Invernomuto.net

Ho realizzato questo sito per rendere disponibile alla consultazione questa mole enorme di dati altrimenti difficilmente consultabili :)

Opera d'arte deposizione di Spisanelli Vincenzo (1595/ 1662), a Modena

L'opera d'arte deposizione di Spisanelli Vincenzo (1595/ 1662), - codice 08 00436499 di Spisanelli Vincenzo (1595/ 1662), si trova nel comune di Modena, capoluogo dell'omonima provincia sita in palazzo, statale, Palazzo Coccapani, viale Vittorio Emanuele, 95, Galleria Estense, depositi, cassetto D1
immagine - immagine non disponibile -
bene culturaledipinto
soggettodeposizione
tipo schedaOA_3.00
codice univoco08 00436499
localizzazioneItalia, Emilia Romagna, MO, Modenaviale Vittorio Emanuele, 95
contenitorepalazzo, statale, Palazzo Coccapani, viale Vittorio Emanuele, 95, Galleria Estense, depositi, cassetto D1
datazionesecc. XVI/ XVII fine/inizio; 1590 - 1610 [analisi stilistica]
autoreSpisanelli Vincenzo (1595/ 1662),
materia tecnicatela/ pittura a olio
misurealt. 128, largh. 55,
condizione giuridicaproprietà Stato, Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici delle provincie di Modena e Reggio Emilia
dati analiticiCristo deposto sorretto da tre figure maschili, due con il turbante. Sullo sfondo un'apertura con paesaggio.Soggetti sacri: deposizione.
notizie storico-criticheIl dipinto ha una tradizionale attribuzione a Denys Calvaert, suffragata dalla pubblicazione della Montella (1986) che ha proposto di datare l'opera al 1585. Angelo Mazza (1998, p. 96) considera inveceil dipinto di Vincenzo Spisanelli, pittore piemontese a lungo impiegato proprio nella bottega di Calvaert, che - come indicano le fonti - usava gli aiuti di bottega in numerosi lavori. Se il dipinto dell'Estense infatti presuppone un'idea inventiva di Calvaert, l'offuscamento delle ombre, e "un certo inspessimento della materia cromatica che acquisisce caratteri più seicenteschi" rispetto ai modelli del maestro sembrano indicare la mano di Spisanelli nel momento in cui si "annulla" nella bottega del fiammingo. L'apprendistato di Spisanelli durò infatti ben più a lungo del periodo canonico, tanto che questo artista divenne per certi aspetti il pupillo di Calvaert, tanto da distaccarsi dal maestro solo dopo la sua morte. Per questo motivo, il piemontese rimase per molti aspetti isolato su posizioni tardo manieriste portate fin dentro il seicento inoltrato, recependo solo marginalmente le novità dei Carracci. L'attribuzione di Angelo Mazza a Spisanelli del periodo in cui questi era attivo nella bottega di Calvaert appare convincente, specie se di confronta il dipunto dell'Estense con alcune deposizioni del fiammingo (come ad esempio quella oggi presso la pinacoteca nazionale di Parma, della quale Mario di Giampaolo ha individuato il disegno preparatorio), dalle simili caratteristiche compositive, ma dai colori più smaltati e meno foschi.
bibliografiaMontella T.( 1986)p. 685, 696; Mazza A.( 1998)p. 96
definizionedipinto
regioneEmilia Romagna
provinciaModena
comuneModena
indirizzoviale Vittorio Emanuele, 95
ente schedatoreS28
ente competenteS28
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Zavatta G.; Funzionario responsabile: Giordani N.
anno creazione2008
latitudine44.650801
longitudine10.930868

oppure puoi cercare...