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Opera d'arte Croce da iconostasi dipinta a L'Aquila

L'opera d'arte Croce da iconostasi dipinta - codice 13 00282658 OA si trova nel comune di L'Aquila, capoluogo dell'omonima provincia sita in castello, Castello Cinquecentesco, Via Ottavio Colecchi, 1, Museo Nazionale d'Abruzzo
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bene culturaledipinto
soggettoCroce da iconostasi dipinta
tipo schedaOA_3.00
codice univoco13 00282658 OA
localizzazioneITALIA, Abruzzo, AQ, L'AquilaVia Ottavio Colecchi, 1
contenitorecastello, Castello Cinquecentesco, Via Ottavio Colecchi, 1, Museo Nazionale d'Abruzzo
datazioneXIII prima metà; 1200 (ca) - 1249 (ca) [analisi iconografica]
ambito culturaleambito Italia centrale(analisi stilistica)
materia tecnicalegno/ pittura
misurecm, alt. 194, largh. 165,
condizione giuridicadetenzione Stato, Soprintendenza BSAE per l'Abruzzo
dati analiticiLa croce dipinta raffigura il Cristo secondo la tipologia alto medievale del Cristo "Triumphans", ovverosia trionfante sulla morte. Gli occhi risultano ben aperti, simbolo di Resurrezione, e sottolineano quell'espressione di solida e sacra impassibilità che nelle raffigurazioni successive cederà il passo alla sofferenza, alla rappresentazione dello spasimo e dell'agonia del "Cristo Patiens". L'opera si presenta molto guasta: sono ancora leggibili le grafie che disegnano e modellano il volto e il torace, ben eretto sulla croce: una sublimazione simbolica del dolore riprodotta attraverso la mancanza della gravità del peso della morte sulle membra fiaccate dalla passione. Ciononostante, la posizione non perfettamente frontale del capo, unitamente ad un leggero avanzamento dell'anca destra del Cristo, che sembra appena scorgersi tra i lacerti di pittura, collocano l'opera in un periodo di poco antecedente all'avvento del francescanesimo che rivoluzionerà la rappresentazione iconografica della Crocifissione.Cristo Triumphans
notizie storico-criticheLa produzione di croci dipinte fu molto fiorente durante l'epoca romanica e gotica. Funzionali ad una fruizione visiva da parte dei fedeli durante le celebrazioni sacre, venivano spesso poste sulle iconostasi, tipologia cui appartiene la Croce dipinta in oggetto. Soprattutto in Toscana si affermò l'uso di corredare le croci dipinte con pannelli laterali raffiguranti storie inerenti la vita di Gesù o raffiguranti figure piangenti di Maria o San Giovanni. L'oggetto qui catalogato, rappresenta un rarissimo esempio abruzzese di Cristo "triumphans", avvicinabile a esempi umbro laziali, come la croce di Alberto Sotio del Duomo di Spoleto, grazie a particolari stilistici come il risalto dato alla definizione anatomica del torace, con caratteristici tratti orizzontali ben marcati o la soluzione originale delle narici di forma rettangolare. Alcune caratteristiche tecniche e stilistiche tradiscono una sensibilità dell'autore ad un'estetica vicina a quella alla Madonna di Sivignano e a quella di San Pio di Fontecchio; queste assonanze sono rintracciabili nelle soluzioni tecniche del modo di colorire gli incarnati, utilizzando il colore direttamente sull'imprimitura senza la consueta preparazione del cosiddetto "verdaccio", o nel gusto di contornare gli occhi con un velo di verde o anche nella decorazione dell'aureola.
altra localizzazioneluogo di provenienza: ITALIA, Abruzzo, PE, Tocco da Casauria
bibliografiaE. B. GARRISON( 1949); Garrison E.B.( 1951); Matthiae G.( 1959); MORETTI, M.( 1968); G. MATTHIAE( 1969)
definizionedipinto
regioneAbruzzo
provinciaL'Aquila
comuneL'Aquila
indirizzoVia Ottavio Colecchi, 1
ente schedatoreS107
ente competenteS107
autori della catalogazioneCompilatore scheda: SIGECWEB/Iannella D.; ; Funzionario responsabile: Referente scientifico: Congeduti M.Congeduti M.
anno creazione2013
latitudine42.352690
longitudine13.403752

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