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Opera d'arte cielo con uccelli a Torino

L'opera d'arte cielo con uccelli - codice 01 00206555 - 0 si trova nel comune di Torino, capoluogo dell'omonima provincia sita in palazzo, museo, Palazzo dell'Accademia delle Scienze, Collegio dei Nobili
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bene culturaledipinto, elemento d'insieme
soggettocielo con uccelli
tipo schedaOA_3.00
codice univoco01 00206555 - 0
localizzazioneItalia, Piemonte, TO, Torino
contenitorepalazzo, museo, Palazzo dell'Accademia delle Scienze, Collegio dei Nobili
datazionesec. XX secondo quarto; 1936 - 1936 [bibliografia; documentazione]
ambito culturaleambito piemontese, esecutore(analisi stilistica)
materia tecnicamuratura/ pittura a tempera
misurelargh. 870, lungh. 1215,
condizione giuridicaproprietà Ente pubblico non territoriale
dati analiticiLa decorazione della volta si articola in un grande medaglione centrale, raffigurante il cielo con uccelli in volo e altri volatili che si affacciano lungo il bordo, e in quattro tondi posti all'incirca a metà di ogni lato. In ognuno di questi è raffigurato un animale o una scena pertinente al progetto decorativo unitario, improntato alla rappresentazione di varie discipline scientifiche. Dal medaglione centrale si dipartono radialmente fasce di colore rosa, che delimitano specchiature geometriche gialle. Lungo il bordo la decorazione comprende una fascia azzurra con girali vegetali di colore ocra.Animali: uccelli.
notizie storico-criticheSecondo la bibliografia negli anni 1933-36 furono eseguiti imponenti lavori di ristrutturazione e razionalizzazione degli ambienti a vari livelli dell'edificio, per cui "il soffitto della Sala dello Schedario, fu abbassato per liberare il piano sovrastante in tutta la sua altezza" (cfr. A. Bruno, "Da Collegio dei Nobili a tempio della scienza" in "Tra società e scienza. 200 anni di storia dell'Accademia delle Scienze di Torino", catalogo della mostra, Torino 1988, p. 44). Nel corso della ricerca archivistica condotta per la catalogazione si sono reperiti alcuni documenti importanti per ricostruire di questi interventi, promossi dal Genio Civile dell'allora Ministero dei Lavori Pubblici, nelle sale dell'Accademia. In particolare è emerso un carteggio sui lavori strutturali attuati nella sala cataloghi, che comportarono la demolizione della volta originaria, delle stesse dimensioni della sala delle adunanze, ed una nuova campagna decorativa. Una relazione del Genio civile del 1936 attesta che il soffitto fu oggetto di un sopralluogo il 15 luglio 1936, nel corso del quale fu approvata la decorazione "per la fedele riproduzione del motivo pittorico preesistente, per nulla danneggiato dalla minore altezza sul pavimento" e data disposizione di non procedere ad una "ulteriore patinatura". Non viene fatto il nome del pittore incaricato dell'opera, però uno scambio di lettere successivo rende noto che il professore Chiapasco nel gennaio 1937 presentò una nota di pagamento per generici interventi decorativi (cfr. AASTO/ Cat. 9 Beni patrimoniali dell'Accademia; classe III Ristrutturazioni, riparazioni e restauri del Fabbricato dell'Accademia 1784-1947, m. 311 Ristrutturazioni, riparazioni e restauri del Fabbricato dell'Accademia 1784-1945, fasc. 4 Lavori vari di muratura, tinteggiatura e lattoniere (1878-1945)).Il nome del "professor C. F. Chiapasso", residente a Torino in via Torricelli, è noto a chi scrive per aver presentato, su richiesta dell'Istituto Nazionale delle Figlie dei Militari, un preventivo nel 1940 per "lavori di ripristino alla decorazione salone centrale" di Villa della Regina (cfr. ASTO, INFM, cat. 13 m. 679 fasc. 46 citato da Rebecca De Marchi,"Manutenzioni e restauri alla Villa. Prime considerazioni sugli interventi fra il XIX e il XX secolo", in Cristina Mossetti, a cura di, "Villa della Regina. Diario di un cantiere in corso", Torino 1997, p. 200). Le scene raffigurate nella volta sembrano rientrare in un progetto iconografico unitario dedicato alle scienze naturali, materia di studio degli accademici.I dipinti murali dell'Accademia furono restaurati a ridosso del 1988, sotto la direzione di Michela Di Macco, dall'équipe di Guido Nicola, secondo cui "le decorazioni di tutte le sale ... sono eseguite con la tecnica della tempera e il medium è organico" con tracce di riprese e ridipinture occasionali (cfr. G. Nicola-G. R. Arosio, "Il restauro delle sale dell'Accademia delle Scienze" in Tra società e scienza. 200 anni di storia dell'Accademia delle Scienze di Torino", catalogo della mostra, Torino 1988, pp. 48-50).
bibliografiaSocietà e Scienza( 1988)pp. 44; 48-50
definizionedipinto
regionePiemonte
provinciaTorino
comuneTorino
ente schedatoreS67
ente competenteS67
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Traversi P.; Funzionario responsabile: Astrua P.; Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Palmiero M. F. (2007), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione2003
anno modifica2007
latitudine45.068981
longitudine7.684929

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