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Opera d'arte compianto sul Cristo morto di Ferrari Gaudenzio (1475 ca./ 1546), a Torino

L'opera d'arte compianto sul Cristo morto di Ferrari Gaudenzio (1475 ca./ 1546), - codice 01 00373279 di Ferrari Gaudenzio (1475 ca./ 1546), si trova nel comune di Torino, capoluogo dell'omonima provincia sita in palazzo, Manica Nuova, Palazzo Reale, via XX Settembre, 86, Galleria Sabauda
immagine - immagine non disponibile -
bene culturaledipinto, opera isolata
soggettocompianto sul Cristo morto
tipo schedaOA_3.00
codice univoco01 00373279
localizzazioneITALIA, Piemonte, TO, Torinovia XX Settembre, 86
contenitorepalazzo, Manica Nuova, Palazzo Reale, via XX Settembre, 86, Galleria Sabauda
datazionesec. XVI secondo quarto; 1538 (ca) - 1540 (ca) [analisi stilistica; bibliografia] ;
autoreFerrari Gaudenzio (1475 ca./ 1546),
materia tecnicatavola/ pittura a tempera
misurecm, alt. 216, largh. 128,
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali
dati analiticiCornice in legno intagliato e dorato.Soggetti sacri: Nuovo Testamento: Passione: Compianto. Personaggi: Gesù Cristo; Maria Vergine; Maria Maddalena; San Giovanni Evangelista; Giuseppe d'Arimatea; santi. Figure: figure maschili; figure femminili. Abbigliamento. Oggetti: croci. Paesaggi. Piante.
notizie storico-criticheDatabile stilisticamente alla fine degli anni Trenta del Cinquecento, in coincidenza con l’attività lombarda di Gaudenzio, non si conosce la provenienza originaria della tavola. Forse da identificare con il “quadro della Pietà di Gaudentio” citato nel testamento di Jolanda Maria di Savoia del 1656, il dipinto è inventariato nel 1682 presso il Palazzo Ducale di Torino nella “piccola galleria” accanto al "Compianto sul Cristo morto" di Bernardino Lanino, firmato e datato 1558, ora nelle collezioni della Galleria Sabauda (inv. 247, cat. 42, NTCN 01/00373292). Il dipinto di Gaudenzio Ferrrari, costituisce il prototipo cui s’ispira Bernardino Lanino che ripropone e interpreta il modello iconografico con particolare frequenza lungo il quinto e sesto decennio del Cinquecento a partire dalla "Deposizione" proveniente dalla chiesa di San Sebastiano a Biella, firmata e datata 1545 (G. Romano (a cura di), 1982, p. 153). Nel 1799 compare, con un'attribuzione al Bramante, tra le opere portate a Parigi a seguito delle spoliazioni napoleoniche (M. Di Macco e M. B. Failla, in B. Ciliento e M. Caldera (a cura di), 2005, pp. 90, 94-95). La tavola è stata restituita ai Savoia dal Museo del Louvre nel 1815 ed è pervenuta alla Reale Galleria dalle collezioni reali.
altra localizzazioneluogo di provenienza: ITALIA, Piemonte, TO, Torino; luogo di esposizione: FRANCIA, NR, NR, NR, Paris; luogo di esposizione: ITALIA, Piemonte, TO, Torino; luogo di esposizione: ITALIA, Piemonte, TO, Torino; luogo di deposito: ITALIA, Piemonte, TO, Moncalie
altre attribuzioniDonato "Donnino" di Angelo di Pascuccio detto il Bramante
bibliografiaD'Azeglio, Roberto( 1836)p. 1; Callery, J. M.( 1859)p. 114; Baudi di Vesme, Alessandro( 1897)p. 37; [Baudi di Vesme, Alessandro]( 1899)p. 38; [Baudi di Vesme, Alessandro]( 1909)p. 39; Berenson, Bernard( 1932)p. 192; Mallé, Luigi( 1969)p. 256; Viale, Vitto
definizionedipinto
regionePiemonte
provinciaTorino
comuneTorino
indirizzovia XX Settembre, 86
ente schedatoreS67
ente competenteS67
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Bava, Anna Maria; ; Funzionario responsabile: Referente scientifico: Gabrielli, EdithBava, Anna Maria; Trascrizione per informatizzazione: Cermignani, Davide (2014); Aggiornamento-revisione: Cermignani, Davide (2014), S67, Funzionario
anno creazione2013
anno modifica2014
latitudine45.073139
longitudine7.684548

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