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Opera d'arte compianto sul Cristo morto di Mazzoni Guido detto Paganino (1450 ca./ 1518), a Modena

L'opera d'arte compianto sul Cristo morto di Mazzoni Guido detto Paganino (1450 ca./ 1518), - codice 08 00194798 di Mazzoni Guido detto Paganino (1450 ca./ 1518), si trova nel comune di Modena, capoluogo dell'omonima provincia
immagine - immagine non disponibile -
bene culturalegruppo scultoreo
soggettocompianto sul Cristo morto
tipo schedaOA_3.00
codice univoco08 00194798
localizzazioneItalia, Emilia Romagna, MO, Modena
datazionesec. XVI prima metà; 1500 - 1525 (ca.) [bibliografia]
autoreMazzoni Guido detto Paganino (1450 ca./ 1518),
materia tecnicaterracotta/ pitturalegno
misurealt. 200, largh. 400,
condizione giuridicadetenzione Ente pubblico territoriale
dati analiticiGruppo plastico realizzato in terracotta, le figure sono modellate a tuttotondo e attualmente ricoperte di color bianco (calce); sono inserite in un contesto ambientale che simula un piano roccioso. Al centro è seduta la Madonna con il corpo di Cristo sulle ginocchia, accanto Nicodemo regge la testa e le spalle di Cristo. Intorno, piangenti, sono San Giovanni, Giuseppe d'Arimateae tre pie donne (due sono inginocchiate). Nel fondo è visibile una grande croce di legno fiancheggiata da due Angeli in volo.Personaggi: Cristo; Madonna; San Giovanni Evangelista; San Nicodemo; Giovanni d'Arimatea. Figure femminili: pie donne.
notizie storico-criticheLe antiche fonti sei e settecentesche collocano il gruppo, fin dall'origine, circa il 1525, nell'Oratorio di San Bernardino situato presso l'odierna S. Maria delle Grazie (Vedriani, 1662; Lazzarelli, manoscritto del 1714; Pagani, 1770; Tiraboschi, 1786). Distrutto l'Oratorio di San Bernardino nel 1762, il gruppo fu portato nel 1785 nella sede attuale e certamente soggetto a restauri. Infatti, interventi antichi furono scoperti durante il restauro del 1823 realizzato da Giuseppe Malavasi, che lesse nel sandalo di Nicodemo "HORATIO GRILENZONI MODONESE F. 1752" e nella mano di San Giovanni "HORA GRILINZONE FECE". L'aspetto attuale è dunque dovuto all'intervento del Malavasi (Valdrighi, 1823). Altre citazioni sono in Franciosi (1879) e nelle guide di Modena dell'Ottocento (F. Sossai, 1833 e 184; Crespellani, 1887; e in quelle più recenti (Chellini e Pancaldi, 1926; Soli, 1974; Leonelli, 1975). Analisi critiche sono in Bariola (1909), Magnani (1930), LIghthown (1964) e Zamboni (1966).
altra localizzazioneluogo di provenienza: Emilia Romagna, MO, Modena
bibliografiaPagani G. F.( 1770)pp. 81-82; Crespellani A.( 1887)p. 169; Chellini L./ Pancaldi E.( 1926)p. 96; Soli G.( 1974)v. I, pp. 37, 44-45; Sossaj F.( 1833)p. 174; Sossaj F.( 1841)p. 203; Guida Modena( 1975)p. 93; Vedriani L.( 1662)p. 47; Tiraboschi G.( 1786)p. 3
definizionegruppo scultoreo
regioneEmilia Romagna
provinciaModena
comuneModena
ente schedatoreS28
ente competenteS28
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Garuti A.; Funzionario responsabile: Fossi M.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Berselli E. (2006); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Berselli E. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione1976
anno modifica2006

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