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Opera d'arte Cristo in casa di Santa Marta e Santa Maria Maddalena di Conca Sebastiano (1680/ 1764), a Roma

L'opera d'arte Cristo in casa di Santa Marta e Santa Maria Maddalena di Conca Sebastiano (1680/ 1764), - codice 12 01030068 A - 2 di Conca Sebastiano (1680/ 1764), si trova nel comune di Roma, capoluogo dell'omonima provincia sita in palazzo, statale, Monastero di S. Maria in Campo Marzio, Camera dei Deputati, vicolo Valdina, refettorio
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bene culturaledipinto, parete di fondo
soggettoCristo in casa di Santa Marta e Santa Maria Maddalena
tipo schedaOA_3.00
codice univoco12 01030068 A - 2
localizzazioneItalia, Lazio, RM, Romavicolo Valdina
contenitorepalazzo, statale, Monastero di S. Maria in Campo Marzio, Camera dei Deputati, vicolo Valdina, refettorio
datazionesec. XVIII secondo quarto; 1725 (ca.) - 1749 (ca.) [analisi stilistica]
autoreConca Sebastiano (1680/ 1764),
materia tecnicatela/ pittura a olio
misurealt. 425, largh. 785,
condizione giuridicaproprietà Stato, NR (recupero pregresso)
dati analiticiAll'interno di una maestosa struttura architettonica con alcune persone di servizio intente a preparare la mensa, è in primo piano a destra Gesù seduto nell'atto di benedire le pie donne, alla sua destra un gruppo di personaggi assiste alla scena.Personaggi: Cristo; Marta; Maria Maddalena. Figure femminili. Figure maschili.
notizie storico-criticheIl dipinto fu creato appositamente per la parete di fondo del refettorio da cui fu rimosso per motivi imprecisati agli inizi del XX secolo e collocato nella chiesa di S. Maria a Campo Marzio. Dopo il recente restauro effettuato dalla Soprintendenza per i BAS di Roma (1984) è stato di nuovo sistemato nella sede originaria. Citato dalle fonti il dipinto è opera di Sebastiano Conca come testimoniano la firma e la data (1746?) di cui l'ultimo numero è di difficile lettura. Nell'opera si riscontra una tendenza verso la cultura neoclassica che si affermò a Roma intorno alla metà del '700 a causa della grandiosità della composizione e influssi ce attraverso Maratta risalirebbero alle fonti del '600 emiliano. Sembra potersi riscontrare anche l'influsso del napoletano Corrado Giaquinto che aveva lavorato con Conca in S. Lorenzo in Damaso poco prima, dove Conca aveva realizzato la pala d'altare e Giaquinto alcuni affreschi. Il bozzetto del dipinto è di proprietà del Conte Alberti Poje.
definizionedipinto
regioneLazio
provinciaRoma
comuneRoma
indirizzovicolo Valdina
ente schedatoreS50
ente competenteS50
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Baldini D.; Funzionario responsabile: Pedrocchi A. M.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Granata B. (2005); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Granata B. (2005), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione1985
anno modifica2005
latitudine41.902083
longitudine12.476691

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