Invernomuto.net

Ho realizzato questo sito per rendere disponibile alla consultazione questa mole enorme di dati altrimenti difficilmente consultabili :)

Opera d'arte Crocifissione di Francesco di Paolo da Montereale (1466 ca./ post 1541), a L'Aquila

L'opera d'arte Crocifissione di Francesco di Paolo da Montereale (1466 ca./ post 1541), - codice 13 00282656 OA di Francesco di Paolo da Montereale (1466 ca./ post 1541), si trova nel comune di L'Aquila, capoluogo dell'omonima provincia sita in castello, Castello Cinquecentesco, Via Ottavio Colecchi, 1, Museo Nazionale d'Abruzzo
immagine - immagine non disponibile -
bene culturaledipinto, frammento
soggettoCrocifissione
tipo schedaOA_3.00
codice univoco13 00282656 OA
localizzazioneITALIA, Abruzzo, AQ, L'AquilaVia Ottavio Colecchi, 1
contenitorecastello, Castello Cinquecentesco, Via Ottavio Colecchi, 1, Museo Nazionale d'Abruzzo
datazioneXVI secondo quarto; 1525 (ca) - 1549 [analisi stilistica]
autoreFrancesco di Paolo da Montereale (1466 ca./ post 1541),
materia tecnicaintonaco staccato/ pittura
misurecm, alt. 400, largh. 390,
condizione giuridicadetenzione Stato, Soprintendenza BSAE per l'Abruzzo
dati analiticiL'affresco si presenta lacunoso per gran parte della superfice. I lacerti leggibili rappresentano la Crocifissione di Cristo affiancato dai due ladroni, Disma a destra e Gesta sulla sinistra. Ai piedi della Croce c'è la folla degli astanti:due gruppi di soldati in armatura e a cavallo, divisi e al contempo raccordati dallo scuro legno della Croce cui fa da contrappunto cromatico l'armatura del soldato posto di fronto allo spettatore e il cavallo bianco che gli sta accanto. In primo piano sulla sinistra il gruppo di pie donne che sorreggono, insieme con San Giovanni, la Vergine svenuta.Crocifissione di Cristo; Madonna con pie donne; Longino che trafigge il fianco di Cristo
notizie storico-criticheL'opera si presenta piuttosto lacunosa e ci permette di leggere solo parzialmente la coreografia scenica rappresentata. Ciononostante, emergono interessanti indicazioni su quella che è la sua grammatica visiva, il suo linguaggio espressivo. Lo schema della composizione è ancora chiaramente quattrocentesco, con una impaginatura che vede la Croce in primo piano e la superficie pittorica bipartita in maniera netta tra la parte superiore, occupata dalle croci e la parte inferiore, affollata di figure. La minuziosità con cui vengono descritti i personaggi, indagati anche nelle loro particolarità fisionomiche e fisiognomiche, sono da ricondurre, secondo il Cannatà, all'accostamento del pittore aquilano a Cola dell'Amatrice e al periodo umbro di Raffaello, accostamento che deve essersi concretizzato nel corso del secondo decennio del XVI secolo. Un ulteriore impegno verso una resa più ampia e corposa della composizione si ottiene tra il secondo e il terzo decennio quando viene collocata l'esecuzione della presente Crocifissione. Nella complessità dei rimandi culturali non vanno dimenticati i rimandi a Perugino, Pinturicchio, propri della sua prima formazione, e al Sodoma, come ci ricorda la scena dello svenimento della Madonna. L'affresco fu staccato alla fine dell'800 in seguito alla distruzione della chiesa di San Francesco nell'area degli attuali portici di via Principe Umberto e parte della strada. La sua costruzione, come quella dell'annesso convento, risaliva all'epoca della costruzione della città, ma i vari terremoti succedutisi nei secoli ne modificarono l'originario assetto, fino alla quasi completa distruzione.
bibliografiaLeosini A.( 1848); V. BINDI( 1883); BINDI V.( 1894); SERRA L.( 1912); Chini M.( 1912); R. CANNATA’( 1981)
definizionedipinto
regioneAbruzzo
provinciaL'Aquila
comuneL'Aquila
indirizzoVia Ottavio Colecchi, 1
ente schedatoreS107
ente competenteS107
autori della catalogazioneCompilatore scheda: SIGECWEB/Iannella D.; ; Funzionario responsabile: Referente scientifico: Congeduti M.Congeduti M.
anno creazione2013
latitudine42.352690
longitudine13.403752

oppure puoi cercare...