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Opera d'arte crocifissione con Sant'Andrea, San Pietro e il committente di Tisi Benvenuto detto Garofalo (1476 ca./ 1559), a Ferrara

L'opera d'arte crocifissione con Sant'Andrea, San Pietro e il committente di Tisi Benvenuto detto Garofalo (1476 ca./ 1559), - codice 08 00078678 di Tisi Benvenuto detto Garofalo (1476 ca./ 1559), si trova nel comune di Ferrara, capoluogo dell'omonima provincia sita in palazzo, Pinacoteca Nazionale di Ferrara, Palazzo dei Diamanti, NR (recupero pregresso), Pinacoteca Nazionale di Ferrara, Collezione privata Fondazione Cassa d
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bene culturaledipinto
soggettocrocifissione con Sant'Andrea, San Pietro e il committente
tipo schedaOA_3.00
codice univoco08 00078678
localizzazioneItalia, Emilia Romagna, FE, FerraraNR (recupero pregresso)
contenitorepalazzo, Pinacoteca Nazionale di Ferrara, Palazzo dei Diamanti, NR (recupero pregresso), Pinacoteca Nazionale di Ferrara, Collezione privata Fondazione Cassa d
datazionesec. XVI ; 1544 - 1544 [data]
autoreTisi Benvenuto detto Garofalo (1476 ca./ 1559),
materia tecnicatavola/ pittura a olio
misurealt. 155, largh. 115,
condizione giuridicaproprietà Ente pubblico non territoriale, Fondazione Cassa di Risparmio di Ferrara
dati analiticiCristo in croce ha un cropo calmo e rilassato del colore del marmo, il capo reclinato a sinistra. E' oggetto di meditazione e meditazione da parte del committente Bernardino Barbuleio inginocchiato sulla destra e dei due fratelli apostoli. Sulla sinistra Andrea reca sulle spalle una pesante croce mentre Pietro a destra è riconoscibile per la fisionomia più giovanile, per i capelli ricciuti, un po' stempiato, barba corta, tratti somatici marcati, tunica gialla e mantello azzurro. Il suo specifico attributo sono le due chiavi d'oro e d'argento poste ai suoi piedi.Personaggi: Cristo; S. Andrea; S. Pietro; Bernardino Barbuleio. Attributi: (S. Andrea) croce; (S. Pietro) chiavi.
notizie storico-criticheEseguita nel 1544 su commissione del Barbuleio, rettore della chiesa di San Pietro, per il secondo altare di destra dedicato al crocifisso, recava nel cartiglio posto ai piedi della croce la seguente iscrizione ricordata dal Baruffaldi: "Christo patibulo affixo servatori/ Bern. Barbulejus hujus templi aedituus/ hoc altare annuo proventu/ sacra supellectile instructum/ de minervali erexit/ pianimis ac religionis ergo/ anno MDXXXXIV". L'originaria iscrizione venne poi sostituita da quella attualmente leggibile, non completa. Donato a Monsignori Girolamo Crispi arcivescovo di Ferrara nel 1745, che successivamente lo restituì alla chiesa dopo averne fatto eseguire una copia, fu ricollocato sull'altare dove rimase fino alla soppressione della chiesa nel 1806. Da quella data il dipinto subì una serie incalzante di passaggi, fino all'acquisto da parte della Cassa dei Risparmi di Ferrara nel 1996. Nota agli studiosi per merito di Giacomo Bargellesi, che la riscoprì dopo un quasi secolare oblio presso la collezione Candiani di Busto Arsizio, l'opera costituisce un documento importante della tarda produzione del Garofalo. La lezione di Raffaello, appresa a Roma ne l1512, si decanta di qualsiasi elemento decorativo e formale per lasciare spazio ad un impianto rigorosamente equilibrato tra solidità strutturale e raccolta religiosità, esemplato sui modelli di Giulio Romano. La simmetria dei due apostoli e la presenza del committente conferiscono alla centralità di Cristo una solennità narrativa ed emotiva lirica che allenta la tensione della violenza del supplizio divino, proponendolo come immagine ideale e reale al tempo stesso. E lo stesso respiro spaziale dell'ambiente naturale di derivazione veneto-tizianesca, costruito su più piani e aperto fino all'orizzonte montuoso, conferisce maestosità alla drammaticità della scena ed enfatizza il plasticismo "romanizzante" di Cristo e dei due apostoli che, coi loro abiti rosso rubino, verde, blu e giallo oro, accendono il dipinti di bagliori ferraresi (A.M. Fioravanti Baraldi).
altra localizzazioneluogo di provenienza: Emilia Romagna, FE, Ferrara; luogo di provenienza: Emilia Romagna, FE, Ferrara; luogo di provenienza: Emilia Romagna, FE, Ferrara; luogo di provenienza: Emilia Romagna, FE, Ferrara; luogo di provenienza: Lombardia, MI, Milano; luogo
committenzaBarbuleio Bernardino (1544)
bibliografiaBrisighella C.( 1990)p. 342-343; Baruffaldi G.( 1844)pp. 347-348; Laderchi C.( 1838/ 1841)II, p. 17; Barotti C.( 1770)p. 134; Mattaliano E.( 1998)p. 70; Bargellesi G.( 1955)pp. 87-89; Fioravanti Baraldi A. M.( 1998)pp. 256-257
definizionedipinto
regioneEmilia Romagna
provinciaFerrara
comuneFerrara
indirizzoNR (recupero pregresso)
provvedimenti tutelaDM (L. n. 1089/1939, art. 3), 1984/12/02, 2000/01/31
ente schedatoreS08
ente competenteS08
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Albonico C.; Funzionario responsabile: Stanzani A.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Albonico C. (2006); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Albonico C. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione2005
anno modifica2006
latitudine44.822829
longitudine11.649072

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