVia S. Lorentino, 8
ente schedatoreS04
ente competenteS04
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Fuchs D. C.; Funzionario responsabile: Casciu S.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Meocci F. (2006); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Meocci F. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione1991
anno modifica2006
latitudine43.462177
longitudine11.877183

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