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Opera d'arte Cristo caccia i mercanti dal tempio di Gessi Francesco (1588/ 1649), a Bologna

L'opera d'arte Cristo caccia i mercanti dal tempio di Gessi Francesco (1588/ 1649), - codice 08 00068174 di Gessi Francesco (1588/ 1649), si trova nel comune di Bologna, capoluogo dell'omonima provincia
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bene culturaledipinto
soggettoCristo caccia i mercanti dal tempio
tipo schedaOA_3.00
codice univoco08 00068174
localizzazioneItalia, Emilia Romagna, BO, Bologna
datazionesec. XVII ; 1648 - 1648 [documentazione]
autoreGessi Francesco (1588/ 1649),
materia tecnicatela/ pittura a olio
misurecm, alt. 374, largh. 490,
condizione giuridicaproprietà Ente pubblico territoriale
dati analiticiIn una scena affollata Cristo, in centro, in piedi, volto verso sinistra, caccia i mercanti. Sullo sfondo altre persone e una imponente quinta architettonica.NR (recupero pregresso)
notizie storico-criticheQuesta grande tela fa parte della serie di otto dipinti di grande dimensione, commissionati a diversi artisti a partire dal quinto decennio del Seicento.Il Malvasia racconta come il Gessi eseguì per i padri certosini "duo' gran tavoloni laterali entro il coro... La Pescagione miracolosa di S. Pietro in uno , e nell'altro Cristo che discaccia i negozianti dal Tempio, così insulsi, storpii e scorretti, che non si può veder peggio, e che tanto si adoprò per ottenere, pregando e supplicando, e facendo a vilissimo prezzo".Questo giudizio severo, da parte del Malvasia, testimonia forse le difficoltà di un artista ormai giunto al termine della sua operosa carriera. Il Gessi morì infatti nel 1649 e i due grandi quadri per la Certosa, eseguiti, tra il 1645 e il 1648, rappresentano la sua ultima importante commissione. Il Crespi ha desunto dai libri spese del convento un pagamento in favore di Gessi, in data 25 giugno 1645; trattandosi di una somma rilevante, il Buscaroli ha sottolineato la non attendibilità del Malvasia, in merito al prezzo "vilissimo", che l'artista avrebbe ottenuto per tali opere. Infatti, alle mille lire inizialmente pattuite, vennero aggiunte altre cinquecento, per avere eseguito anche i quattro martiri certosini che affiancano i "quadroni".
committenzapriore padre Luchini (?) (1645)
bibliografiaMasini A.( 1666)v. I p. 140; Crespi L.( 1772)pp. 16-17; Bianconi G.( 1820)p. 427; Macchiavelli A.( 1821)p. 4; Giordani G.( 1828)pp. 22-23; Malvasia C. C.( 1841)v. II p. 248; Sighinolfi L.( 1926)p. 287; Bastelli A.( 1934)pp. 93-94; Roli R.( 1958)pp. 40-52;
definizionedipinto
regioneEmilia Romagna
provinciaBologna
comuneBologna
ente schedatoreComune di Bologna
ente competenteS08
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Berselli E.; Funzionario responsabile: Bernardini C. (Comune di Bologna - Musei Civici d'Arte Antica)Stanzani A. (SPSAD BO); Trascrizione per informatizzazione: Sabbatini S. (2003); Aggiornamento-revisione: ICCD/ DG BASAE/ Albonico C.
anno creazione2002
anno modifica2010

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